Astrée (trad. it. Astrea) Romanzo pastorale dello scrittore francese H. d’Urfé (1568-1625), pubblicato in cinque parti: 1607, 1610, 1619, 1627, quest'ultima postuma, a cura di B. Baro, che portò a termine [...] l'opera rimasta incompiuta con l’ultima parte del 1628.
Al centro della narrazione è l'amore di Céladon per Astrée. ...
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Poeta e drammaturgo (Exeter forse 1653 - Londra 1723), nipote di Honoré d'Urfé, l'autore di Astrée. Improvvisò briose commedie, tra cui si citano: The siege of Memphis or the ambitious queen (1676); Love [...] for money (1691); The comical history of Don Quixote (1694-96). È ricordato soprattutto per le liriche contenute nelle sue commedie che, musicate da H. Purcell e altri, furono raccolte in Wit and mirth, ...
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Scrittore francese (Marsiglia 1568 - Villefranche 1625). Studioso di P. de Ronsard e dei poeti italiani (F. Petrarca, I. Sannazzaro, T. Tasso), attese lungamente a un romanzo pastorale di grande raffinatezza [...] psicologica, l'Astrée (pubbl. in varie parti, 1607, 1610, 1619, 1627: quest'ultima postuma, a cura di B. Baro, che diede compimento all'opera rimasta interrotta), che narra dell'amore di Céladon per Astrée. ...
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La Habanera
Peter von Bagh
(Germania 1937, Habanera, bianco e nero, 98'); regia: Detlef Sierck [Douglas Sirk]; produzione: Bruno Duday per UFA; sceneggiatura: Gerhard Menzel; fotografia: Franz Weyhmayr; [...] crescere il figlio nell'antica cultura della sua terra, e Astrée, che persegue un'ideale d'educazione razionale e moderna. A . Sven, il medico che la dirige, è un antico amore di Astrée, e Pedro, testimone dell'affinità tra i due e forse d'un ...
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Poeta inglese nato nel 1619 e morto a Shaftesbury, dove esercitava la professione di medico, nel 1689. Combatté con le truppe reali alla seconda battaglia di Newbury. Nel suo lungo poema epico Pharonnida, [...] l'influsso non tanto dei poemi cavallereschi italiani, quanto dei romanzi greci e dei romanzi eroici francesi in prosa (specialmente dell'Astrée del D'Urfé). Il poema non si distingue per interesse drammatico, lo stile è contorto, ma ravvivato da un ...
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Poeta portoghese (n. Montemôr-o-Velho, Coimbra, 1520 circa - m. in Piemonte 1561). Seguace di Garcilaso, riuscì più felicemente quando nel suo Cancionero (1554) si attenne alla maniera tradizionale di [...] è la Diana enamorada di Gil Polo, la Diana influì largamente sulle letterature europee, in particolare su quella francese, attraverso, l'Astrée di H. d'Urfé. M. pubblicò anche la Exposición moral sobre el psalmo 86 (1548) e tradusse in castigliano i ...
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SCUDÉRY, Georges e Madeleine
Ferdinando NERI
Nati entrambi a Le Havre (dove il padre esercitava l'ufficio di luogotenente del re), Georges nel 1601, Madeleine nel 1607, e rimasti orfani nell'infanzia, [...] ou l'Illustre Bassa; Axiane; Arminius), traendone gli argomenti dai romanzi più famosi di quel tempo, e soprattutto dall'Astrée; l'Amant libéral deriva da una novella del Cervantes; nell'Amour tyrannique G. volle emulare il Corneille, su di una ...
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Scrittore francese, nato a Parigi nel 1582. Fu successivamente vescovo di Belley, abate di Aulnay presso Caen, vicario generale dell'arcivescovo di Rouen; poi tornò a Parigi, consacrandosi con zelo all'Ospedale [...] , ma il C. ebbe il merito di dare al romanzo un carattere familiare e popolare, in contrasto con l'eleganza dell'Astrée. Notevoli sono: Palombe ou la femme honorable (1624) nell'edizione d'Hippolyte Rigault (Parigi 1853) e le due pregevoli opere: L ...
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PERSIANI, Orazio
Paolo Alberto Rismondo
PERSIANI, Orazio. – Nacque a Firenze il 26 gennaio 1605 da Giovanni Battista di Antonio e da Smeralda Migliorati (Firenze, Archivio dell’Opera di S. Maria del [...] Stato di Venezia, Arti, 166, c. 18r, 7 agosto 1637).
Ancora del 1637 è l’edizione veneziana della traduzione della Astrée, di notevole valore (Caretti-Luti, 1972, p. 168); nella lettera introduttiva Loredan loda altamente il traduttore.
L’arrivo e la ...
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Pseudonimo del regista cinematografico francese Jean-Marie-Maurice Schérer (Tulle, Corrèze, 1920 - Parigi 2010). Personalità tra le più ricche e originali del cinema francese del dopoguerra, fu protagonista [...] stagioni" (Conte de printemps, 1990; Conte d'hiver, 1991; Conte d'été, 1996; Conte d'automne, 1998), L'arbre, le maire et la médiathèque (1993); Les rendez-vous de Paris (1995); L'anglaise et le duc (2001); Les amours d'Astrée et de Céladon (2007). ...
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celadon
céladon ‹seladõ′› s. m., fr. [dal nome di un personaggio del romanzo pastorale Astrée, dello scrittore fr. H. d’Urfé (1568-1625), che a sua volta l’ha tratto dalle Metamorfosi di Ovidio]. – 1. Colore verde tenero, di una sfumatura...
zefiro
żèfiro (o żèffiro) s. m. [dal lat. zephy̆rus, gr. ζέϕυρος]. – 1. Denominazione classica, rimasta in uso spec. nel linguaggio letter. e poet., di uno dei venti che soffia da ponente (l’altro è il favonio, che però da alcuni è identificato...