Formazione jazzistica formata da 10 a 20 (o più) esecutori, contrapposta al combo, costituito invece da un numero ridotto di elementi (da tre a otto esecutori, per es., il classico trio costituito da pianoforte o chitarra, contrabbasso e batteria). Di norma comprende: 4-5 trombe e 3-4 tromboni (sezione degli ottoni o brass section), 4-5 sassofoni (sezione delle ance o reed section), pianoforte, chitarra, ...
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band
Ernesto Assante
I complessi della musica jazz, pop o rock
Con il termine inglese band, ormai diventato d'uso comune, si definisce una piccola formazione musicale, soprattutto in ambito jazz, pop [...] in questi casi si possono prevedere anche organici estremamente ampi, come, per esempio, le celeberrime bigband dell'era dello swing. Nel jazz la band ha avuto essenzialmente il ruolo, anche importante, di accompagnamento dei musicisti leader, e non ...
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Genere musicale sorto negli USA intorno all’inizio del 20° sec., frutto di un lungo processo di sincretismo tra forme musicali occidentali e poetiche africane, che risalivano alla memoria culturale degli [...] il sax contralto.
L’ascesa del solista quale figura chiave dell’interpretazione jazzistica trova spazio anche nelle grandi orchestre (bigband), caratterizzate da tre sezioni di fiati (ance, trombe, tromboni) più sezione ritmica, dove si sviluppa una ...
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Trombettista, compositore e direttore d'orchestra di jazz statunitense (Cheraw, Carolina del Sud, 1917 - Englewood, New Jersey, 1993). Dopo aver militato in numerose orchestre (C. Calloway, B. Eckstine, [...] afrocubana, dando vita a un'originale fusione di questi con il linguaggio bop. Nel 2012 è stata pubblicata Complete bigband studio sessions 1946-1960, raccolta di tutte le registrazioni effettuate in studio dall'artista nell'arco di circa quindici ...
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Trombettista e compositore di jazz afroamericano (Alton, Illinois, 1926 - Santa Monica 1991). Di famiglia benestante, studiò musica al Juilliard Institute di New York. Nel 1947 si unì al quintetto di Ch. [...] Parker e nel 1948 formò una propria bigband con G. Mulligan, L. Konitz, J. Lewis, ecc. Negli anni Cinquanta e Sessanta ha costituito e guidato numerosi piccoli complessi che per l'originalità e la profondità della proposta musicale e per il valore ...
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Pianista e compositore di jazz italiano (n. Merano 1941). Docente di jazz presso il Conservatorio di Trento (dal 1993), è artista prolifico: nella sua attività ha all’attivo più di duecento dischi, pubblicati [...] collana didattica del Centro Professione Musica. Della sua produzione musicale più recente vanno segnalati gli album Standards of the bigband era (2002), The Siena concert (2007), Today (2013), Monk and The Time Machine (2014) e Electric tree (con ...
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Trombettista, caporchestra e arrangiatore afroamericano (Chicago 1933 - Los Angeles 2024). Ha stabilito una linea di continuità fra la tradizione delle bigband e l'uso degli strumenti elettronici, fra [...] il jazz e le musiche di consumo, che ha contribuito a elevare a dignità artistica. Trombettista nell'orchestra di L. Hampton nel 1953, abbandonò progressivamente tale strumento a favore della composizione ...
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MINGUS, Charles
Antonio Lanza
Contrabbassista, pianista e compositore statunitense di jazz, nato a Nogales (Arizona) il 22 aprile 1922, morto a Cuernavaca (Messico) il 5 gennaio 1979. Cresciuto a Los [...] Beneath the underdog (1971; trad. it., 1979) −, rientrò sulla scena attiva del jazz nel 1971 incidendo, alla testa di una bigband, il disco Let my children hear music, cui l'anno successivo seguì Ch. Mingus and friends. Nel 1974 fondò un quintetto ...
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HINES, Earl Kenneth
Antonio Lanza
Pianista statunitense di jazz, nato a Duquesne (Pennsylvania) il 28 dicembre 1903, morto a Oakland (California) il 22 aprile 1983. I primi ingaggi da professionista [...] upon a time, 1966; Plays Gershwin, 1973).
Bibl.: R. Hadlock, Jazz masters of the 20's, New York 1965; A. McCarthy, Bigband jazz, New York-Londra 1974; A. Polillo, Jazz - La vicenda e i protagonisti della musica afro-americana, Milano 1975; S. Dance ...
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Musicista statunitense di jazz (Filadelfia 1927 - Malibù, California, 1991). Dopo aver suonato con J. Teagarden e con l'orchestra di S. Kenton, si affermò nella bigband di W. Herman. La sonorità suadente [...] e raffinata del suo sax tenore e il senso elegantemente melodico delle sue improvvisazioni ne hanno fatto uno dei più apprezzati esponenti dello stile cool. Dopo aver realizzato (1961), insieme ai brasiliani ...
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big band
‹biġ bänd› locuz. ingl. (propr. «grande banda»; pl. big bands ‹biġ bänd∫›), usata in ital. come s. f. – Nel linguaggio del jazz, la grande orchestra, solitamente formata da quattro trombe, quattro tromboni, cinque sassofoni (almeno...
big
‹biġ› agg., ingl. (propr. «grosso»), usato in ital. come agg. e s. m. e f. – Parola che ricorre spesso in locuzioni inglesi divenute d’uso universale: per es., big seven («le sette grandi»), le sette principali clearing banks o banche...