Malattia endemica degli erbivori (detta anche carbonchio), causata dal Bacillus anthracis; può essere trasmessa anche all’uomo per inoculazione diretta, attraverso ferite superficiali o abrasioni della [...] da pustole di colore nerastro, curabili con gli antibiotici. Quando viene assunto per via inalatoria, l’a. dà luogo al carbonchio polmonare, che se non identificato provoca la morte in un breve lasso di tempo. I primi sintomi sono febbre, tosse ...
Leggi Tutto
Si designa con questo nome l'infezione provocata dal bacillo carbonchioso, o bacillus anthracis, così chiamato per la colorazione fortemente scura, nerastra, che assumono il sangue e specialmente la milza, [...] , mentre si è arrivati in seguito al concetto che il suo potere immunizzante sia improntato a un'azione antigerminativa o antiblastica.
Il carbonchio ematico è una malattia soggetta a denuncia.
Gli articoli 45 e 46 del reg. di P. S. 10 aprile 1914, n ...
Leggi Tutto
carbonchio
Malattia infettiva comune all’uomo e ad alcuni animali dovuta a Bacillus anthracis. Il c. decorre in forma cutanea o in forma interna (setticemica, intestinale, polmonare). Deve la denominazione [...] al caratteristico colorito scuro, nerastro, della parte necrotica cutanea (escara) e del sangue dei soggetti colpiti. L’uomo può contagiarsi per contatto diretto con animali infetti o per manipolazione ...
Leggi Tutto
Veterinario (Cusset 1846 - Lione 1911); prof. a Tolosa e a Lione; autore di ricerche sul carbonchio e scopritore della vaccinazione contro il carbonchio sintomatico dei Bovini e di una terapia per la cancrena [...] gassosa. Collaborò con Chauveau al Traité d'anatomie comparée des animaux domestiques (1903-05) ...
Leggi Tutto
Medico (Lesegno 1861 - Siena 1930). Prof. di batteriologia a Sassari, Firenze, Siena, dove fu anche rettore dell'università. Particolarmente significative le sue ricerche sulla sieroterapia del carbonchio [...] ematico (per le quali ebbe anche un riconoscimento internazionale). Partecipò alla campagna antimalarica in Sardegna, alla repressione del colera in Puglia e Sardegna, alla lotta antitubercolare, e contribuì ...
Leggi Tutto
Nato nel 1846 a Cisset (Allier), morto nel 1911, insegnò nella Scuola di veterinaria di Tolosa e poi in quella di Lione. Si occupò di studî intorno al carbonchio ematico e collaborò con Chauveau nel noto [...] Traité d'anatomie comparée des animaux domestiques (Parigi 1903-1905) ...
Leggi Tutto
Medico veterinario (Trieste 1877 - Milano 1957); prof. di patologia e anatomia patologica veterinaria a Milano (dal 1919). Osservò nel 1900 l'uracile nei prodotti di scissione degli acidi nucleinici; scoprì [...] un metodo di diagnosi batteriologica del carbonchio ematico (metodo delle termoprecipitine dell'Ascoli). ...
Leggi Tutto
Medico e batteriologo tedesco (Hannover 1850 - ivi 1918); direttore dell'Istituto di igiene dell'univ. di Giessen e poi dell'ospedale per le malattie infettive di Berlino, succedendo a R. Koch. Autore [...] di importanti studî sul carbonchio, la peste, il colera, ecc. Nel 1884, coltivò per primo il bacillo del tifo, già isolato nel 1880 da K. J. Eberth, che è pertanto detto bacillo di G.-Eberth. ...
Leggi Tutto
VACCINAZIONE (dal lat. vaccinus; fr. e ingl. vaccination; sp. vacunación; ted. Impfung)
Nino BABONI
Donato OTTOLENGHI
*
Con questo termine s'indicano i procedimenti atti a immunizzare attivamente gli [...] la pratica della siero-vaccinazione. Il metodo è usato specie negli allevamenti già infetti (e per gli animali ancora sani) di carbonchio ematico e sintomatico, di mal rosso, di peste bovina e suina. La sua buona riuscita è legata alla possibilità di ...
Leggi Tutto
carbonchio
carbónchio s. m. [lat. carbŭncŭlus, dim. di carbo -onis «carbone»]. – 1. Malattia infettiva comune all’uomo e ad alcuni animali (bovini, ovini, equini, suini), caratterizzata in genere da pustole nerastre di tipo emorragico, dovuta...
carbonchiare
v. intr. [lat. carbunculare] (io carbónchio, ecc.; aus. avere o essere). – Ammalarsi di carbonchio, detto spec. del grano: grano, grano, non c. (verso di una filastrocca che si canta l’ultimo giorno di carnevale).