Dinastia persiana originaria del Dailam; la sua fortuna è dovuta alle gesta dei tre fratelli ‛Alī, Ḥasan e Aḥmad che, iniziate le loro conquiste dalle provincie meridionali della Persia, riuscirono a imporsi [...] , col titolo di Amīr al-umarā' (comandante in capo); cosa tanto più notevole in quanto i Buwayhidi, come è stato dimostrato, erano Sciiti (v. califfo). Il potere dei Buwayhidi crollò alla metà del sec. XI dinanzi ai Ghaznevidi e ai Selgiuchidi. ...
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al-Qa'im
al-Qa’im
Califfo abbaside (n. 1001-m. 1075), figlio di al-Qadir. Salito al trono nel 1031, durante la reggenza dei Buwayhidi, alla cui tutela non poté inizialmente sottrarsi, assistette all’ascesa [...] dei Selgiuchidi, che, con Toghril Beg, giunsero nel 1055 a Baghdad. Q. non poté far altro che sanzionare la nuova potenza, ricevendone in cambio il sostegno al suo califfato e la restaurazione del sunnismo ...
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MAḤMŪD di Ghazna
Giorgio Levi Della Vida
Il secondo, e maggiore, dei sultani della dinastia dei Ghaznevidi (v.), conquistatori dell'India, figlio di Sabuktighīn, nato nel 358 èg., 969 d. C., morto nel [...] poi per ingrandire lo stato a spese dei sultanati vicini, persiani e turchi; tolse parte della Persia occidentale ai Buwayhidi, atteggiandosi a difensore dell'ortodossia sunnita contro le tendenze sciite di essi, fece spedizioni fortunate contro gli ...
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. Poeta arabo del sec. X, nato ad al-Kūfah nel 303/915, ucciso presso Baghdād nel 354/965. Il nome di al-M., che vuol dire "colui che si spaccia per profeta" (il suo vero nome era Aḥmad ibn al-Hụain) è [...] al Cairo, alla corte ikhshīdita di Kāfūr, e infine ad Arragiān e a Shīrāz in Persia, presso ministri e principi buwayhidi.
La sua poesia, celebratissima, benché anche spesso discussa e accusata di plagio dalla critica indigena, è magniloquente, e ...
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SELGIUCHIDI
Ernst KUHNEL
F. G.
. Dinastia turca musulmana, che nel sec. XI d. C. riunì sotto il suo dominio la Persia, la Mesopotamia, parte dell'Asia Minore e la Siria, e sulla fine di quello stesso [...] , il Khwārizm, l'al-Gibāl, giungendo in meno d'un ventennio a entrare in Baghdād (1055), donde spazzava via gli ultimi Buwayhidi, e riceveva nel 1058 dal califfo ‛abbāside al-Qā'im l'investitura sultanale e il titolo di Malik ash-sharq wa 'l ...
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ḤAMDĀNIDI
Francesco Gabrieli
. Dinastia musulmana con tendenze sciite, che nel sec. IV dell'ègira (X d. C.) ebbe un breve ma brillante dominio in Mesopotamia e in Siria. Nel 292 èg. (904 d. C.), un [...] i territorî del ramo siriano furono attorno al 1000 conquistati dai Fāṭimidi di Egitto, quelli del ramo mesopotamico dai Buwayhidi di Baghdād.
Bibl.: G. W. Freytag, Gesch. der Hamdaniden, in Zeitschr. d. deutschen morgenl. Gesellschaft, X (1836), pp ...
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Nome arabo (khalīfah) del sommo monarca dell'islamismo, in quanto l'insieme di tutti i paesi abitati da musulmani sia concepito come unità politica sottomessa a unico sovrano musulmano. L'ancor diffusissima [...] Baghdād e obbligò il califfo ad accontentarsi d'una semplice alta sovranità non solo per le regioni persiane tenute dai Buwayhidi, ma per la stessa capitale; sicché il califfo aveva il pieno dominio e l'amministrazione diretta soltanto di territorî ...
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LĀRISTĀN (A. T., 92)
Giuseppe CARACI
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N Provincia della Persia meridionale, delimitata dal Fārs a O. e a N., dal Kirmān a E., e dal Golfo Persico e dallo Stretto di Hormuz a S. Misura all'incirca 120 [...] dinastie che le succedettero fu del resto sempre subordinata alle maggiori potenze che dominarono nel Fārs, dai Buwayhidi ai Muẓaffaridi e ai Tīmūridi. Sotto i Safawidi, delle velleità d'indipendenza dei dinasti del Lāristān furono risolutamente ...
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PERSIDE (Pārsa; in neopers. Fārs)
Francesco Gabrieli
È la parte sudoccidentale della Persia, culla del popolo e dell'impero persiano; confina a NO. con la Media (provincia di Isfahān), a N. e NE. col [...] fece parte del califfato islamico e, al dissolversi della sua unità politica, fu successivamente sotto il dominio di varie dinastie musulmane, tra cui specialmente notevole quella del ramo dei Buwayhidi, detti appunto del Fārs (sec. X-XI d. C.). ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'islam: Abbasidi e Fatimidi
Claudio Lo Jacono
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gli Abbasidi governano dal 750 al 1258, quando i Mongoli [...] e Selgiuchidi, i quali ultimi, dal 1055, diventano i nuovi potenti “protettori” del califfo abbaside, in sostituzione degli sciiti Buwayhidi che avevano imposto nel 946 la loro “tutela” a Baghdad.
La potenza selgiuchide vanifica il piano dei Fatimidi ...
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