´ (Astrachan′ o Astrakhan′) Città (498.953 ab. nel 2006) e porto fluviale della Russia, capoluogo dell’oblast′ omonima, sulla riva sinistra del ramo maggiore del Volga, a 95 km circa dal suo sbocco nel [...] Mar Caspio. Il movimento commerciale del porto è aumentato considerevolmente in seguito all’apertura del canale Volga-Don e della via di navigazione interna Volga-Baltico. È collegata da una linea ferroviaria ...
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Scrittore russo (Astrachan´ 1703 - Pietroburgo 1769). Il suo nome è legato alla riforma del verso russo (sostituzione del verso tonico sillabico a quello meramente sillabico) e alle numerose traduzioni: [...] le Aventures de Télémaque di Fénelon (Telemachida, 1766), le arti poetiche di Orazio e di Boileau, ecc ...
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Pittore e incisore (Astrachan 1878 - Leningrado 1927); fu allievo a Pietroburgo di I. E. Repin e suo collaboratore; fu a Parigi e in Spagna. Dipinse prevalentemente scene di guerra e della vita popolare [...] russa (Il mercato, 1906; Carnevale, 1916, Mosca, galleria Tret´jakov) ...
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Favolista russo (Enotaevsk, Astrachan, 1745 - Smirne 1784); satireggiò nelle sue favole, di cui una buona metà è imitazione da La Fontaine e da Gellert, l'esagerata xenofilia dei suoi tempi. Sue favole [...] celebri sono: Dionis i ego ministr ("Dionisio e il suo ministro"), Privilegija ("Il privilegio"), Metafizik ("Il metafisico") ...
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Scrittore russo (n. Astrachan´ 1885 - m. 1938). Ebbe il comando di una divisione nella guerra civile del 1919-20. Il suo romanzo S̆okolad ("Cioccolato", 1922) è considerato una delle prime opere di narrativa [...] proletaria. Pubblicò poi Fevral´ ("Febbraio", 1927), prima parte di una cronistoria della rivoluzione del 1917, intitolata Tjažëlye šagi ("Passi pesanti") e rimasta incompiuta. Fu arrestato e giustiziato ...
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Poeta russo (Tundutovo, presso Astrachan´, 1885 - Santalovo 1922); si ricollega da un lato alle forme poetiche del sec. 18º, dall'altro al cubismo-futurismo. Insieme con A. E. Kručënych creò il zaum´, [...] lingua "transmentale": ardita combinazione di radici e suffissi. Tra le sue opere: Tvorenija ("Creazioni", 1914); Izbornik ("Florilegio", 1914); Ošibka smerti ("L'errore della morte", 1917); Noč v okope ...
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Naturalista e antropologo russo (Astrachan´ 1852 - Parigi 1918); compì i primi studî in Russia come chimico e geologo; dal 1874 viaggiò in Europa e nel 1876 si stabilì a Parigi dove divenne (1888) bibliotecario [...] al Museo di storia naturale. Da tale anno la sua produzione scientifica si orientò verso la differenziazione e la illustrazione dei varî tipi umani; classico il volume Les races et les peuples de la Terre ...
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Coreografo (Astrachan´ 1907 - Mosca 1984). Allievo della scuola statale di ballo di Pietrogrado, esordì nel 1929 a Kiev come coreografo e si perfezionò poi a Leningrado affermandosi al teatro Kirov con [...] La fontana di Bachčisaraj (musica di B. V. Asaf´ev, 1934). Direttore artistico del balletto del Bol´šoj di Mosca (1936-39) e poi direttore della scuola di ballo (1946-49), fu anche prof. di coreografia ...
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Pittore russo (Sokolka, Białystok, 1902 - Astrachan´ 1969). Autore di paesaggi e quadri di genere (San Pietroburgo, Museo russo), lavorò anche alle decorazioni delle sale del Museo Lenin. ...
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È un solfato di sodio e di magnesio con acqua, della formola: Na2SO4 • MgSO4 • 4H2O. Sistema monoclino, classe prismatica: a: b: c = 1,3494... : 1 : 0,6705...; β = 79°22′. Forme più comuni: {100}, {010}, [...] . Abito prismatico secondo l'asse z. Durezza 2,5. Peso specifico 2,22-2,28. Incoloro trasparente, talvolta anche azzurro o rossastro. Si trova nei giacimenti di salgemma (v.), a Hallstadt, Stassfurt, Calascibetta, ai laghi Amari nell'Astrachan, ecc. ...
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blodite
blödite ‹bled-› s. f. [dal nome del chimico e mineralogista ted. C. A. Blöde († 1820)]. – Minerale monoclino, solfato idrato di sodio e magnesio, incolore o colorato in azzurro verdastro, con lucentezza vitrea; si rinviene, in bei...
astrakan
àstrakan (o astrakàn; anche àstracan o astracàn) s. m. – 1. Pelliccia pregiata, così chiamata dal nome della città russa di Astrachan′ (scritto anche Astrakan), con pelame nero, lucido, profondo, ottenuta da agnelli (di razza caracùl)...