Chi costituisce e dirige una compagnia drammatica, assumendosi il carico dell’impresa, responsabile in proprio sia verso gli attori da lui scritturati e il personale della compagnia, sia verso i proprietari dei teatri e i fornitori; fino a pochi anni fa in Italia i c. erano attori, direttori artistici e gestori dell’azienda. Oggi l’impresa è retta da enti o esercenti che la gestiscono come un’impresa ...
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Attore e capocomico (n. presso Rimini 1786 - m. Roma 1867). Dal 1811 al 1823 fu socio con E. Marchionni, A. Belloni, F. Meraviglia e C. Calamari in un complesso che da modesti inizî si affermò poi tra [...] socio di F. Pelzet, e scelto come interprete da G. B. Niccolini per Giovanni da Procida e Lodovico Sforza; quindi capocomico, dal 1836 al 1863, riuscì a formare ottime compagnie (prime attrici Carolina Internari, 1836-39 e Adelaide Ristori, 1847-50 ...
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Attore e capocomico (Bologna 1801 - ivi 1879); amoroso in compagnie secondarie, poi (1828-29) primo attore con L. e A. Bettini e quindi, per molti anni, capocomico tra i più noti; lasciò le scene nel 1852. [...] Sua moglie, Marietta Borgi (Genova 1814 - Bologna 1880), fu apprezzata "servetta", talora anche prima donna ...
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Attore e capocomico (Rifredi, Firenze, 1751 - Firenze 1832); dapprima orologiaio, recitò poi (1776) nella compagnia di G. Frilli, indi in quella di P. Andolfati a Napoli; tornato in patria, dal 1791 fu [...] capocomico di una compagnia che recitava al teatro di Borgognissanti; pur rappresentando anche tragedie (fu socio nel 1798 di A. Morrocchesi), fu specialmente noto come attore comico e come autore di una ventina di commediole, di soggetto tratto da ...
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Attore e capocomico napoletano (sec. 17º); recitava le parti di innamorato ed era noto col nome di Flaminio. Recitò a Roma (1647), a Firenze (1675), poi a Venezia e quindi nella compagnia del duca di Modena. [...] Ridusse varî drammi spagnoli ...
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Attore e capocomico italiano (sec. 17º); fu il direttore di una compagnia che da Venezia si recò a recitare alla corte di Varsavia (1688) su invito di Giovanni III Sobieski, quindi in Baviera (1689), a [...] Praga e a Dresda e più tardi (1667-99) a Vienna. N. rappresentava la maschera del dottore ...
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Attore e capocomico (Milano 1849 - Livorno 1898); primo attor giovane nella compagnia di Bellotti-Bon, poi in società con F. Ciotti e P. Marchi, a capo di una compagnia tra le migliori del tempo. Lasciato [...] il palcoscenico per una malattia di cuore, divenne impresario a Livorno delle arene Alfieri e Garibaldi ...
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Autore e capocomico (Milano 1835 - Torino 1881); si dedicò al teatro dapprima riducendo commedie altrui, poi scrivendone di proprie, fra cui la commedia musicale La principessa invisibile (1865; musica [...] di G. Ricordi) e le riviste milanesi Se sa minga (1866) e Il diavolo zoppo (1867); molto applauditi anche i suoi adattamenti di fiabe di C. Gozzi ...
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Attore e capocomico bolognese (sec. 18º); recitò con la maschera del Dottore; pronto a secondare i gusti del pubblico, alle commedie e alle tragedie alternava i drammi lacrimosi che per lui veniva traducendo [...] Elisabetta Caminer Turra. Luisa, sua figlia (1762-1816), moglie dell'attore Antonio Belloni, fu tra le primedonne più applaudite; G. Pindemonte la prescelse come interprete della sua tragedia Elena e Gerardo ...
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capocomico
capocòmico s. m. [comp. di capo e comico s. m.] (pl. capocòmici, meno com. capicòmici). – Chi, nel passato, costituiva e dirigeva una compagnia teatrale: oggi le funzioni del capocomico sono svolte da enti o esercenti teatrali.
levata
s. f. [der. di levare]. – 1. a. L’atto del levare, del levarsi: la l. del Sole, della Luna; l. delle lettere, dalle cassette postali: prima, seconda l., ora di levata. Il levarsi da letto (spec. di più persone insieme): dare il segnale...