ī Berbero del Marocco settentrionale, promotore (925 d. C. circa), presso la tribù Ghomāra, di una specie di riforma dell'Islam con varie modificazioni delle pratiche del culto prescritte dalla Sharī‛a. [...] Compose un Corano in berbero; morì combattendo contro i Maşmūḍa. ...
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Africanista italiano (Paliano 1879 - Napoli 1953), fratello di Augusto, prof. (dal 1914) di berbero all'Istituto orientale di Napoli, e specialista di filologia camitosemitica. Opere principali: La cronaca [...] abbreviata d'Abissinia. Nuova versione e commento 1901; Il berbero nefūsi di Fassāṭo. Grammatica, 1931, 2a ediz. 1942. ...
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Capo berbero (m. 1282) che nell'indebolirsi della dinastia degli Almohadi si rese da loro indipendente e fondò un principato nell'Algeria (Zayyaniti) con capitale a Tilimsān. ...
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. Nome berbero del Grande Atlante, applicato dai Berberi marocchini piuttosto a parti singole della catena montuosa, con significato ora più ampio, ora più ristretto; e adoperato da geografi arabi in senso [...] montuoso dell'Africa del Nord. La forma completa del nome in berbero è Adrār n Déren cioè "montagna (o catena montuosa, altipiano è discussa: è verosimile che si riconnetta alla voce berbera che significa "occidente" e che nel linguaggio dei Tuāreg ...
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Zanāta (o Zenāta) Gruppo berbero, che ebbe larga parte nella storia della Barberia medievale. Nomadi, furono in generale un elemento perturbatore della vita civile costiera, ma fondarono anche dei principati, [...] come gli Zayyaniti di Tilimsān (Tlemcen) e i Merinidi del Marocco, assurti a notevole importanza politica e culturale ...
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Principe berbero (m. 689), capo della tribù degli Auraba, che nell'ultimo quarto del sec. 7º guerreggiò contro gli Arabi, impersonando poco prima della regina al-Kāhina la resistenza degli indigeni nordafricani [...] e degli elementi cristiani e latinizzati contro l'occupazione musulmana. Dopo aver ricacciato temporaneamente gli Arabi verso la Cirenaica, e aver regnato con giustizia alcuni anni nel territorio corrispondente ...
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Berbero marocchino (seconda metà sec. 8º d. C.); messosi a capo delle popolazioni berbere dei Berghawāṭa, si fece promotore di un'eresia che adattava l'Islam ad antiche credenze e pratiche berbere. Atteggiandosi [...] a profeta, compose anche un Corano in berbero. La sua eresia, duramente combattuta dall'ortodossia musulmana, scomparve nel sec. 12º, sotto gli Almohadi. ...
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KUSAILAH
Francesco Beguinot
. Principe berbero, capo della tribù degli Awrabah, che nell'ultimo quarto del secolo VII d. C. guerreggiò contro gli Arabi impersonando, pochi anni prima della Kāhinah, [...] la resistenza degl'indigeni nord-africani, e anche quella degli elementi cristiani e latinizzati, contro l'occupazione musulmana. Dopo aver vinto e ucciso il famoso generale ‛Uqbah ibn Nāfi‛, ricacciando ...
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Questa parola esiste nei dialetti berberi del Marocco, dell'Algeria, della Libia ed a Siva, ed è usata anche dai Tuareg; e ricorre pure spessissimo nella nomenclatura geografica dell'Africa del nord e [...] del Sahara. Non è un nome proprio con preciso significato, ma è una denominazione data dagli indigeni alle parti più elevate delle catene e dei massicci del paese. L'Atlante marocchino, che giunge a 4000 ...
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TLEMCEN (in berbero Tilimsān; A. T., 112)
Attilio MORI
Georges MARCAIS Francesco BEGUINOT
Città dell'Algeria occidentale, capoluogo di circondario nel dipartimento di Orano. La città sorge a circa [...] 50 km. dalla costa e altrettanti dal confine del Marocco, all'altitudine di 750 m. s. m., ai piedi di scoscese montagne, e conta 46.360 ab. (1931), dei quali circa 2/3 indigeni musulmani, circa 5000 Ebrei ...
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berbero1
bèrbero1 agg. e s. m. (f. -a) [dall’arabo al-Barbar, prob. dal gr. βάρβαροι «barbari»]. – 1. Appartenente alle popolazioni dei Bèrberi, autoctone dell’Africa settentr., cioè Marocco, Algeria, Tunisia e Tripolitania (riunite nella...