Architetto (Bissone 1599 - Roma 1667), col suo antagonista G. L. Bernini è una delle due più originali e importanti figure dell'architettura del sec. 17° in Italia. Dopo un soggiorno a Milano, venne forse nel 1614 a Roma, dove fu impiegato come intagliatore e scalpellino nella fabbrica di S. Pietro. Fu protetto, e avviato alla professione di architetto, da C. Maderno, suo conterraneo e parente, dopo ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’architettura di Borromini rappresenta una delle esperienze più radicali e moderne. [...] scoperta la trama corrosa dei mattoni tagliati che danno forma alle pareti, alle colonne e alle cornici.
La predilezione di Borromini per i materiali umili deriva dai legami con la tradizione artigianale e assume nella sua opera il significato di una ...
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CASTELLI BORROMINI, Bernardo
Maria Rita D’Annunzio
Nacque a Bissone, nel Canton Ticino, da Giovanni Domenico, fratello di Francesco Borromini, e da Costanza Gaggini il 20 ag. 1643 (Brentani).
Dalla [...] ’architetto Carlo) Maderno e del capitano Giovan Francesco Pupi.
Ma rispose solo in parte alle speranze che in lui aveva riposto Francesco Borromini. Secondo il Pascoli il C. “poco avea operato” nel periodo in cui era in vita lo zio, e dopo la morte ...
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Pittore e architetto (Cortona 1596 - Roma 1669).Con G.L. Bernini e F. Borromini fu fra i massimi protagonisti del barocco a Roma. Ricco d'immaginazione, incastonando le sue scenografiche composizioni entro [...] monumentali cornici di stucco e oro con figure, cartocci e ghirlande, creò un nuovo sontuoso stile decorativo che da Roma s'irradiò per tutta Europa in svariati sviluppi fino oltre la metà del Settecento. ...
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Pittore e decoratore, nato nel 1756 a Bergamo dove, chiamato comunemente il "Borromini", visse fino al 1839. Figlio di Paolo, pittore in discreta fama per riflesso dell'opera di fra Galgario (v.), cominciò [...] sotto la guida di lui a dipingere quadri sacri; ma si distinse presto, per un nuovo senso decorativo da lui diffuso largamente nella sua città. Vivo e originale assimilatore di quelle pitture a finti bassorilievi ...
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Architetto. Operò nella seconda metà del sec. XVII a Vicenza, dove è ricordato fino al 1707. Seguace del Borromini, a Vicenza costruiva nel 1675, la chiesa di Aracoeli, che il Milizia attribuisce al Guarino. [...] Nel 1676 lavorava nel palazzo Barbieri a S. Marco, e nel 1688 progettava l'ampliamento della basilica di Monte Berico, il lavoro suo più importante per la semplicità della concezione e per l'impressione ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Luigi Carlo Schiavi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Le straordinarie esperienze di Bernini, Borromini e Pietro da Cortona fanno di Roma [...] stadio di Domiziano, che la realizzazione pressoché congiunta del palazzo di famiglia di Innocenzo X Pamphilj ad opera di Borromini, della chiesa di Sant’Agnese, alla quale collabora lo stesso architetto e che viene completata da Carlo Rainaldi, e ...
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Architetto (S. Angelo in Vado 1680 - Roma 1753). Autodidatta, formatosi nei cantieri come capomastro, procedendo da motivi e tematiche assimilate dall'opera di F. Borromini e G. Guarini, S. rivela una [...] genuina sensibilità nell'organizzazione spaziale, che ne fa uno degli architetti più interessanti del primo Settecento a Roma. Tra le sue opere: S. Maria del Rosario a Marino (1710-13) e, a Roma, battistero ...
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Storico e critico d'arte italiano (Torino 1909 - Roma 1992). Il suo pensiero, strettamente razionale, ha spaziato dall'arte antica a quella contemporanea (tra le opere, Borromini, 1951; Man Ray, 1970; [...] all'architettura, sia all'arte contemporanea.
Opere
Tra le opere più significative: Pier Luigi Nervi (1934); H. Moore (1948); Borromini (1951); W. Gropius e la Bauhaus (1951); F. Brunelleschi (1955); L'architettura barocca in Italia (1957); Fautrier ...
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Architetto, disegnatore e incisore (Parigi 1672 - ivi 1742). In Italia, dove fu dal 1692 al 1699 come pensionato dell'Accademia di Roma, studiò Bernini e Borromini. Ha importanza in quanto fu uno dei maggiori [...] rappresentanti del rococò (interni del Palais Royal, dell'Hôtel d'Évreux, ecc., a Parigi) ...
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borrominiano
agg. e s. m. – Dell’architetto Francesco Borromini (1599-1667), massimo esponente, con G. L. Bernini, dell’architettura barocca in Italia: le facciate, le cupole b.; la galleria prospettica b. di Palazzo Spada; chiostro borrominiano....
sapienza
sapiènza s. f. [dal lat. sapientia, der. di sapiens -entis «sapiente, saggio» (v. la voce prec.)]. – 1. a. Profondo sapere, condizione di perfezione intellettuale che si manifesta col possesso di grande conoscenza e dottrina: la s....