Cittadina della Francia centro-meridionale (30.500 ab. circa), capoluogo del dipartimento del Cantal, nella regione dell’Alvernia; è sita a 620 m s.l.m., lungo la riva destra del fiume Jordanne. È un grosso mercato caseario e di bestiame; industria locale di ombrelli, oltre a più moderni stabilimenti meccanici.
Ad A., forse di origine romana, s. Geraldo fondò (894 circa) un’abbazia, che ebbe potere ...
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Gerberto di Aurillac (n. 940 circa - m. 1003), di umile famiglia dell'Alvernia, educato nel monastero benedettino di Saint-Géraud ad Aurillac in Alvernia, fu affidato poi al conte catalano Borrel; avendo [...] accompagnato quest'ultimo a Roma, per la sua preparazione umanistica e la sua cultura matematica vi fu trattenuto da Giovanni XIII. Conosciuto Garamno, arcidiacono di Reims e celebrato maestro di logica, ...
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Chimico e fisico (Aurillac 1840 - Parigi 1904). Professore di chimica biologica alla Sorbona dal 1885 e membro dell'Accademia delle Scienze dal 1888. Succedette al Pasteur (1895) nella direzione dell'istituto [...] da questo fondato. Studiò, in particolare, l'effetto della tensione superficiale dei liquidi assimilando la superficie del liquido a una membrana tesa ...
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Ecclesiastico (Castello di Tessières, Aurillac, 1651 - Parigi 1729), vescovo di Cahors (1679), di Châlons-sur-Marne (1680), arcivescovo di Parigi (1695), cardinale (1700). Nelle lotte tra gesuiti e giansenisti [...] ebbe un atteggiamento oscillante che non riuscì certo moderatore; dopo aver condannato 127 tesi di casistica gesuitica (1700), consentì alla distruzione di Port-Royal (1710), per poi rifiutare la bolla ...
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Uomo politico ed economista (Aurillac 1815 - Parigi 1893). Membro dell'Assemblea costituente del 1848, ministro dell'Istruzione (1849-51), membro del Consiglio di stato (1852), vicepresidente (1855-70) [...] e poi presidente dello stesso, membro dell'Accademia di scienze morali (1856), senatore (1870-84). Specialista in materia tributaria e in questioni monetarie, sostenne dal 1857 l'adozione del monometallismo ...
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Uomo politico francese (Aurillac 1857 - Parigi 1932). Di famiglia operaia, giornalista, deputato radicale alla Camera nel 1888, fu ministro delle Finanze nel 1895 in un gabinetto di soli radicali e governatore [...] generale dell'Indocina (1896-1901) dove realizzò importanti riforme amministrative. Spostatosi su posizioni moderate fu eletto presidente della Camera con i voti della destra (1905-1906) e fu poi senatore ...
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DURFORT, Astorge de
Bernard Guillemain
Apparteneva probabilmente al ramo di Aurillac (diocesi di Saint-Flour, Cantal) della grande famiglia dei Durfort, imparentata per mezzo di matrimoni ai La Tour, [...] . Non si hanno altre notizie sul D.; nel testamento redatto il 30 apr. 1364 Delphine de Châteauneuf lo indica come defunto signore di Aurillac.
Fonti e Bibl.: Marcha di Marco Battagli da Rimini, in Rer. Ital. Script., 2 ediz., XVI, 3, a cura di A. F ...
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Teologo (Liegi 975 circa - Cambrai 1051). Discepolo di Gerberto d'Aurillac (poi Silvestro II), fu cappellano del re Enrico II e nel 1012 vescovo di Arras e Cambrai. Svolse allora una notevole attività [...] sia per il bene dei fedeli sia per la difesa della ortodossia attaccata dalle incipienti eresie di tipo cataro (Concilio d'Arras, 1025) ...
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MAYNARD, François de
Diego Valeri
Poeta francese, nato a Tolosa nel 1582, morto ad Aurillac nel 1646. Fu dapprima segretario della regina Margherita di Valois; poi, dal 1618, presidente del tribunale [...] ; ma, essendosi trovato a contrasto con lui e avendo anche perduto la grazia di Richelieu, se ne tornò ad Aurillac, dove visse i suoi ultimi anni, facendo solo qualche fugace apparizione a Parigi e alla corte.
Fu verseggiatore diligentissimo ...
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