Salutati, Barbara
Celebre cantante, nata forse a Roma, di cui si hanno incerte notizie biografiche. Nel 1525-26 ebbe una relazione amicale, forse amorosa, con M. (→ Verdelot, Philippe). Nel 1544, vedova [...] di Tommaso Raffacani, scrisse per aiuto a Lorenzo Ridolfi, «per lo amor che portasti alla buona memoria di Niccolò Machiavelli» (R. Ridolfi, Vita di Niccolò Machiavelli, 1978, p. 563). Le sono attribuiti ...
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PETRARCA, Francesco
Enrico Carrara
Nella gloria della poesia italiana è il secondo, dopo Dante e prima del Boccaccio, dei suoi grandi e venerati patriarchi; ma nella storia della formazione spirituale [...] nel P. un umanistico disdegno latino contro la barbaries gallica. Barbara non era di certo la Francia del sec. XIV, né , pp. 221, 248; F. Novati nelle note all'Epistolario di C. Salutati, Roma 1891-1911. - Il poema in volgare cui si allude è La ...
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STROZZI, Filippo.
Marcello Simonetta
– Nacque a Firenze il 4 gennaio 1489 da Filippo e da Selvaggia Gianfigliazzi con il nome di Giovan Battista. Alla morte del padre, il 14 maggio 1491, la madre decise [...] (1525). Il 31 marzo 1526 Strozzi scrisse a Machiavelli una lunga lettera semiseria, descrivendo i suoi incontri con BarbaraSalutati, la cantante e attrice che si esibiva nelle rappresentazioni della Mandragola. Nell’agosto del 1526 diede al papa ...
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MACHIAVELLI, Niccolò
Giorgio Inglese
– Nacque a Firenze il 3 maggio 1469, nel "popolo" di S. Trinita. Era figlio di Bernardo di Niccolò di Buoninsegna, dottore in legge di modesta condizione economica, [...] Falconetti, Clizia, basata sulla Casina di Plauto: la commedia è pervasa da franca autoironia sull’innamoramento senile per la cantante BarbaraSalutati (per lei il M. scrisse almeno due madrigali, S’alla mia immensa voglia e Amor, i’ sento l’alma ...
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Guicciardini, Francesco
Emanuele Cutinelli-Rendina
L’uomo pubblico e lo scrittore segreto
Nacque a Firenze il 6 marzo 1483, terzo dei cinque maschi di Piero (→), padre amato «più ardentemente che non [...] in M. diffusi chiarimenti su motti vernacolari e soprattutto la composizione di canzoni da far recitare per l’occasione a BarbaraSalutati (→), alle consulenze che un M. con i tratti dell’uomo di fiducia fornisce per acquisti e migliorie di poderi e ...
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teatro
Raimondo Guarino
Il teatro del Rinascimento. – Prologhi. Ci sono prologhi in cielo e prologhi in scena, presagi visionari e antefatti concreti nel fenomeno, proprio della cultura italiana del [...] risvolti nell’elaborazione e nelle premesse degli intermezzi musicali (cfr. Pirrotta 1975), le versioni con gli interventi di BarbaraSalutati, altri cantori e nuove canzoni (di cui due già inserite nella Clizia del 1525) della Mandragola progettata ...
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Verdelot, Philippe
Marco Mangani
Della vita di V. si sa pochissimo (le notizie più aggiornate sono in Amati-Camperi 2001). Poiché lo si trova talvolta indicato come «Deslouges», Anne-Marie Bragard (1964) [...] di Canzone alla maniera delle forme fisse; il che non impedisce a V. di evidenziare nella sirma il ruolo di BarbaraSalutati, mediante un procedimento dialogico che isola la voce di soprano in corrispondenza dei versi «venuti anchor qui siamo / – Io ...
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Clizia
Daria Perocco
La seconda e ultima commedia originale di M. a noi pervenuta, C., è in prosa, in cinque atti inframmezzati da canzoni; le circostanze di composizione sono state ricostruite grazie [...] La canzone che precede il prologo e quelle fra gli atti furono composte per essere cantate dalla Barbera (Barbara) Salutati; delle musiche, scritte da Philippe Verdelot (→; cfr. Pirrotta 1975), restano quelle per “Quanto sia lieto el giorno” (canzone ...
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Orti Oricellari
Rita Maria Comanducci
Il giardino
La storia degli O. O. ha inizio il 4 febbraio 1483, quando Bernardo Rucellai (→) acquistò la prima porzione di terreno, ulteriormente accresciuta nel [...] M. (si vedano in particolare gli intermezzi di Mandragola e Clizia, musicati da Philippe Verdelot (→) e cantati da BarbaraSalutati) a Iacopo Nardi e Filippo Strozzi, quest’ultimo esperto liutista e ricordato per aver accompagnato al liuto parti ...
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donna
Frédérique Verrier-Dubard
Non ci si può accostare al tema della d. nell’opera machiavelliana senza tener conto di diversi parametri: in primo luogo, gli archetipi che hanno più a che fare con [...] Vettori), oneste o meno (la mezzana e la «mercatantia» della lettera di Vettori a M. del 18 genn. 1514), la cantante BarbaraSalutati, quella che dava «molto più da pensare» a M. «che lo inperadore». A queste d. appartenenti alla sfera privata e ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso com., spec. in posizione proclitica e in...
correre
córrere v. intr. [lat. cŭrrĕre] (pass. rem. córsi, corrésti, ecc.; part. pass. córso; aus. essere quando l’azione è considerata in rapporto a una meta, espressa o sottintesa, e nei sign. di cui ai nn. 2, 3, 4, 5; avere quando l’azione...