Berkeley, Busby
Marco Pistoia
Nome d'arte di William Berkeley Enos, coreografo e regista cinematografico e teatrale statunitense, nato a Los Angeles il 29 novembre 1895 e morto ivi il 14 marzo 1976. [...] boy friend (1971; Il boy friend) di Ken Russell. Costituisce un omaggio alla carriera del grande coreografo il film BusbyBerkeley (1974) di Russ Jones, con interviste ad amici e collaboratori e sequenze tratte da alcuni dei suoi più celebri lavori ...
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Stati Uniti
Franco La Polla
Cinematografia
Dalle origini agli anni Venti
Se il cinema è un'invenzione francese, il suo radicale sfruttamento in senso spettacolare appartiene senza dubbio agli Stati [...] vide il trionfo della coppia Fred Astaire/Ginger Rogers.
In più di un musical firmato (o coreografato) da BusbyBerkeley si può osservare una convergenza delle due opposte direzioni (per es. le difficoltà economiche che la Depressione causava all ...
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Commedia
Guido Fink
La commedia cinematografica
Definizioni e caratteri generali
Per una definizione di c., uno dei generi più frequentati dal cinema, si potrebbe risalire ad Aristotele, o almeno a [...] Aleksandrov ed ex cantante d'operetta, la cui immagine venne riplasmata su quella delle bionde dive dei musical di BusbyBerkeley. Lo stesso cinema della Germania nazista non disdegnò, accanto a melodrammi e film di montagna, la produzione di 'film ...
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Colore
Vieri Razzini
Il colore nel cinema
Prima ancora della nascita ufficiale del cinema, fin dalle primissime pellicole di Thomas A. Edison destinate ai cinetoscopi, si delineò l'esigenza di colorare [...] colore-movimento) da fare del musical un genere privilegiato. Nel 1943, in The gang's all here (Banana split) di BusbyBerkeley, appare sulla testa di una minuscola Carmen Miranda in campo lungo un delirante casco di banane, smisurato cono dipinto in ...
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Canzone
Gianni Borgna
La canzone e i suoi usi cinematografici
Uno dei più attenti studiosi dell'argomento, Ermanno Comuzio (1987), ha classificato almeno cinque tipi possibili di uso della c. nel film, [...] del mondo intero fecero la fila per mesi. Da allora il musical è passato dall'abilità scenografica di BusbyBerkeley (inventore negli anni Trenta di straordinarie macchine spettacolari) ai numeri spumeggianti della coppia Ginger Rogers-Fred Astaire ...
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Danza
Sergio Miceli
La danza nel cinema
Eventi, temi e modelli coreutici nel cinema subentrano alla gestualità 'naturale' ‒ così definita per necessità di distinzione, benché frutto essa stessa di un [...] fino all'astrazione geometrica, passando attraverso la moltiplicazione del chorus, l'iperrealismo e il kitsch, si deve a BusbyBerkeley (42nd Street, Quarantaduesima strada, e Footlight parade, Viva le donne!, entrambi diretti da Lloyd Bacon nel 1933 ...
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Astaire, Fred
Marco Pistoia
Nome d'arte di Frederick Austerlitz, attore, ballerino e coreografo cinematografico e teatrale statunitense, nato a Omaha (Nebraska) il 10 maggio 1899 e morto a Los Angeles [...] notevole fu l'unico numero di danza loro concesso, al ritmo della carioca. Assistente del coreografo Dave Gould ‒ allievo di BusbyBerkeley ‒ fu Hermes Pan, in seguito coreografo di tutti i film della coppia. Il vero esordio fu The gay divorcee (1934 ...
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Kelly, Gene
Lorenzo Esposito
Nome d'arte di Eugene Curran Kelly, attore e regista statunitense nato a Pittsburgh (Pennsylvania) il 23 agosto 1912 e morto a Los Angeles il 2 febbraio 1996. Il modo di [...] Solo la forza e la robustezza sprigionate dalla danza di K. potevano incarnare allo stesso tempo le visionarie coreografie di BusbyBerkeley (per es. in Take me out to the ball game, 1949, Facciamo il tifo insieme), coadiuvare le spinte avanguardiste ...
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Garfield, John
Riccardo Martelli
Nome d'arte di Jacob Julius Garfinkle, attore teatrale e cinematografico statunitense, nato a New York il 4 marzo 1913 e morto ivi il 21 maggio 1952. Interpretò soprattutto [...] un cliché: G. fu così un pugile corrotto in They made me a criminal (1939; Hanno fatto di me un criminale) di BusbyBerkeley, un vagabondo arrestato ingiustamente in Dust be my destiny (1939) di Lewis Seiler, un delinquente che alla fine si redime in ...
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Lake, Veronica
Anton Giulio Mancino
Nome d'arte di Constance Frances Marie Ockleman, cantante e attrice cinematografica statunitense, nata a New York il 14 novembre 1919 e morta a Burlington (Vermont) [...] diverso valore, tra cui il cortometraggio The wrong room (1939) di Lou Brock e Forty little mothers (1940) di BusbyBerkeley. Ottenne quasi immediatamente la celebrità, sotto l'egida della Paramount Pictures, con un ruolo sgradevole ma incisivo in I ...
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