Filosofo (Parigi 1859 - ivi 1941). Fu prof. di filosofia al Collège de France dal 1910 al 1924. Nel 1927 gli fu conferito il premio Nobel per la letteratura. Fu membro dell'Academie française e rappresentante della Francia alla Società delle Nazioni. Benché l'evoluzione del suo pensiero lo avesse portato al cattolicesimo, egli, ebreo, non volle battezzarsi per non apparire traditore della propria razza, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Catalani
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il richiamo all’immediatezza dell’esperienza interiore è il punto di partenza della [...] sua fama come professore al Collège de France e che nel 1927 gli varrà il premio Nobel per la letteratura. Qui Bergson trova una convergenza tra teoria della conoscenza e teoria cosmologica e dell’evoluzione per cui l’intelligenza e la materia hanno ...
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Economista statunitense (Baltimora 1914 - Cambridge, Mass., 2003), prof. nelle univ. Columbia (dal 1946) e Harvard (dal 1956). Si è occupato in particolare di problemi sovietici e di economia del benessere: A reformulation of certain aspects of welfare economics (1938), Structure of soviet wages (1944), Socialist economics (1948), Soviet national income and products in 1937 (1953), The national income ...
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Attività di pensiero che attinge ciò che è costante e uniforme al di là del variare dei fenomeni, con l’ambizione di definire le strutture permanenti della realtà e di indicare norme universali di comportamento.
Definizioni
La [...] del sapere, unificatrice delle scienze e attinente alle nozioni dal più esteso contenuto.
La reazione al positivismo
Per H. Bergson invece la f. non è una scienza generalizzatrice, né una riflessione sulle scienze, ma è un’operazione mentale che ...
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Evoluzione creatrice (Evolution creatrice)
Evoluzione creatrice
(Évolution créatrice) Opera di H. Bergson, pubblicata nel 1907. Il tema dell’evoluzione, centrale nella riflessione biologica e scientifica [...] del sec. 19° (➔ evoluzionismo), viene rielaborato da Bergson evidenziando le insufficienze del positivismo. Sia l’approccio meccanicistico, secondo il quale l’evoluzione risulta da parti preesistenti per causalità e automatismo, sia l’approccio ...
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Pensatore e scrittore francese (Parigi 1889 - ivi 1973). Influenzato dal pensiero di H. Bergson e dei neoidealisti inglesi, M. sviluppò una sorta di 'esistenzialismo cristiano', il cui esito è il recupero [...] rapporto di filiazione diretta con l'esistenzialismo se non per un comune ambito di temi speculativi. Influenzato dalla speculazione di Bergson e dalle tesi del neoidealismo di Bradley e di Royce, M. ha elaborato la tematica dell'essere dell'uomo nel ...
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Filosofo francese (Parigi 1870 - ivi 1954). Membro dell'Istituto di Francia (dal 1919), successe a H.-L. Bergson nella cattedra di filosofia al Collège de France (1921) e all'Académie française (1945); [...] dell'azione morale. Nelle opere della maturità è presente, oltre all'influsso del pragmatismo, anche quello delle filosofie di Bergson e di É.-É. Boutroux, che condizioneranno sempre più il suo pensiero. Si ricordano: L'exigence idéaliste et le ...
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Maritain, Jacques
J. Maritain
1882
Nasce a Parigi da famiglia protestante
1899-1901
Frequenta la Sorbona
1903-04
Segue le lezioni di Bergson al Collège de France
1905
Riceve l’agrégation in filosofia [...] alla Sorbona
1906
Si converte al cattolicesimo
1913
Pubblica La philosophie bergsonienne, che sancisce l’adesione al tomismo
1914
Inizia a insegnare all’Institut Catholique di Parigi
1920
Pubblica ...
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Scrittore e poeta francese (Orléans 1873 - Plessis-l'Évêque, Seine-et-Marne, 1914). Consacratosi al socialismo, tornò poi alla fede cristiana, intesa però come religione libera dai dogmi. Influenzato dallo [...] lenta e ridondante, epica e profetica.
Vita
Di umile origine, allievo dell'École normale supérieure, dove seguì Bergson, interruppe i corsi non riuscendo ad assoggettarsi alla routine universitaria. Perduta la fede, si consacrò alla battaglia per ...
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WAHL, Jean
Vittorio STELLA
Filosofo e poeta francese, nato a Marsiglia il 25 maggio 1888. Compì gli studî liceali e universitarî a Parigi, avendo maestri Bergson, Boutroux, Brunschvicg, Rauh. Ottenuti [...] l'aggregazione e il dottorato (1920), insegnò filosofia nei licei di Saint-Quentin, Nantes, Tours, Le Mans; poi nelle univ. di Besançon, Nancy, Lione. Durante la guerra fu gettato in carcere dai tedeschi; ...
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slancio
slàncio s. m. [der. di slanciare; l’uso fig. è modellato sul fr. élan]. – 1. Atto di slanciarsi, rapido movimento del corpo per balzare in avanti, in alto o in basso: con uno s. saltò sulla moto e partì; con uno s. improvviso il cane...
irrazionalismo
s. m. [der. di irrazionale]. – Atteggiamento di pensiero o dottrina filosofica secondo cui la ragione – intesa come facoltà che procede per distinzioni, definizioni e deduzioni logiche – è incapace di dare una spiegazione esauriente...