Pittore (Genova 1639 - Roma 1709). Dal 1660 circa lavorò a Roma; grandemente influenzato da G. L. Bernini, che lo protesse, quasi ne divenne l'interprete in pittura, con una genialità e un virtuosismo per la grande decorazione tali da farne una delle figure più rappresentative del barocco non solo romano. Dopo le quattro Allegorie (1668), dei peducci della cupola di S. Agnese in Agone, si ha notizia ...
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Pittore (Roma 1663 - ivi 1731), allievo del Baciccia, guardò poi a C. Maratta. Tra le sue opere migliori a Roma: l'Apparizione della madonna a s. Bruno (1699-70, S. Maria degli Angeli) e la Cacciata degli [...] angeli ribelli (1715 circa, SS. Apostoli). Lavorò anche a Siena, Velletri, Rieti ...
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Pittore (Orvieto 1679 circa - Viterbo 1775). Fu allievo del Baciccia e seguace di L. Giordano. Opere nel duomo di Orvieto, in varie chiese di Napoli e a Roma (S. Andrea al Quirinale, S. Ignazio). ...
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Pittore (Napoli 1658 circa - Vienna 1745). Scolaro a Roma del Baciccia, di G. Brandi e C. Maratti, nel 1684 fu chiamato a Varsavia da Giovanni III Sobieski, e vi si stabilì lavorando per la corte e per [...] la nobiltà. Trasferitosi a Vienna verso il 1703 vi svolse una vasta attività (affresco con la Gloria del Principe Eugenio, 1716, al Belvedere; pale d'altare in varie chiese), che, stabilitosi a Linz nel ...
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GAULLI, Alessandro
Tommaso Manfredi
Figlio del celebre pittore Giovanni Battista (Baciccia) e di Caterina Murani, nacque a Roma intorno al 1666 (Canestro Chiovenda, 1969 e 1972) secondo quanto si desume [...] p. 73; R. Pantanella, La famiglia Gaulli: storia di un'eredità, in M. Fagiolo dell'Arco - R. Pantanella - A. Pettini, Museo Baciccio. In margine a quattro inventari inediti, Roma 1996, pp. 97-110; U. Thieme - F. Becker, Künstlerlexikon, XIII, p. 276. ...
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Pittore (Genova 1660 - Monticelli d'Ongina 1745). Studiò anche a Roma col Baciccia (1676-84). A Genova fu specialmente attivo come ritrattista (Ritratto di Barbara Durazzo, galleria Durazzo Pallavicini; [...] Ritratto di gentiluomo, pinacoteca di Palazzo Bianco). Dal 1730 al 1741 fu pittore di corte di Carlo di Borbone a Napoli. I suoi ritratti, dipinti con nervosa eleganza, ricordano i contemporanei inglesi ...
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Pittore (Milano 1661 - ivi 1713). Formatosi a Bologna con C. Cignani, nel 1685 fu a Roma dove assorbì le diverse influenze del Baciccia e di C. Maratta (Sacra Famiglia, 1686, S. Francesco a Ripa). Attivo [...] in seguito in Lombardia, in Piemonte e in Liguria, L. seppe combinare gli apporti della scuola emiliana con la sontuosità decorativa genovese sfumando il modellato in tonalità più chiare e brillanti. Autore ...
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Pittore (n. Rocchetta Sabina 1636 circa - m. dopo il 1706). Vicino al classicismo di C. Maratta e a L. Baldi, nella maturità risentì del Baciccia. Dipinti in chiese e palazzi romani (palazzo Chigi; S. [...] Maria del Suffragio, SS. Ambrogio e Carlo), dell'Umbria e delle Marche ...
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Attore (Roma 1840 - ivi 1915), popolarissimo a Roma dopo F. Tacconi, di cui fu il successore nel personaggio di Marco Pepe e in quello di Giachimon Baciccia nel Marchese del Grillo. Recitò nei teatri Rossini, [...] Metastasio, Manzoni, Quirino. Scrisse inoltre operette e ottave satiriche in dialetto romanesco ...
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baciccia
bacìccia s. m. e f. [forma genovese di Battista; nel sign. 2 per omofonia con ciccia], invar. – 1. Appellativo dato ai Genovesi nell’Italia settentrionale. 2. Persona grassa e indolente.
bacicci
s. m. pl. [affine a baciglia, con altro suffisso; come nome del cipero dolce, è alteraz. di babbagigi]. – Nome di varie piante: finocchio marino (Crithmum maritimum), cali, riscolo (Salsola kali, Salsola soda), nonché del cipero dolce...