Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] , S.N. Vinogradskij, I.I. Mečnikov, P. Ehrlich e numerosi altri. In quel periodo fu chiarito il rapporto tra determinate forme batteriche e le malattie che esse possono provocare nell’uomo e negli animali; con la necessità di coltivare in vitro i b ...
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Gruppo di batteri che provocano una forma di dissenteria bacillare analoga a quella prodotta dal batterio della dissenteria, per quanto meno grave. ...
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Emissione di batteri con l’urina. Nel corso di infezioni del tratto urinario la b. può raggiungere valori elevati, mentre in condizioni normali l’urina è sterile o contiene pochi batteri, che si raccolgono [...] un elemento importante per la diagnosi. Escherichia coli è il microrganismo più frequentemente isolato, seguito da altri batteri appartenenti alla famiglia Enterobacteriaceae (Proteus spp., Klebsiella spp., Enterobacter spp., Serratia spp. ecc.) e da ...
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Genere (Chlamydia) di batteri gram-negativi. In passato, la loro filtrabilità e la difficoltà a individuarli al microscopio ottico li fece classificare come virus; in seguito furono considerati come forme [...] Chlamydiae attribuito dal Comitato per la tassonomia dell’American Society for Microbiology, che ha definitivamente classificato questi microrganismi tra i batteri per la duplice composizione degli acidi nucleici (DNA e RNA). A differenza dei comuni ...
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Tiorodacee Famiglia di Batteri sulfurei con attività fotosintetica per la presenza di pigmenti fotosintetici; sono Batteri a forma di cocchi, bacilli, vibrioni o spirali che spesso formano aggregati di [...] morfologia e grandezza variabili; vivono in habitat più o meno ricchi di solfuri e illuminati ...
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Genere di Batteri della famiglia Enterobatteriacee, con 5 specie: sono bastoncini pleomorfi, gram-negativi, per lo più mobili per flagelli peritrichi. Scompongono i protidi. Sono scarsamente resistenti [...] al calore e ai disinfettanti. La specie tipica è P. vulgaris, uno dei comuni batteri della putrefazione. ...
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Ordine di Batteri, detti anche Micobatteri (Actinomycetales o Mycobacteria), comprendente forme unicellulari a bastoncino, corto o lungo, spesso a filamento molto lungo e sottile (diam. 0,5-1 μm), ramificato [...] , essendo capaci di fissare l’azoto atmosferico.
La posizione sistematica degli A. non è definitiva: alcuni li ritengono Batteri, altri un gruppo intermedio tra questi e i Funghi (Eumiceti), altri infine li riconnettono ai Funghi Deuteromiceti; del ...
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solfobatterio Nome generico di batteri che ossidano o riducono i composti minerali dello zolfo e, in certe specie (solforodobatteri), accumulano globuli di zolfo nelle loro cellule: quelli che lo ossidano [...] possono essere autotrofi o eterotrofi. I batteri che riducono lo zolfo (solforiduttori) operano in ambiente anaerobico: suoli impregnati d’acqua, acque putride ecc. ...
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Genere di Batteri della famiglia Micobatteriacee, causa di patologia nell’uomo (M. tuberculosis, M. bovis, M. leprae). I M. sono acido-resistenti e aerobi obbligati. Il tipico M. tuberculosis, detto anche [...] (➔ immunità); si tratta di una reazione mediata da linfociti e da altre cellule mononucleate, che nel contenere l’infezione batterica danno luogo alla formazione di un granuloma. Farmaci efficaci contro i M. sono la streptomicina e la rifampicina. ...
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batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...
batterico
battèrico (o bactèrico) agg. [der. di batterio] (pl. m. -ci). – Di batterî, proprio dei batterî: ceppo b., coltura b., tossine b.; letto b., impianto igienico di depurazione artificiale del liquame di fogna.