(gr. ᾿Αστραία)
Mitologia
Nella mitologia greca, «vergine delle stelle», dea della giustizia, figlia di Zeus e Temi, trasformatasi nella costellazione della Vergine.
Astronomia
Nome del quinto pianetino (➔), scoperto nel 1845 da K.L. Hencke ...
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Astrea
Clara Kraus
L'Astraea Virgo, " vergine delle stelle ", simbolo della giustizia, abitò la terra nell'età dell'oro e la lasciò per ultima nell'età del ferro, cedendo all'iniquità ormai dominante. [...] Il ‛ ritorno di A. ' si identifica in Virgilio con il ritorno dell'età di Saturno (" magnus ab integro saeclorum nascitur ordo. / iam redit et Virgo, redeunt Saturnia regna, / iam nova progenies caelo ...
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Astrée (trad. it. Astrea) Romanzo pastorale dello scrittore francese H. d’Urfé (1568-1625), pubblicato in cinque parti: 1607, 1610, 1619, 1627, quest'ultima postuma, a cura di B. Baro, che portò a termine [...] l'opera rimasta incompiuta con l’ultima parte del 1628.
Al centro della narrazione è l'amore di Céladon per Astrée. ...
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Poeta (n. Volterra - m. 1614 mentre navigava verso Napoli). Sacerdote, fu segretario di Virginio Orsini duca di Bracciano. Lasciò una favola pastorale, l'Astrea (1594); una favola piscatoria, Amaranta [...] (1610); una tragedia profana, Altamoro; una Tragedia del martirio dei santi Carissimo, Dolcissimo e Crescenzio (1612); una commedia, La fida turca (1614); quattro favole sceniche. Pubblicò anche i due ...
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(gr. Δίκη) Nella religione greca, la giustizia come divinità, figlia di Zeus e di Temi. Esule dalla Terra all’avvento dell’età del Bronzo (e chiamata anche Astrea), fu poi identificata con la costellazione [...] della Vergine. I Romani la chiamarono Iustitia e Augusto le dedicò un collegio sacerdotale ...
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ONGARO, Antonio
Enrico Carrara
Poeta, nato a Venezia di famiglia padovana intorno al 1560, morto intorno al 1600 (?). Dopo vario errare si posò a Roma, dove, se per vivere doveva "le bilance trattar [...] d'Astrea pesanti", poteva però anche concedersi i diletti delle Muse, che convenivano (come egli immagina nel poemetto Hospitium Musarum) nel palazzo dei fratelli Girolamo e Michele Ruiz. Ma i suoi versi egli li dava al vento, e solo la pietà d'un ...
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HYPNOS ("Υπνος, Somnus)
L. Guerrini
Personificazione del Sonno. Secondo la tradizione più diffusa (che deriva da Hesiod., Theog., 211 ss.; 758 s.), figlio della Notte e di Herebos; più raramente (Sen., [...] Herc. fur., 1073) è anche detto figlio di Astrea; fratello gemello di Thanatos.
Omero poneva l'abitazione di H. a Lemno; in seguito la sua dimora viene posta agli Inferi (Vergii., Aen., vi, 278) o nel paese dei Cimmerii (Ovid., Met., xi, 592 ss., che ...
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Saturnia regna
Manlio Pastore Stocchi
Parole di Virgilio: " Iam redit et Virgo, redeunt Saturnia regna " (Buc. IV 6; cfr. Aen. XI 252). D. adduce il verso nella Monarchia per confermare che mundus optime [...] dispositus est cum iustitia in eo potissima est, e correttamente l'interpreta come riferentesi ad Astrea e agli optima tempora, quae etiam ‛ aurea ' nuncupabant (Mn I XI 1). Nello stesso significato l'espressione ritorna in Ep VII 6 per celebrare con ...
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Architetto e teorico dell'architettura (n. Roma 1907 - m. presso l'isola di Capraia 1973). Studiò a Roma, ove si affermò con la Casa della gioventù in Trastevere, la Casa delle armi e la sistemazione del [...] piazzale nel Foro Italico. Alla sua attività più matura appartengono la casa detta del Girasole e quella dell'Astrea, la sede centrale della società Esso (in collab. con V. Ballio Morpurgo), il quartiere Incis dell'Eur a Roma (piano urbanistico); a ...
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Nell'antica Grecia, dea del diritto e della legge che regola i doveri che legano gli uomini agli dei e i rapporti tra gli uomini. Figlia di Urano e di Gea, compare già nella Teogonia esiodea come appartenente [...] alla stirpe dei Titani; da lei e da Zeus nascono le tre Ore, personificazioni divinizzate delle stagioni, le tre Parche, le Esperidi, Astrea, dea della giustizia. Eschilo la ritiene madre anche di Prometeo. ...
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zefiro
żèfiro (o żèffiro) s. m. [dal lat. zephy̆rus, gr. ζέϕυρος]. – 1. Denominazione classica, rimasta in uso spec. nel linguaggio letter. e poet., di uno dei venti che soffia da ponente (l’altro è il favonio, che però da alcuni è identificato...
celadon
céladon ‹seladõ′› s. m., fr. [dal nome di un personaggio del romanzo pastorale Astrée, dello scrittore fr. H. d’Urfé (1568-1625), che a sua volta l’ha tratto dalle Metamorfosi di Ovidio]. – 1. Colore verde tenero, di una sfumatura...