Breve aria d’opera, frequente nel melodramma ottocentesco, di movimento vivace, talvolta con variazioni. Di solito si trova alla fine di un duetto, di una scena o di un concertato (per es. «Sempre libera degg’io» dalla Traviata di G. Verdi) ...
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. Indica, nell'opera teatrale, un pezzo per canto solistico di carattere lirico, il quale si distingue dall'aria (v.) per un più semplice svolgimento: vi è infatti evitata la ripetizione di parole e di [...] frasi, e lo sviluppo è limitato a una parte sola; di conseguenza manca anche la ripresa. Come la cabaletta, era posta alla fine del recitativo. ...
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MARINI, Ignazio
Saverio Lamacchia
– Nato a Tagliuno, presso Bergamo, il 28 nov. 1811 da Prospero e da Catterina Zerlini, scelse la carriera musicale contro la volontà del padre, che intendeva avviarlo [...] aprile del 1844, l’opera fu poi replicata alla Scala nel settembre successivo. Nelle rappresentazioni milanesi il M. inserì una cabaletta, «Infin che un brando vindice», dopo il cantabile dell’aria «Infelice, e tuo credevi». Il brano aggiunto è quasi ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gioachino Rossini domina con la sua fama il mondo operistico italiano ed europeo per [...] ; essi sono preceduti da una scena, costituita in genere da un recitativo. In questo schema cantabile e cabaletta corrispondono al momento lirico, mentre tempo di attacco e tempo di mezzo corrispondono al momento dinamico, ma forniscono un materiale ...
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Il melodramma è un genere teatrale nato in Italia a cavallo tra Cinquecento e Seicento che, sulla base della riflessione teorica sulla musica (e sul suo rapporto con la poesia) svolta nel tardo Rinascimento, [...] nostro Paese, con indubbie influenze anche linguistiche all’estero (Folena 1983): basti pensare a ➔ italianismi come aria, bravo, cabaletta, daccapo, do di petto, libretto, opera e altri, presenti in molte lingue del mondo. In Italia il successo dell ...
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DONIZETTI, Gaetano
Raoul Meloncelli
Nacque a Bergamo il 29 nov. 1797 da Andrea, portiere del Monte dei pegni, e da Domenica Nava e fu battezzato coi nomi Domenico Gaetano Maria nella chiesa di S. Grata [...] ; per esempio, bando ai crescendi etc. etc., bando alle solite cadenze felicità, felicità; poi in tra l'una e l'altra cabaletta avvi sempre una poesia che innalza l'azione senza la solita ripetizione de' versi di cui i nostri poeti fanno uso..." (F ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Angelo Rusconi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Gaetano Donizetti è, assieme a Bellini, protagonista della grande stagione dell’opera [...] . Donizetti mira innanzitutto a tradurre in musica la drammaticità della situazione; abbandona quindi la forma tradizionale di aria e cabaletta, che prevede che ogni cantante abbia una strofa per sé e che le voci si uniscano nella strofa finale e ...
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NICOLINI, Giuseppe
Sara Elisa Stangalino
– Nacque a Piacenza il 29 gennaio 1762, sesto figlio del pesarese Omobono Carletti detto Nicolini (1727-1803) e di Felicita Gandini.
Fu avviato allo studio della [...] 26 maggio 1826 cit. ibid., pp. XXXIV s.); Gaetano Donizetti ne diede a sua volta una lepida parodia nella cabaletta dell’‘audizione’ di Mamma Agata (un basso buffo!) nelle Convenienze e inconvenienze teatrali (Napoli, teatro Nuovo, autunno 1827; ed ...
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GRISI
Roberto Staccioli
Famiglia di cantanti e ballerine.
Carlotta nacque a Visinada, in Istria, il 28 giugno 1819. Mostrata una precoce attitudine per la danza, entrò nella scuola del teatro alla Scala [...] apparve nella prima assoluta del Don Pasquale e nella prima parigina della Maria di Rohan di Donizetti, che scrisse per lei la cabaletta "Benigno il cielo arridere".
Negli anni tra il 1844 e il 1847 si divise tra Parigi e Londra, ove partecipò alla ...
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BAUCARDÈ (Beaucardé, Bocardé, Boccardé, Boucardé, Bouccardé), Carlo
Leila Galleni Luisi
Nacque a Firenze il 22 apr. 1826 da padre francese, forse di nome Stefano il quale si trovava in quella città [...] 1853.
Il B. vi cantò "con lodevolissimo impegno" e contribuì al buon successo dell'opera, distinguendosi soprattutto nella "cabaletta della pira" e mettendo in rilievo le bellezze del quarto atto, che fece subito furore.
Passata la stagione di ...
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cabaletta
cabalétta s. f. [da coboletta, dim. di cobola]. – Breve aria d’opera, semplice ed orecchiabile, ritmicamente veloce e insistente, posta in genere a conclusione di un’aria o di un duetto, con tipico intendimento effettistico; è caratteristica...