Arte, affine al disegno, del vergare, ben collegandoli fra loro, i segni grafici di una lingua. La forma delle lettere dipende dal mezzo usato (scalpello, pennello, penna ecc.) e dal materiale sul quale [...] quasi religioso della scrittura, come dono rivelato all’uomo da Dio, portò a una speciale predilezione per l’arte della calligrafia. La più antica scrittura d’arte araba fu il kufico, adoperato nei manoscritti (coranici e profani), su monumenti e ...
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ANAXILES (᾿Αναξίλης)
A. Stazio
Incisore o, più probabilmente, antico proprietario di un anello d'oro proveniente da una tomba di Cipro. In uno stile piuttosto duro ed angoloso vi è ritratta Atena, seduta, [...] con l'elmo, lo scudo e la civetta. L'accentuato calligrafismo e i caratteri epigrafici dell'iscrizione rivelano un lavoro ionico della seconda metà del V secolo a. C. L'inesatta lettura dell'iscrizione ha fatto attribuire ad A. un anello d'oro del ...
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Disegnatore (Brighton 1872 - Mentone 1898). Creò nell'arte dell'illustrazione uno stile nuovo e personalissimo che, a elementi preraffaelliti, soprattutto di E. Burne-Jones, unisce motivi ispirati all'arte [...] antica e alle stampe giapponesi. La sua maniera elegante e sofisticata, ironica e spregiudicata, segnata da un raffinato calligrafismo, si inserisce nel clima del decadentismo europeo, anticipando molti motivi dell'art nouveau. Realizzò, tra l'altro ...
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Critico letterario e scrittore italiano (Firenze 1925 - Roma 2010). Si è occupato prevalentemente di letteratura italiana otto-novecentesca, conseguendo risultati notevoli nella biografia di Giovanni Verga [...] su Gadda (Il gran Lombardo, 1973). Come narratore, C. predilige le rievocazioni, autobiografiche e municipali, ed è tentato dal calligrafismo (L'uomo della novità, 1968; Le rughe di Firenze, 1970; Insonnia, 1984; Viaggi (reali e immaginari), 1998 ...
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SOLDATI, Mario
Gian Luigi RONDI
Regista e scrittore, nato a Torino il 17 novembre 1906. Educato in un collegio di gesuiti, studiò lettere in quella università; fu poi allievo dell'Istituto superiore [...] di storia dell'arte in Roma.
Come regista cinematografico la sua vena migliore, fuori d'ogni calligrafismo o preziosità, si può ritrovare in quelle evocazioni d'un Ottocento malizioso e garbato, o sentimentale e fogazzariano, cui egli ha generalmente ...
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LUCIUS
A. Stazio
2°. - Incisore di gemme del I sec. d. C. Il suo nome, nella forma greca ΛΕΓΚΙΟΥ, si leggeva su una corniola della Collezione Wassenear, un tempo a Kassel: vi era rappresentata una Vittoria [...] compare su alcune serie di denari romani di età repubblicana (bigati). Lo stile è fresco, vivace e alieno da ogni eccessivo calligrafismo. Della gemma, ora perduta, restano due paste vitree, l'una a Berlino, l'altra a Dresda. Su altre gemme la firma ...
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PAMPHILOS (Πάμϕιλος)
A. Stazio
2°. - Incisore romano di età augustea, il cui nome ricorre su un'ametista del Cabinet des Médailles a Parigi, con Achille nudo, seduto su una roccia e circondato dalle [...] . Inoltre il sapiente senso compositivo, il delicato rendimento del nudo, la cura del particolare che mai cade nel mero calligrafismo, hanno fatto accostare lo stile di P. a quello del suo contemporaneo Apollonios. Delle altre gemme attribuite a P ...
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Attore e regista teatrale e cinematografico di avanguardia italiano, nato a Campi Salentina (Lecce) nel 1937. Ha esordito con successo in teatro nel 1959 come protagonista del Caligola di Camus, ha quindi [...] che erano insieme coscienza della povertà del teatro ufficiale degli anni Sessanta e, in positivo, utopico ribaltamento del calligrafismo interpretativo. La sua prima esperienza di autore (Lo strano caso del dr. Jekill e del sig. Hide, 1961 ...
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Figueroa, Gabriel
Stefano Masi
Direttore della fotografia messicano, nato a Città di Messico il 24 aprile 1907 e morto ivi il 27 aprile 1997. Tra i maggiori interpreti del bianco e nero, insieme a Gregg [...] dei pittori messicani populisti, da D.A. Siqueiros a J.C. Orozco, che conobbe e frequentò, sul ceppo del calligrafismo fotografico hollywoodiano di Stanley Cortez e di Toland. Offrì il meglio di sé fra gli anni Quaranta e Cinquanta, giungendo ben ...
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GROMO, Mario
Angelo D'Orsi
Nacque a Novara il 23 maggio 1901 da Giovanni e da Amalia Pinolini. Compì gli studi liceali nella città natia, partecipando giovanissimo alla Grande Guerra, come volontario [...] della memoria autobiografica, in una sorta di spazio intermedio tra rondismo e solarismo, tra le tentazioni del calligrafismo disimpegnato e una più forte, ancorché implicita, vocazione moralistica. Altri autori (quali R. Bilenchi o A. Benedetti ...
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calligrafismo
s. m. [der. di calligrafico]. – Termine adoperato dapprima (1922) da G. A. Borgese per indicare la tendenza stilistica degli scrittori contemporanei a dare eccessiva importanza all’esteriorità formale, trascurando o curando poco...
calligrafare
v. tr. [der. di calligrafia] (io callìgrafo, ecc.), non com. – Mettere in calligrafia, in bella scrittura: in essi [enormi registri] ... erano minutamente calligrafati tutti i conti di Casa Salina (Tomasi di Lampedusa). In partic.,...