Uomo politico (Firenze 1821 - ivi 1869). seguace della tendenza liberale-moderata, fu assai attivo nel biennio riformista (1847-48), ma si trasse in disparte durante la dittatura del Guerrazzi. Insofferente della reazione instaurata al ritorno del granduca (luglio 1850), cospirò e dovette esulare per un anno. Tornato in patria e divenuto rappresentante a Firenze della Società Nazionale, fu uno degli ...
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BARTOLOMMEI, Giampaolo
Sergio Camerani
Nato a Centuri, in Corsica, il i o maggio 1812, da Angelo e da Angela Durand, si trasferì presto con la famiglia, che si era notevolmente arricchita col commercio [...] dei coloniali, a Livomo, dove conobbe e si innamorò della poetessa Angelica Palli, molto più anziana di lui. Contro la volontà delle famiglie i due si sposarono e fuggirono a Corfù, donde rientrarono a ...
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Letterato (Firenze 1584 - ivi 1662). Oltre a due volumi di Tragedie (1632) e a un volume di Drammi musicali morali (1656), scrisse un poema eroico, L'America (1650), in cui è narrata la spedizione di A. Vespucci e, come digressioni, i viaggi di Colombo e di Vasco da Gama ...
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BARTOLOMMEI SMEDUCCI, Girolamo
Franca Angelini
Nato a Firenze intorno al 1584 da Mattia, conseguì la laurea in legge, ma poi si dedicò assiduamente alla letteratura. Fece parte dell'Accademia della [...] Crusca col nome di Imbucato, dell'Accademia Fiorentina e di quella romana - degli Umoristi. Da Caterina Frescobaldi, sposata in secondo nozze nel 1636, ebbe un figlio, Mattias Maria, anch'egli letterato ...
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Scrittrice (Livorno 1798 - ivi 1875), di padre epirota e madre lacedemone; esule in Piemonte, dopo il 1848, col marito Giampaolo Bartolommei (1812-1853). Fu valente improvvisatrice in italiano, in greco [...] e in francese, di liriche (Poesie, 1824) e di azioni drammatiche (Tieste, 1820; Saffo, 1823); scrisse anche opere narrative in versi e in prosa (Ulrico ed Elfrida, novella in versi, 1868; Racconti, post., ...
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Letterato (Firenze 1640 - ivi 1695), figlio di Girolamo. Arciconsolo dell'Accademia della Crusca nel 1694, lasciò alcune commedie (Amore opera a caso, 1668; La sofferenza vince fortuna, 1669, ecc.), curò (1694) la pubblicazione del Lamento di Cecco da Varlungo di F. Baldovini ...
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BARTOLOMMEI SMEDUCCI, Mattias Maria
Nicola De Blasi
Nacque a Firenze :il 14 ag. 1640 da Girolamo e Caterina Frescobaldi. Giovanissimo, segui con interesse l'attività patema, tutta volta alla riforma [...] del teatro toscano, e più volte prese parte, "con qualche lode", a quelle recite che i giovanetti nobili organizzavano nel teatro del Casino di S. Marco, acquistando una notevole fama di oratore se nel ...
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BOCCELLA, Cesare
Mirena Bernardini Stanghellini
Nato a Lucca il 24 marzo 1810 dal marchese Cristoforo e da Elisabetta Bartolommei, fu educato a Parma in un collegio retto dai padri benedettini, da cui [...] uscì nel 1825 per completare i suoi studi a Montpellier in Francia. Dal padre aveva ereditato l'amore per gli studi letterari e filosofici; poco più che adolescente lesse avidamente Voltaire e, come egli ...
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CEMPINI, Leopoldo
Nidia Danelon Vasoli
Nacque a Firenze il 2 ott. 1824 da Francesco, consigliere di Stato di Leopoldo II, e da Luisa Poggesi. Studiò giurisprudenza all'università di Pisa, dove fu allievo [...] . Croce dei caduti di Curtatone e Montanara che la polizia tentò d'impedire; e, assieme al Ridolfi, al Capponi, al Bartolommei e altri, fu accusato di esserne stato uno dei promotori. Ma, benché interrogato a lungo dalla polizia, non fu processato né ...
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Patriota, nato a Firenze nel 1818, morto ivi il 24 luglio 1869. Umile fornaio, seppe in breve acquistare un grande ascendente sulla classe popolana, che lo riconobbe sempre per suo capo. Amico di P. Thouar, [...] imprigionato. Nei primi mesi del 1859 egli aveva spronato i popolani ad accattivarsi l'amicizia dell'elemento militare, s'era inteso col Bartolommei e con B. Ricasoli, e a lui si deve principalmente se, rotti gl'indugi, il moto del 27 aprile 1859 si ...
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