Fondata nel 1762 con il nome di Reale biblioteca di Parma, nel 1865 si fuse con la biblioteca di Corte, cambiando la denominazione in quella attuale. La biblioteca perse 15.000 volumi dei 310.000 che ne [...] costituivano il patrimonio librario per i bombardamenti aerei del 1944. Dopo i lavori di restauro, fu riaperta al pubblico nel 1954 e col tempo l’acquisizione di testi è andata via via crescendo. Tra i ...
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Raccolta di libri per uso di lettura e di studio e anche il luogo stesso (sala o edificio) dove si conservano. L’utilizzo ottimale degli spazi per la conservazione, la lettura, lo studio e per ogni altro [...] pregio, e di promuovere l’istituzione di nuove biblioteche. In seguito all’entrata in vigore dell’ordinamento regionale , di Roma (delle terme di Caracalla, del tempio di Apollo sul Palatino e le due, greca e latina, nel Foro di Traiano). La ...
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Comune dell’Emilia-Romagna (260,60 km2 con 200.455 ab. nel 2020, detti Parmigiani e meno comunemente Parmensi) capoluogo di provincia. La città, tagliata da E a O dalla Via Emilia e da S a N dal torrente [...] è sede del Museo Archeologico Nazionale, della Galleria Nazionale (opere di Correggio e della scuola parmense), della BibliotecaPalatina, del Museo Nazionale Bodoni. Altri monumenti: S. Francesco del Prato (1298-1462); chiesa del Carmine (1313-1460 ...
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Incisore, tipografo, editore (Saluzzo 1740 - Parma 1813). Apprese l'arte tipografica nella piccola officina del padre; poi (1758) si recò a Roma come compositore nella stamperia di Propaganda Fide, donde [...] disegnò e incise). Come editore non fu sempre attento alla bontà dei testi, e stampò sontuosamente anche opere di nessun conto. In molte biblioteche si hanno collezioni delle sue edizioni (quasi completa è quella della BibliotecaPalatina di Parma). ...
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Teologo ed erudito (Chio 1586 - Roma 1669). Addottoratosi a Roma in filosofia e teologia (1610) e in medicina (1616), "scrittore greco" della Vaticana (dal 1618: si deve a lui l'inventario, tuttora in [...] uso, del fondo manoscritto Vaticano greco), diresse (1622) il trasferimento da Heidelberg a Roma della BibliotecaPalatina donata alla S. Sede da Massimiliano di Baviera; fu poi (1661) primo custode della Vaticana. Le sue numerose opere (60 stampate ...
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Erudito e bibliofilo (Firenze 1633 - ivi 1714). Garzone di gioielliere, dal 1673 si dette agli studî e ben presto, dotato com'era di eccezionale memoria, acquistò grande fama per la sua prodigiosa erudizione; [...] gli fu affidata dal granduca di Toscana Cosimo III la BibliotecaPalatina, ove trascorse tutta la sua vita. Non scrisse nulla di proprio; pubblicò opere latine medievali e compilò un catalogo dei manoscritti ebraici e orientali della Laurenziana. Fu ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] il 2° d.C.) in numerosissimi manoscritti (circa 800 nella collezione più numerosa, quella Derossiana – da G.B. De Rossi – della bibliotecaPalatina di Parma), nessuno dei quali anteriore al sec. 9° d.C. (il più antico con data, «codice babilonico dei ...
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Pseudonimo dello scrittore austriaco Eligius Franz Joseph von Münch-Bellinghausen (Cracovia 1806 - Vienna 1871). Funzionario statale, nel 1845 entrò nella BibliotecaPalatina, di cui nel 1867 divenne prefetto. [...] Dal 1861 membro a vita della Camera Alta, dal 1869 sovrintendente dei due teatri di corte. Esordì col dramma Griseldis (1834), che ebbe enorme successo, rinnovato, sia pure in minore misura, con Der Adept ...
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Ebraista e bibliografo (Castelnuovo d'Ivrea 1742 - Parma 1831). Professore di lingue orientali nell'università di Parma, fu soprattutto gran conoscitore della letteratura giudaica medievale (una sua raccolta [...] di manoscritti e stampe, oggi nella BibliotecaPalatina di Parma, è una delle più vaste e pregevoli collezioni di scritti ebraici esistenti). Oltre al catalogo di questa sua collezione, il De R. si occupò in altre opere di bibliografia, storia, ...
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palatino3
palatino3 agg. [dal lat. palatinus, che, riferito in origine al colle di Roma (v. la voce prec.), passò poi a significare «del palazzo, della residenza imperiale» quando gli imperatori romani fecero edificare sul colle le loro dimore]....
panciatichiano
agg. – Della storica famiglia Panciàtichi di Pistoia, trasferitasi nel sec. 17° a Firenze. Codici p., raccolta di 369 importanti codici di materia letteraria e storica, i più dei secoli 14° e 15°, che, acquisiti alla Libreria...