Serpente della famiglia Colubridi ( b. d’acqua o dal collare; Natrix natrix). Vive nei luoghi erbosi in vicinanza dell’acqua dove caccia pesci e anfibi. Lungo da 85 a 110 cm, talora anche più, dal capo grosso, muso arrotondato, collo sottile, tronco subcilindrico, coda breve e colorazione variabilissima (fig.); le femmine sono di dimensioni maggiori dei maschi. Va in letargo d’inverno per un periodo ...
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biscia
Angelo Adami
Propriamente indica il " serpe d'acqua ", ma è usato da D. come " serpente " in genere. Ricorre soltanto nella Commedia, quattro volte. In If IX 77 le anime dei dannati, immerse [...] 38: Rinieri da Calboli dice che a Firenze e in tutta la valle dell'Arno vertù così per nimica si fuga / da tutti come biscia.
Al plurale b. ricorre in If XXV 20, ove è descritta la figura mostruosa del centauro Caco: Maremma non cred'io che tante n ...
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RAINERI BISCIA, Antonio
Mario Casari
RAINERI BISCIA, Antonio. – Nacque a Villa Salto, un podere di famiglia presso Predappio, nell’Appenino forlivese, il 20 gennaio 1780, da Luigi Raineri e da Maria [...] più volte, con qualche aggiunta: nel 1830 (Saggio di poesie arabiche di Abulcassem recate in versi italiani dal professore A. Raineri Biscia toscano, Firenze), e poi ancora dopo la sua morte, nel 1845, nel 1855 e nel 1867, quale libello per nozze: l ...
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Comunissimo serpente aglifo della famiglia dei Colubridi. Ha il capo piuttosto grosso e allargato posteriormente, muso ampiamente arrotondato, collo sottile, tronco subcilindrico, coda relativamente breve, [...] non sono rari gl'individui di oltre 150 e 180 cm. In generale le femmine hanno dimensioni maggiori dei maschi.
La biscia d'acqua predilige i luoghi erbosi in vicinanza dell'acqua, striscia, si arrampica e nuota perfettamente. Passa molto tempo nell ...
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In senso assoluto: equivale ad abolizione di ogni armamento bellico; in senso relativo, a riduzione o limitazione degli armamenti. Concepito per il passato da un punto di vista esclusivamente unilaterale, il disarmo rappresenta per lo più un onere imposto dal vincitore al vinto nelle condizioni di pace; sotto questo aspetto si può dire che l'idea del disarmo è antica quanto il genere umano e la storia ...
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abbicarsi
Questo verbo appare solo in If IX 78 Come le rane innanzi a la nimica / biscia per l'acqua si dileguan tutte, / fin ch'a la, terra ciascuna s'abbica. Il valore preciso dell'immagine è controverso; [...] Pertanto pare assai probabile che D. veda le rane della sua similitudine, una volta raggiunta la sponda per scampare dalla biscia d'acqua, restringersi in sé (" s'accumula ", Landino; " s'ammucchia ", Tommaseo) e costituire in terra (a la terra, come ...
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striscia
Domenico Consoli
Soltanto in Pg VIII 100 Tra l'erba e ' fior venia la mala striscia, dove indica la biscia (v., infatti, per il significato allegorico) che penetra nella valletta dei principi [...] di panno o d'altra cosa " (Anonimo). All'incirca negli stessi termini il Venturi: " Mala striscia, appella D. o l'orma e solco che veniva facendo la biscia nell'erba strisciando, ovvero fors'anche... la biscia stessa, per la forma stretta e lunga ". ...
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dileguarsi
Fernando Salsano
Nella costante forma intransitiva pronominale vale " allontanarsi ", " sparire ". In If IX 77 Come le rane innanzi a la nimica / biscia per l'acqua si dileguan tutte, e XVII [...] 136, esprime soprattutto la rapidità della fuga, da cui può dedursi il sottrarsi alla vista; anche in Pg XIV 134 e fuggì come tuon che si dilegua, il rapporto fra i due termini di paragone consiste nella ...
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sventura
In Pg XIV 38 Guido del Duca denuncia la corruzione della valle d'Arno; la virtù vi si fugge da tutti per nemica, come biscia, o per sventura / del luogo, o per mal uso che li fruga: s. vale [...] qui " disgrazia ", " sorte infelice " del luogo, dovuta forse a maligni influssi dei cieli: " idest infortunio, vel influentia coeli " (Benvenuto) ...
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(gr. ᾿Εριχϑόνιος, lat. Erichtonius) Mitico figlio di Efesto, che nell’orgasmo d’amore per Atena, non consenziente, aveva fecondato la Terra. Fu raccolto da Atena che lo pose in una cesta con una biscia [...] (o due), affidandola alle figlie di Cecrope, con il divieto di aprirla. Esse l’aprirono e furono uccise dalla biscia (o, rese folli, si precipitarono dall’Acropoli di Atene). E., cresciuto, ebbe da Cecrope il regno e istituì le feste Panatenee. ...
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biscia
bìscia s. f. [lat. bestia, lat. volg. bīstia] (pl. -sce). – 1. Nell’uso pop., nome generico d’ogni serpe innocua: correre dietro a una b.; avere paura delle bisce; muoversi, svolgersi, avanzare a biscia, a zig-zag, col movimento sinuoso...
bisca
s. f. [prob. retroformazione dell’ant. biscazza]. – Locale pubblico o privato, in cui più persone convengono per praticare giochi d’azzardo: tenere una b.; frequentatore di bische; improvvisa irruzione della polizia in una b. clandestina....