Forma di cantopopolare italiano, di varia figura metrica: la più antica sembra quella del distico rimato, cui fu poi premesso un quinario, contenente l’invocazione a un fiore, a una pianta, un vocativo [...] in genere, oppure un’esclamazione. Strofe di s. formate di tre endecasillabi legati (per es. ABB, ACC, CDE) furono usate anche da G. Pascoli. Nato probabilmente in Toscana, non prima del 17° sec., è assai ...
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Genere di cantopopolare slavo, di origine ucraina, di carattere narrativo ed elegiaco, in tempo lento o moderato e tonalità minore.
D. strumentali sono state composte da diversi musicisti slavi, tra cui [...] A. Dvořák, L. Janáček e P. I. Čajkovskij ...
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Cantopopolare epico russo, tramandatosi oralmente. Da "byl", passato del verbo byt′ = essere, significa ciò che fu, che accadde, racconto non inventato, ma reale. Il termine si trova già nel Canto della [...] ma nel suo attuale significato letterario cominciò ad entrare in uso solo nella prima metà del sec. XIX. Nel linguaggio popolare il canto epico è stato chiamato starina, o cosa antica.
Le byline sono una delle più notevoli manifestazioni della poesia ...
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JODLER o Jodl
Angela Lattanzi Lavagnino
È il cantopopolare, di carattere polifonico, proprio degli abitanti di alcune regioni alpine (Svizzera, Tirolo, Austria occidentale), costituito in parte o in [...] senza parole, nei quali il ritmo conserva soltanto nello schema generale la piana regolarità d'un Tanzlied a tre o d'un canto in versi, e nelle singole battute si snoda e si frange in arpeggi e vere figurazioni strumentali, che possono richiamare l ...
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Espressione vocale della musica. In quanto espressione totale il canto va considerato libero dalla sintesi a priori "gesto-parola-suono" in cui teorici e artisti, fra i quali il Wagner, hanno cercato il [...] , per il moto del pensiero e del gusto dal Medioevo in poi, non è del tutto fantastico pensare che anche nel cantopopolare ci siano per avventura fra mondo germanico e romanzo (o celto-romanzo) relazioni più strette di quel che a prima vista ...
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Stato dell’Europa centro-settentrionale. Il suo territorio comprende la maggior parte della penisola dello Jylland, il cui lembo più meridionale appartiene alla Germania, e alcune centinaia di isole. La [...] questa direzione, come M. Barker (computer art e nuove tecnologie); V. Collaro (uso del neon); T. Ebbesen; M. Sørensen.
Il cantopopolare danese cominciò a essere studiato nel 20° sec.: il genere più indagato è la ballata, la cui origine risale al ...
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(arm. Hayastan) Regione fisica e storica dell’Asia sudoccidentale, estesa fra 38° e 41° lat. N e 37° e 47° long. E Gr. e ampia circa 140.000 km2.
Dal punto di vista fisico l’A. s’identifica con l’Acrocoro [...] di Ečmiadzin, Sevan e S. Lazzaro a Venezia.
Nell’Ottocento, oltre il canto puramente monodico si cominciarono a comporre, pubblicare ed eseguire musiche polifoniche, su canti originali o antichi, trattati di teoria, studi sul cantopopolare armeno. ...
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Comune della Campania (119,02 km2 948.850 ab. nel 2020, detti Napoletani), capoluogo di regione e città metropolitana.
Il centro più notevole del Mezzogiorno d’Italia per ampiezza demografica, tradizioni [...] De Simone ed Eugenio Bennato, ma anche Teresa De Sio.
Importanti le esperienze dei collettivi musicali come la Nuova compagnia di cantopopolare (NCCP) diretta da De Simone e il Gruppo operaio ’E Zezi (tra loro in contrasto proprio per la diversa ...
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Regista di teatro e musicologo italiano (n. Napoli 1933). Studioso dell'espressività popolare della Campania, ha dedicato alle feste in uso in questa regione il volume Carnevale si chiama Vincenzo (in [...] ). Ha svolto inoltre l'attività di musicista e di regista teatrale, spesso in collaborazione con la Nuova compagnia di cantopopolare, proponendo alcuni spettacoli di successo come La gatta Cenerentola (1976) e L'Opera Buffa del Giovedì Santo (1980 ...
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Poeta greco (Leucade 1884 - Atene 1951). Formatosi nel clima della cosiddetta Scuola dell'Eptaneso, maturò una grande sensibilità per la lingua demotica e acquisì diretta conoscenza di molte letterature [...] , ispirandosi nel contempo ai modi e ai temi del cantopopolare. Gli esempî più notevoli della sua creatività linguistica si ᾿Επίνικοι, Β′ "Epinici, II", 1940-46; ᾿Ακριτικά "Canti acritici", 1942), allorché il poeta assunse il ruolo di vate nazionale ...
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canto1
canto1 s. m. [lat. cantus -us, der. di canĕre «cantare»]. – 1. a. Movimento ritmico della voce dall’uno all’altro grado della serie dei suoni; con sign. concr., espressione vocale della musica, l’atto del cantare. Si dice propr. dell’uomo:...
popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore p.; ottenere il consenso p.; volontà...