Uccello rapace notturno (Tyto alba, sinon. Strix flammea), dell’ordine Strigiformi: manca di ciuffi auricolari, è di colore bianco con macchie brune. Vive nelle città e nelle campagne; ha abitudini notturne; emette un grido singolare simile al russare dell’uomo. È comune in Italia; grande distruttore di piccoli roditori dannosi ...
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gufi, civette e barbagianni
Giuseppe M. Carpaneto
Uccelli del malaugurio?
Nelle tradizioni e nell'immaginario dei popoli di tutto il mondo, i rapaci notturni sono sempre stati un simbolo negativo, capace [...] quando gli altri uccelli dormono.
La tendenza degli uccelli al mobbing è stata sfruttata per secoli dai cacciatori: civette e barbagianni venivano tenuti vivi e usati come zimbello, cioè da richiamo. In pratica, i cacciatori legavano il rapace a un ...
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Titonidi Famiglia di Uccelli Strigiformi caratterizzati dalla presenza di dischi facciali a forma di cuore; comprende 2 generi (Phodilus e Tyto) e 15 specie, tra cui il barbagianni (Tyto alba), comune [...] in Italia ...
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Jaccottet, Philippe
Jaccottet, Philippe. – Poeta, scrittore e traduttore svizzero (n. Moudon 1925) di lingua francese. Ha pubblicato nel 1953 L’effraie et autres poésies (trad. it. in Il barbagianni. [...] L’ignorante, 1992) e successivamente ha raccolto la sua copiosa produzione poetica nel volume Poésie 1946-1967 (1971). Parallelamente ha svolto un'intensa attività letteraria in prosa, fra le pagine di ...
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Poeta iraniano (n. Mashhad 1934), tra i continuatori della rivoluzione formale iniziata da Nīmā Yūshīġ. La sua poesia abbandona completamente gli schemi classici e predilige l'asimmetria del verso, l'irregolarità [...] del ritmo, l'assenza di rima. Tra le sue opere: Shabistān ("Dormitorio", 1961); Shabāviz ("Barbagianni", 1965); Ba ensān ammā barāye kharkhākihā yungiehā va kalaghha ("Per gli uomini, ma anche per i millepiedi, le erbacce e le cornacchie", 1972); ...
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(lat. Asinus aureus) Titolo, che secondo s. Agostino risalirebbe all'autore stesso, con cui si suol designare il romanzo Metamorfosi (Metamorphoseon libri XI) dello scrittore latino Apuleio (125 d. C. [...] , un giovane greco ospite a Ipata di una maga, con la complicità dell'ancella Fotide tenta su di sé la metamorfosi in barbagianni, che aveva visto operare alla maga, e per errore si trasforma in asino. Rapito dai ladroni, è coinvolto in una serie di ...
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GIOVANNI Fiorentino
Letterio Di Francia
Poeta e novellatore della seconda metà del sec. XIV, cercò d'imitare il Decameron in una raccolta di cinquanta novelle, stese dal 1378 a dopo il 1385. I manoscritti [...] libro un nomignolo di spregio, che incontrò subito favore:
Ed è per nome il Pecoron chiamato,
perché ci ha dentro novi barbagianni.
Nulla sappiamo circa il casato dell'autore, e quell'epiteto di "Fiorentino" fu aggiunto al nome di ser G., solo nella ...
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RAPACI
Alessandro Ghigi
. Voce ornitologica antiquata, divenuta popolare, con la quale si designano gli uccelli che vivono di preda. Nelle vecchie classificazioni i rapaci solevano essere definiti come [...] ; falchi). I rapaci notturni invece o Striges vengono considerati come il gruppo più evoluto di tutti gli Uccelli, all'apice della serie dei Neopterigi, nell'ordine dei Coracorniti, accanto ai Caprimulgi (v. barbagianni; civetta; gufo; strigidi). ...
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Pusterla, Fabio
Pustèrla, Fabio. – Poeta e critico letterario svizzero di lingua italiana (n. Mendrisio, Canton Ticino, 1957). Formatosi fra la Svizzera e l’Italia, si è laureato a Pavia in dialettologia [...] fine sensibilità narrativa e paesaggistica. Traduttore di P. Jaccottet, di cui ha volto in italiano fra l’altro Il barbagianni e L’ignorante (1992), ha pubblicato un’antologia della poesia francese contemporanea, Nel pieno giorno dell’oscurità (2000 ...
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fantasmi
Ermanno Detti
Creature paurose dell'immaginazione
Ci sono stati fantasmi di tutti i tipi e in ogni epoca. Secondo le credenze popolari, sono apparizioni di esseri misteriosi, creati dalla fantasia [...] per mettere paura. Molte di queste leggende sono note dagli strani versi (soffi e note stridule) di innocenti barbagianni (gufi, civette e barbagianni) che abitano le case abbandonate.
Il vascello fantasma
Sui fantasmi sono nati un'infinità di miti ...
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barbagianni
s. m. [comp. di barba2 «zio» e Gianni «Giovanni»]. – 1. a. Uccello rapace notturno (lat. scient. Tyto alba, sinon. Strix flammea), dell’ordine strigiformi, bianco con macchie brune. È comune in Italia, dove vive nelle città e nelle...
titonidi
titònidi s. m. pl. [lat. scient. Tytonidae, dal nome del genere Tyto, e questo dal gr. τυτώ «civetta», voce imitativa del verso dell’animale]. – Famiglia di uccelli strigiformi caratterizzati dalla presenza di due dischi facciali...