PIGNATELLI, Bartolomeo
Pietro Dalena
PIGNATELLI, Bartolomeo. – Discendente da una nobile famiglia napoletana, nacque verosimilmente a Brindisi intorno al 1200. Nel 1239 fu chiamato da Federico II a [...] del giugno dello stesso 1267 (I Diplomi..., pp. 100-101, n. LXXVII). Del resto, già nell’agosto dell’anno precedente BartolomeoPignatelli, sollecitato da Clemente IV, si era occupato del monastero di San Michele di Traina rimasto senza guida per la ...
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PIGNATELLI, Fabrizio
Bruno Pellegrino
PIGNATELLI, Fabrizio. – Nacque a Montecorvino (Salerno) il 2 novembre 1659 da Aniello, principe di Montecorvino, e da Giovanna Brancia.
Fu battezzato il 5 dello [...] Camillo Ragone, nella collegiata di S. Pietro Apostolo. Suo antenato fu BartolomeoPignatelli, ‘il pastor di Cosenza’ ricordato da Dante.
Succedendo nella sede leccese allo zio Michele Pignatelli, a sua volta succeduto nella stessa sede ad Antonio ...
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Cosenza
Adolfo Cecilia
La città calabrese ai tempi di D. era di recente divenuta, ad opera degli Angioini, il più importante centro della Sila. Ciò era avvenuto malgrado un precedente temporaneo arresto [...] . la cita in Pg III 124, ove Manfredi ricorda l'oltraggio subito dal proprio corpo, disseppellito e gettato fuori dei confini del ‛ regno '; tale azione fu ordinata da Clemente IV e fu fatta eseguire dal pastor di Cosenza (v. Pignatelli, Bartolomeo). ...
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Calabria
Giuseppe Inzitari
Pier Vincenzo Mengaldo
La C., all'epoca di D., faceva parte del Regno di Sicilia, detto poi, dopo la pace di Caltabellotta (1302), Regno di Napoli. Era il più forte stato [...] del famoso, perché sinistramente impietoso, pastor di Cosenza (ormai si è quasi generalmente orientati verso il nome di BartolomeoPignatelli, napoletano, nella dignità a Cosenza dal 1254 al 1267), il quale, più per odio personale, come sembra ...
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Benevento (Benivento)
Enzo Petrucci
Città della Campania, nominata da D. in Pg III 128 come luogo nei cui pressi (in co del ponte presso a Benevento) cadde e fu sepolto Manfredi. Nella forma Benivento [...] , in una fossa all'estremità del ponte sul Calore. Si disse poi - ed è quello che D. crede - che BartolomeoPignatelli, arcivescovo di Cosenza, avesse esumato per ordine del papa Clemente IV il corpo di Manfredi e lo avesse fatto seppellire sulle ...
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Il castello di Lagopesole sorge a 826 m sul livello del mare e domina la grande vallata di Vitalba, in Basilicata. Il suo nome deriva da un lago, ubicato in località Piano del Lago, che fu bonificato durante [...] 30 giugno, "in camera palatii Lacuspensilis", la regina Beatrice, stanca e malata, fece testamento alla presenza di BartolomeoPignatelli, arcivescovo di Messina, Goffredo di Beaumont, cappellano del papa e cancelliere del Regno insieme a Giovanni d ...
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Manfredi re di Sicilia
Arsenio Frugoni
Nacque nel 1232, figlio illegittimo dell'imperatore Federico Il di Svevia e di Bianca Lancia: " ex damnato coitu derivatus " (Saba Malaspina); " quamvis [Federico] [...] è all'origine di questa storia, è questione forse aperta. Certo è che D. dice che il vescovo di Cosenza (BartolomeoPignatelli) non accettò quella sepoltura, pietosa o onorifica in co del ponte presso a Benevento (v. 128), ma volle disseppellire quel ...
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Clemente IV
Simonetta Saffiotti Bernardi
. È il pontefice (1265-1268) che D. cita in Pg III 125 quale ispiratore dello scempio del cadavere di Manfredi operato dal vescovo di Cosenza BartolomeoPignatelli: [...] Se 'l pastor di Cosenza, che a la caccia / di me fu messo per Clemente allora, / avesse in Dio ben letta questa faccia... Il poeta sottintende un'assoluta ignoranza, da parte del papa, della legge di Dio, ...
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SCIENZA GIURIDICA, REGNO DI SICILIA: L'ETÀ DI FEDERICO II
EEnnio Cortese
Non si può parlare di scienza giuridica nel Mezzogiorno dell'età normanna. Le poche sillogi del sec. XII di materiale normativo [...] di Capua interpellato, con gran dispetto di Gregorio IX, sulle costituzioni relative alla Chiesa e al clero, o come BartolomeoPignatelli; tra i laici, Pier della Vigna in testa, dominavano i grandi giustizieri e gli alti giudici: Taddeo di Sessa ...
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Studio di Napoli
GGirolamo Arnaldi
"In regnum nostrum desideramus multos prudentes et providos fieri per scientiarum haustum et seminarium doctrinarum" ('mediante l'attingimento dei saperi e il semenzaio [...] riprova del successo della fondazione del 1224: è quanto fa Federico II, che, il 14 novembre 1239, scrive a BartolomeoPignatelli, decretalista, per invitarlo a venire a insegnare a Napoli. Ma la lettera non precisa chi avesse presentato al sovrano ...
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