schistosomìasi Gruppo di malattie parassitarie provocate da Trematodi del genere Schistosoma, che allo stato adulto si localizzano nel sistema venoso dell'uomo e di altri animali provocando disturbi diversi. Interessano la patologia umana tre specie di schistosomi: Schistosoma haematobium, agente della schistosomiasi vescicale, caratterizzata da cistite, e talora vaginite; S. mansoni, agente della ...
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Sotto questo nome si comprendono più specie e generi di Trematodi digenetici, parassiti ematobî, che sono causa di gravi malattie endemiche (v. bilharziosi) nell'uomo e in animali domestici. Spettano alla [...] , in cui si formano cercarie lunghe 500 μ, sprovviste di bulbo faringeo, con coda forcuta (furcocercaria), come in tutte le bilharzie, e munite all'estremo anteriore d'una corona di spinule atte a perforare. Alcuni ricercatori (Leiper, Lutz, Iturbe e ...
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Doccia situata sulla parte ventrale del corpo del maschio nel verme trematode Schistosoma (sinon. Bilharzia) in cui, all’epoca della riproduzione, va ad allogarsi la femmina. ...
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cistite
Infiammazione, acuta o cronica, della vescica urinaria. Nella maggior parte dei casi il processo infiammatorio è provocato da microrganismi (streptococchi, stafilococchi, colibacillo, ecc.); [...] più raramente da parassiti macroscopici (Bilharzia), da sostanze chimiche irritanti (alcol, cantaride, ecc.) o da stimoli fisici (terapie radianti). Accanto a c. primitive, nelle quali il processo infiammatorio esordisce come fenomeno isolato, ...
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Medico (Sigmaringen 1825 - Cairo 1862), prof. di clinica interna (1855) e poi (1856) di anatomia descrittiva al Cairo; scoprì il verme trematode che fu poi da T. S. Cobbold chiamato, in suo onore, Bilharzia [...] haematobium ...
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urologia Branca specialistica, che ha per oggetto lo studio e il trattamento delle malattie dell’apparato urinario. Le sue origini risalgono ai tempi più antichi. Il reperto di calcoli vescicali e di [...] uova di Bilharzia nei reni di mummie dimostra l’esistenza delle malattie urinarie in epoche remotissime; dalle ricette contenute nel papiro di Ebers e dalle formule dello Yajurveda in India si rileva come esse fossero abbastanza note. Ippocrate ...
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Famiglia di Molluschi Gasteropodi Basommatofori, con numerose specie che vivono nelle acque dolci stagnanti di tutto il mondo: hanno un paio di lunghi tentacoli e conchiglia sinistrorsa, spesso discoidale. [...] Alcune specie sono ospiti intermedi di parassiti umani, come, per es., della Bilharzia. Compaiono fossili nel Giurassico. Comprendono il genere Planorbis (v. fig.), presente anche in Italia. ...
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Forma larvale dei Trematodi digenetici che precede lo sviluppo del distoma e che può sorgere per endogenia della redia o della sporocisti. Nella cercaria si distingue un corpo più o meno appiattito e una [...] sedi d'elezione e trasformarsi nel verme adulto; oppure direttamente penetrano per la bocca o attraverso la pelle (Bilharzia). In quest'ultimo caso si riscontra all'estremità anteriore della cercaria un ȧpparato costituito da spinule (perforatore ...
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MILZA (gr. σπλήν; lat. lien; fr. rate; sp. baro, melsa; ingl. spleen; ted. Milz)
Giuseppe LEVI
Carlo FOA'
Giovanni ANTONELLI
Mario DONATI
Ferruccio VANZETTI
Anatomia. - È un organo annesso all'apparato [...] epatica. In Egitto fra la popolazione araba si riscontra una splenomegalia, che pare in rapporto con una infestazione da Bilharzia Mansoni, distinta da sclerosi diffusa del tessuto di sostegno e molto spesso seguita da cirrosi epatica, la quale però ...
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bilharzia
bilhàrzia ‹bilà-› (o bilàrzia) s. f. [lat. scient. Bilharzia, dal nome del medico ted. Th. Bilharz (1825-1862)]. – Genere di piccoli vermi trematodi digenei, lunghi da 10 a 20 mm, endoparassiti (allo stadio adulto) dell’uomo e degli...