Sistema di rilevamento dell’ascolto dei programmi televisivi; in Italia si basa su un campione di circa 2000 famiglie, con un ricambio minimo del 20% annuo, e consiste nell’applicare al televisore domestico uno strumento ( meter) cui è collegato una sorta di telecomando con più tasti, uno per ogni membro della famiglia prescelta e per eventuali ospiti. I telespettatori, premendo ciascuno il proprio ...
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Auditel
Società italiana costituita nel 1984 per rilevare l’ascolto della televisione (➔ audience) in Italia, conseguito attraverso le diverse modalità di trasmissione. L’A. è una Joint Industry Commitee [...] (JIC), cioè un organismo tripartito che riunisce le 3 componenti del mercato televisivo: televisione pubblica, emittenza privata (reti nazionali e locali) e investitori pubblicitari, con le agenzie e i ...
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legal drama
loc. s.le m. inv. Rappresentazione cinematografica o televisiva di storie che si svolgono in un ambiente giudiziario.
• Ogni tanto persino l’Auditel ha qualche sorpresa per i grandi strateghi [...] del mondo televisivo. «Un caso di coscienza 4» è una di queste sorprese. Ieri l’altro sera la puntata numero cinque del «legal drama» con Sebastiano Somma, Loredana Cannata e Barbara Livi (in questa serie ...
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audience
Nel linguaggio pubblicitario, l’insieme delle persone raggiunte dal messaggio trasmesso, mediante un mezzo di comunicazione di massa (per es. radio, televisione), in un determinato momento o [...] periodo di tempo. Le stime dell’ampiezza dell’a., effettuate con tecniche statistiche da società specializzate (➔ Auditel), influiscono sulla determinazione del prezzo per la trasmissione di un messaggio pubblicitario, essendo equivalenti a una ...
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velinume
s. m. (spreg.) Il mondo esibito e fatuo delle veline televisive; i protagonisti e coloro che si adeguano alle regole e ai comportamenti di questo mondo.
• «La tv attuale non mi è congeniale: [...] come il suo celebre programma radiofonico. «Da [Michele] Santoro in poi, in tv cercano tutti di sconfiggere o ossequiare l’Auditel con furbaggini di diverso tipo. Anche se furbaggini non è la parola giusta. Inoltre, i giovani sono mortificati con il ...
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televisionese
s. m. Il linguaggio della televisione.
• Interviene il produttore Pietro Valsecchi: «È una fiction fuori dai canoni del solito “televisionese”. Un format italiano, dove una volta tanto [...] di replica ha il coraggio di restare in onda o di sperimentare qualcosa ha ottime probabilità di riscuotere all’Auditel. (Alberto Guarnieri, Messaggero, 20 giugno 2011, p. 50, Telecomando).
- Derivato dal s. f. televisione con l’aggiunta del suffisso ...
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televisione Sistema di telecomunicazione destinato alla trasmissione immediata a distanza, per mezzo di un cavo elettrico o di un radiocollegamento, di immagini non permanenti di oggetti fissi o in movimento; [...] nazionale, oltre 3500 ore di spot pubblicitari.
Nel 1986 comparvero le prime ricerche con il metodo di rilevamento dell’ascolto Auditel. È un metodo statistico di grande affidabilità, ma l’uso che ne è stato fatto è apparso progressivamente sempre ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Lunga la gestazione del mezzo televisivo, e per certi versi entusiasmante. La radio [...] almeno vent’anni la tv generalista, in nome dell’audience, abbia deciso di abbandonare il pubblico più istruito. Se l’Auditel attesta che la fascia d’ascolto più consistente è rappresentata da spettatori che hanno superato i 65 anni questo significa ...
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tv digitale
loc. s.le f. Emittenza televisiva che impiega tecniche di trasmissione digitale, servendosi di segnali digitalizzati.
• Immagini a scacchi, voci spezzate, schermi oscurati. Doveva essere [...] parolaccia, non deve essere considerata un dispregiativo! La tv digitale? Sembrava chissà che e invece i numeri, quelli dell’auditel, sono irrisori». (Emilia Costantini, Corriere della sera, 2 ottobre 2014, p. 9).
- Composto dalla sigla tv e dall’agg ...
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audience
<óodiëns> s. ingl., usato in it. al masch. – Il pubblico di un determinato medium, distinto per cinema, teatro, televisione, concerti, romanzi e così via. L'a. assume diversi significati [...] Uniti e in Canada, la società più conosciuta per la rilevazione dell'a. è Nielsen media research, in Italia l'Auditel. I principali indicatori di ascolto sono: contatti netti, ossia tutti i diversi spettatori sintonizzati per almeno un minuto su un ...
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auditel
àuditel s. m. [comp. dell’ingl. audi(ence) e di tel(ematica)]. – Indice di ascolto e di successo di trasmissioni televisive, rilevato dall’omonima società specializzata mediante un collegamento telematico.
sbanca-Auditel
agg. inv. Che supera ogni previsione di successo televisivo, facendo registrare un numero di ascolti molto elevato. ◆ [Rosario] Fiorello, [Paolo] Bonolis e [Simona] Ventura sbanca-Auditel. (Alice Berni, Italia oggi, 30 dicembre...