. È una teoria concettuale e algoritmica, che permette di tradurre le proprietà geometriche e fisiche dello spazio in forma analitica indipendente dalla scelta particolare delle coordinate, cui lo spazio [...] di un tensore misto di indici di covarianza i, r, s e di indice di controvarianza j.
4. Ma lo scopo specifico del calcolodifferenzialeassoluto e, al tempo stesso, la ragione del suo nome e della sua importanza appaiono quando si passa all'analisi ...
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calcolo tensoriale
calcolo tensoriale inizialmente denominato calcolodifferenzialeassoluto, è una generalizzazione del calcolo vettoriale, che si caratterizza per una scrittura molto compatta e per [...] teoria dei campi in fisica. Per le operazioni definibili nell’insieme dei tensori si veda → tensore. Lo sviluppo del calcolodifferenzialeassoluto come ramo della matematica è dovuto a G. Ricci-Curbastro (1892) e a T. Levi-Civita (1901). I metodi ...
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. Dal latino calcúlus, che, come diminutivo di calx, vuol dire "sassolino" (significato che calcolo conserva in medicina: v. calcolosi). Poiché gli antichi si servivano talvolta di sassolini per effettuare [...] procedimenti algoritmici che si usano, come calcolo numerico (v. aritmetica; approssimazioni) algebrico (v. algebra), differenziale (v.), integrale (v.), infinitesimale (v.), assoluto (v. differenzialeassoluto; calcolo), oppure dal tipo di grandezze ...
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Con il termine f. gli antichi designavano la riflessione filosofica sui fenomeni della natura, e quindi il suo ambito era strettamente connesso al concetto di natura cui di volta in volta ci si riferiva. [...] di spazio e di tempo, e attraverso l’impiego di nuovi appropriati algoritmi matematici, come il calcolodifferenzialeassoluto, giunge alla formulazione di leggi, rispetto alle quali quelle proprie della meccanica classica conservano una loro ...
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Matematico italiano (Padova 1873 - Roma 1941). La sua opera ha avuto rilevanza fondamentale in svariati campi della matematica pura e applicata. A lui e al suo maestro G. Ricci Curbastro si deve l'elaborazione [...] delle sue concezioni: al merito, che L.-C. divide col suo maestro G. Ricci-Curbastro, d'aver creato il calcolodifferenzialeassoluto, s'aggiunge per L.-C. quello, forse maggiore, di aver trasformato (1917) un algoritmo formale in una nitida teoria ...
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In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] delle curve, delle superfici e delle varietà a più dimensioni e ha dato poi origine al calcolodifferenzialeassoluto e al calcolo tensoriale; la g. algebrica (iniziata, per le curve, da Riemann e fiorita poi specialmente in Italia con G ...
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Matematico tedesco (Montjoie, Renania, 1829 - Strasburgo 1900). Allievo di P. G. L. Dirichlet, insegnò a Zurigo, a Berlino, a Strasburgo. A lui si devono notevoli ricerche sulle funzioni algebriche e abeliane, [...] quadratiche mediante un cambiamento di coordinate, Ch. introdusse un algoritmo che più tardi sarà a fondamento del calcolodifferenzialeassoluto di G. Ricci, e certe espressioni dipendenti dalle derivate dei coefficienti di una forma che vengono ...
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Anatomia
Muscolo volontario o involontario che ha la funzione di tendere un organo o una formazione anatomica: t. del palato, contrae il palato molle; t. del tarso, nell’orbita, comprime i punti lacrimali [...] a G.W. Leibniz (1693) e il loro sviluppo sistematico a K.G. Jacobi e A. Cayley (1858). Il calcolo tensoriale, o calcolodifferenzialeassoluto, e il suo sviluppo sistematico come un ramo della matematica, si devono a G. Ricci-Curbastro (1892) e a T ...
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In matematica, legge di trasformazione per c., la legge secondo cui si trasformano, in ogni cambiamento di coordinate, le derivate prime di una funzione di punto in uno spazio a un qualunque numero di [...] xn alle x1′,..., xn′, tale legge è espressa dalla relazione:
La legge di trasformazione per c. ha particolare importanza nel calcolodifferenzialeassoluto (in partic. per gli indici di c. ➔ tensore).
In statistica la c. tra due variabili X ed Y è ...
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differenziale
agg. e s. m. [der. di differenza]. – 1. agg. a. Delle differenze, che tien conto delle differenze, che stabilisce o intende stabilire una differenza: pretendere, ottenere, concedere un trattamento d.; pedagogia d., che distingue...
tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; t. di salvezza, quella a cui...