Matematico (Milano ultimi anni 16º sec. - Bologna 1647). Entrato giovanissimo nell'ordine dei gesuati, agli iniziali studî umanistici e teologici unì ben presto un vivo interesse per la matematica, che coltivò dapprima come autodidatta e poi, allorché fu inviato a Pisa dal suo ordine nel 1617, sotto la guida di B. Castelli. I risultati non si fecero attendere e il Castelli presentò il suo allievo a ...
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La Rivoluzione scientifica: i domini della conoscenza. Le innovazioni di Luca Valerio e di BonaventuraCavalieri
Pier Daniele Napolitani
Le innovazioni di Luca Valerio e di BonaventuraCavalieri
L'eredità [...] si perde in una via magis naturalis, che assomiglia da vicino alle strade battute da Archimede e da Euclide.
BonaventuraCavalieri
Un nuovo oggetto: tutte le linee
La lezione metodologica di Valerio, nonostante le esitazioni e i ripiegamenti che ...
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CavalieriCavalieriBonaventura (Milano 1598 ca - Bologna 1647) matematico italiano. Entrato giovanissimo (1615) nell’ordine dei gesuati, ebbe un’educazione umanistica e teologica cui si affiancò ben [...] , l’area o il volume di alcune figure geometriche (per il volume della sfera, → Galilei, scodella di). A Cavalieri si devono anche interessanti ricerche di trigonometria piana e sferica e di calcolo logaritmico, nonché un elegante trattato sulle ...
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Matematico e fisico siracusano (Siracusa 287 - ivi 212 a. C.). È stato uno dei più grandi matematici dell'antichità. Probabilmente allievo di Euclide, compì forse un viaggio in Egitto, studiando ad Alessandria; [...] infiniti segmenti o di un volume in infinite superfici piane sovrapposte, in tutto simile al metodo degl'indivisibili di BonaventuraCavalieri. In A. il metodo aveva aspetto meccanico, in quanto le figure (per es., piane) venivano immaginate pesanti ...
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Chimica
Generalità
L’a. chimica si occupa dei metodi che permettono di determinare la composizione chimica di un campione. Genericamente ha il significato di scissione in elementi più piccoli e loro esame, [...] dimostrare il risultato stesso. Le origini dell’a. infinitesimale moderna si possono far risalire al 17° secolo. BonaventuraCavalieri (1598-1647) pubblica nel 1635 la sua Geometria indivisibilium, dove i solidi sono immaginati decomposti in infinite ...
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TORRICELLI, Evangelista
Giovanni Vacca
Matematico e fisico, nato a Faenza (o nei pressi, a Modigliana) il 15 ottobre 1608. Studiò a Faenza sotto la cura dello zio paterno, monaco camaldolese, e poi [...] all'università di Roma, seguì i corsi di Benedetto Castelli, dove ebbe come compagni di studio Alfonso Borelli, BonaventuraCavalieri e, più tardi, Michelangelo Ricci.
Nel 1641 un suo trattato De motu gravium naturaliter descendentium et proiectorum ...
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. Famiglia di astronomi e geodeti, di origine italiana, trasferitasi in Francia.
Il capostipite Gian Domenico nacque l'anno 1625 a Perinaldo (Imperia). Affidato ancor bambino alle cure d'uno zio materno, [...] il senato gli affidò infatti quella d'astronomia, che da tre anni era divenuta vacante in seguito alla morte di BonaventuraCavalieri.
Ottenuta la cattedra, il C. si propose anzitutto di sostituire alla primitiva meridiana di S. Petronio, che Egnazio ...
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Introduzione Storica. -1. Il vocabolo algebra è una derivazione della parola araba al-giabr, che si trova per la prima volta nel libro Kitāb al-giabr wa 'l-muqābalah dell'astronomo e geografo Muhammad [...] delle equazioni di 2°, 3° e 4° grado furono date da Viète (1591) e Girard (1629), inoltre da BonaventuraCavalieri (1639), Alessio Llaudio Clairaut (1746), Tommaso Simpson (1748). Antonio Cagnoli (1786) ed altri.
21. L'interesse per gli ...
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Scienza del movimento dei proietti, sia nell'interno sia all'esterno della bocca da fuoco, suddivisa quindi nelle due parti della balistica interna e balistica esterna.
Balistica interna.
La prima studia [...] e di cui si conoscevano molte proprietà. L'enunciazione del teorema del Galilei apparve nel 1632 per opera di BonaventuraCavalieri, e solo più tardi il primo trattava completamente la questione nei Dialoghi e discorsi intorno a due nuove scienze ...
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Renato Descartes du Perron, ritenuto dai più l'iniziatore della filosofia moderna, nacque a La Haye in Turenna il 31 marzo 1596, morì a Stoccolma l'11 febbraio 1650. Nel 1604 fu messo nel collegio dei [...] sempre allorché si studiano i fenomeni quantitativamente, era sorta contemporaneamente a un'altra grande opera, la Geometria di BonaventuraCavalieri (1635) che apriva ai geometri un'altra via, più vicina a quella già percorsa da Archimede, la quale ...
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