Nell’ordinamento finanziario delle province romane, imposta sugli individui in età lavorativa dai 14 ai 60-65 anni (tributum capitis).
In età medievale e più raramente moderna, tributo (detto anche capatico o testatico) caratterizzato dal fatto che ai contribuenti era imposto l’obbligo di pagare tutti una stessa somma ...
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LAOGRAFIA (gr. λαογραϕία "censimento", da λαός "popolo, e γράϕω "scrivo")
Angelo Segrè
Nel libro dei Maccabei e nei testi dell'età tolemaica, laografia vuol dire censimento; nell'età romana, invece, [...] in Egitto e in altri paesi dell'Oriente significa censimento a scopo fiscale dei λαοί soggetti alla capitazione, cioè di tutti gli abitanti dell'Egitto che non appartengono alle classi privilegiate. Sono esclusi dalla laografia i sacerdoti delle ...
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dhimmi
Membro dello ahl al-dhimma (ar. «la gente protetta»). Nella storia islamica classica, tale definizione indicava gli appartenenti alle religioni monoteistiche rivelate che hanno preceduto l’islam [...] di protezione (dhimma) che permetteva loro una relativa libertà personale e di culto, in cambio di una imposta di capitazione detta jizya e dell’accettazione di una serie di restrizioni e obbligazioni che li ponevano in uno stato d’inferiorità ...
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KHARĀǴ
Carlo Alfonso Nallino
. Vocabolo arabo che, per trafila aramaica, risale probabilmente al greco χορηψία e che nel diritto musulmano indica l'imposta fondiaria annua sui terreni conquistati dai [...] . (VIII d. C.) prevalse la sua limitazione all'imposta fondiaria, mentre gizyah divenne nome specifico del testatico o capitazione. Intorno alla stessa epoca o poco dopo fu risolta definitivamente, in senso affermativo, la questione prima incerta, se ...
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DE MARI, Francesco
Carlo Bitossi
Nacque a Genova il 4 apr. 1656 e fu battezzato come Francesco Maria (ma il Francesco Maria De Mari dei documenti dell'epoca e un omonimo) nella chiesa di S. Siro.
Era [...] 1709) e Camillo. La famiglia, oltre che opulenta (il primogenito Girolamo risultò uno dei contribuenti più ricchi alla capitazione della nobiltà nel 1682), era tra le più influenti dell'oligarchia genovese. Dal primo Seicento al pieno Settecento, per ...
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IUS ITALICUM
Mario Lauria
. Locuzione usata in Roma nell'ultimo secolo della repubblica e nei primi dell'impero per designare privilegi accordati specialmente a coloniae civium romanorum e anche a comunità [...] γέρα παρὰ πάντα ἐκατέρᾳ ἰσάζετο: cfr. Cod. Iust., XI, 21, de priv. urbis,1); c) esenzione dalle imposte fondiarie e di capitazione (Dig., L, 15, de censibus, I, 6; ibid. 8, 7); d) esenzione dall'obbligo di alloggiare truppe; e) infine, le civitates ...
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SPINOLA, Cornelio
Marina Montacutelli
– Figlio di Antonia Lomellini (quondam) Nicolò Antonietto e di Ascanio, tassato nell’avaria del 1593 per un patrimonio abbastanza consistente (34.166 lire) e del [...] ‘in fresca’), tutta la sua attività si svolse nel viceregno di Napoli. Risulta, comunque, tassato per 70.000 lire nella capitazione genovese del 1624 e anche in quella del 1636 con un imponibile diventato molto alto (335.898 lire, laddove l’aliquota ...
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DORIA, Giovanni Gerolamo
Carlo Bitossi
Nacque forse a Genova, in data imprecisata, da Pier Francesco del fu Melchiorre (morto prima del 1574) e Giulia Grimaldi del fu Battista; ebbe per fratelli un [...] ammontava a circa 31.000 scudi: ma gli strepitosi imponibili dei magnati facevano aggio su molte fortune mediocrissime). Nella capitazione decretata dalla Repubblica nel 1593 il D. risultò tassato sull'imponibile, non molto elevato, di 45.277 lire, a ...
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SICLO (accadico shiqlu; ebraico sheqel [shiql])
Umberto Cassuto
Antica unità di misura per i pesi nel sistema sessagesimale babilonese, diffusosi in molti paesi di civiltà dipendente da quella babilonese, [...] a cessare. Invece di essa i vincitori romani imposero, costituendo un apposito fiscus iudaicus, una equivalente tassa di capitazione (un didramma) a favore del tempio di Giove Capitolino.
Nel 1897 l'organizzazione sionistica ha ripristinato in altra ...
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RICCARDO II re d'Inghilterra
Reginald Francis Treharne
Figlio di Edoardo il Principe Nero e nipote di Edoardo III, nacque a Bordeaux il 6 gennaio 1367. Dopo la morte del padre, divenne principe di Galles [...] e il governo fece fallimento, sebbene spesso il parlamento tentasse di riformare l'amministrazione. Nel giugno 1381 un'iniqua capitazione, applicata e riscossa con metodi oppressivi, fu la scintilla che mise fuoco al generale malcontento contro l ...
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capitazione
capitazióne s. f. [dal lat. tardo capitatio -onis, der. di caput -pĭtis «capo»]. – Imposta prelevata sugli individui in età lavorativa (dai 14 ai 60-65 anni) nell’ordinamento finanziario delle province romane durante l’Impero....
capitano
(ant. capitànio) s. m. (f. -a; spesso al masch. anche con riferimento a donna) [lat. *capitanus, variante del lat. tardo capitaneus, der. di caput -pĭtis «capo, testa»]. – 1. Chi è a capo, spec. di un corpo armato: Canto l’armi pietose...