Musicista (Caen 1782 - Parigi 1871); studiò specialmente con L. Cherubini. Divenuto ben presto famoso, nel 1829 fu chiamato all'Institut; nel 1842 ebbe la direzione del Conservatorio di Parigi, succedendo al Cherubini, e nel 1852 anche quella della cappella imperiale. Diede al teatro una quarantina di lavori, dei quali La muette de Portici (1828) e Fra Diavolo (1830) sono ancora sulle scene. Celebre ...
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Pseudonimo del musicista Florimond Ronger (Houdain 1825 - Parigi 1892). Allievo di A. Elwart e di D. Auber, fu organista, maestro di cappella, direttore d'orchestra, impresario in più città. Compose numerose [...] operette, che ebbero gran voga ai suoi tempi, e altre musiche, specialmente di genere leggero ...
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Danza cubana di ritmo vivace e in tempo binario. Particolarmente in auge nel 19° sec., fu utilizzata da D.-F.-E. Auber nel grand-opéra La muette de Portici (1828). Tornò in voga a partire dagli anni 1940. ...
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Compositore (Bucarest 1843 - ivi 1925). Al ritorno in patria (1872), dopo gli studî al conservatorio di Parigi con N. H. Reber, D. Auber e Ch. Thomas, costituì e diresse la compagnia operistica del Teatro [...] nazionale di Bucarest, iniziando gli spettacoli in lingua romena (1885) con la donizettiana Linda di Chamonix. Autore della prima sinfonia romena, compose, fra l'altro, tre operette, due opere rimaste ...
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Musicista (Metz 1811 - Parigi 1896); studiò pianoforte e composizione al conservatorio di Parigi, vincendo (1832) il Prix de Rome; successe (1851) a G. Spontini all'Institut e (1871) a D.-F.-E. Auber nella [...] direzione del conservatorio di Parigi. Dalla sua vasta produzione emergono soprattutto le opere teatrali Mignon (1866) e Hamlet (1868), caratterizzate da un piacevole gusto melodico, ancorché alquanto ...
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Tenore drammatico (Parigi 1802 - Napoli 1839), figlio del cantante Louis (Montpellier 1780 - Brunoy 1831) e allievo di M. V. García. Svolse (dal 1821) una felice attività specialmente nei teatri francesi [...] e italiani, interpretando per primo opere di Rossini, Auber, Meyerbeer, Halévy; spirito tormentato, morì forse suicida. ...
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Componimento vocale o strumentale, generalmente in forma di canzone, in misura 6/8 o 12/8 e movimento calmo e cullante, ispirato al dondolio della barca e al cadenzare della voga. Se ne hanno esempi in [...] W.A. Mozart, G. Rossini, F.D. Auber,J. Offenbach, F. Schubert, S. Mayr, F. Chopin, G. Verdi. ...
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Grand-Opéra Genere di opera seria dominante in Francia tra il 1830 e il 1870 e caratterizzato da ampie proporzioni (con molti personaggi, cori, balletti e intermezzi strumentali), dalla grandiosità della [...] messinscena e dal virtuosismo dei cantanti. Tra i maggiori esponenti di questo genere D. Auber, Halèvy e J. Meyerbeer. Librettista d’elezione dei compositori di G.-O. fu A.-E. Scribe. ...
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Danza popolare spagnola, forse d’origine araba, in misura 3/4 e in movimento moderato, con caratteristiche formule ritmiche diverse dall’uno all’altro ambiente etnico. Diffusasi nella seconda metà del [...] 18° sec., venne rielaborata artisticamente da numerosi musicisti (per es., nel 19° sec., da F.D. Auber, K.M. von Weber, F. Chopin). La più celebre rielaborazione è il Bolero per orchestra di M. Ravel, messo in scena per la prima volta dalla compagnia ...
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Ballerino svedese (Stoccolma 1817 - San Pietroburgo 1903). Studiò presso la Scuola reale del balletto svedese e con A. Bournonville a Copenaghen. Primo ballerino a Stoccolma dal 1937, apparve spesso accanto [...] a M. Taglioni. Nel 1841 si trasferì a San Pietroburgo dove esordì nel balletto La gitana (mus. di Schmidt e Auber, coreogr. di F. Taglioni). Lasciate le scene nel 1869, si dedicò all'insegnamento, che aveva già intrapreso nel 1860, presso la Scuola ...
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