Microrganismi unicellulari precedentemente inclusi nel regno Procarioti, ma attualmente considerati un dominio a sé stante, quello dei Bacteria.
Numerose attività metaboliche dei b. condizionano le possibilità [...] , S.N. Vinogradskij, I.I. Mečnikov, P. Ehrlich e numerosi altri. In quel periodo fu chiarito il rapporto tra determinate forme batteriche e le malattie che esse possono provocare nell’uomo e negli animali; con la necessità di coltivare in vitro i b ...
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piogeno, batterioBatterio (detto anche germe piogeno) in grado di provocare nell’organismo infezioni purulente, cioè con formazione di pus; le particolarità piogeniche di questi batteri sono legate [...] all’attivazione (chemiotassi) dei macrofagi: infatti, gli enzimi contenuti nelle granulazioni dei granulociti macrofagici digeriscono i batteri e i loro prodotti di degradazione concorrono alla formazione del pus. ...
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batterio sintetico
loc. s.le m. Batterio artificiale, creato in laboratori di ingegneria genetica, mediante la parziale sostituzione del DNA.
• Il libro, il secondo di [Craig] Venter dopo l’autobiografia [...] il mondo annunciando quella che egli stesso definì «la prima forma di vita sintetica del mondo». Prese il genoma di un batterio sintetico ottenuto in laboratorio a partire da sostanze chimiche e, per dirla con le parole di Venter, «lo mise in moto ...
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Sinonimo di batterio, indicante gli Schizomiceti. Nel linguaggio scientifico gli appartenenti al genere Bacillus (➔ Bacillacee).
In botanica, b. radicale, quello che determina la formazione dei tubercoli [...] radicali nelle Fabacee ...
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Detto di batterio capace di sopravvivere in condizioni molto severe di temperatura (per es., in acque vulcaniche terrestri o sui fondali oceanici).
Gli enzimi prodotti dai batteri e., gli estremoenzimi, [...] catalizzano reazioni chimiche di notevole complessità ad alta temperatura ...
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Forma modificata di batterio; in particolare, quella generata dai batteri azotofissatori, come Rhizobium, quando vivono nei noduli delle radici delle Leguminose. La colonia batterica si sviluppa sul pelo [...] entrano nelle cellule corticali della radice. Quando le cellule corticali sono colonizzate, i batteri si modificano morfologicamente fino a diventare b., non più in grado di dividersi. La pianta nutre i b., creando vasi che arrivano ai noduli ...
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La batteriologia, che deve il suo sviluppo all'essersi creata una sua tecnica particolare, nel suo ulteriore progredire ha beneficiato di tutte le conquiste della fisica, della chimico-fisica e della biochimica [...] procedimenti di estrazione, purificazione e isolamento dei varî enzimi batterici, ottenuti con la macinazione, il gelo e il o anche sulla valutazione dei prodotti della coltura batterica che inducono modificazioni al terreno. In alcune specie, ...
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batterio
battèrio (o bactèrio) s. m. [lat. scient. Bacterium, dal gr. βακτήριον «bastoncino»; cfr. bacillo]. – 1. Nome generico di microrganismi unicellulari di natura vegetale inclusi nella classe degli schizomiceti: possono avere forma sferica,...
batteria
batterìa s. f. [dal fr. ant. batterie, der. di battre «battere»]. – 1. a. Unità fondamentale dell’artiglieria: consta di quattro o più bocche da fuoco (obici, mortai, lanciabombe, bombarde, ecc.), raramente solo due, del personale...