Pittore e incisore (Verona 1570 - ivi 1630), allievo di F. Brusasorci. Fu a Roma con M. Bassetti e A. Turchi, al contatto dei quali si formò, assimilando elementi carracceschi e caravaggeschi. Tra le opere, [...] la Resurrezione di Lazzaro (Roma, Galleria Borghese), la Strage degli innocenti (1619 circa, Verona, S. Stefano), la Madonna in gloria e santi (Verona, S. Giorgio Maggiore), l'Assunta (Padova, S. Maria ...
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Pittore (Bruxelles tra il 1580 e il 1582 - Lovanio 1667). Soggiornò in Italia (1602-09; 1628-33) dove, in contatto con O. Borgianni, risentì del realismo caravaggesco che seppe tuttavia tradurre in equilibrate [...] composizioni ispirate ai modelli carracceschi. Tra le sue opere: la serie dei sette dipinti con episodî della Vita della Vergine per la chiesa di Montaigu (1623-28) e l'Adorazione dei Magi nel beghinaggio di Bruxelles. ...
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Pittore (Monreale 1603 - Palermo 1647). Allievo del padre, Pietro Antonio, frescante e mosaicista, e in parte influenzato da F. Paladino, si orientò presto (Annunciazione e Pentecoste della Gall. naz. [...] e il 1624. Dopo un probabile viaggio a Roma e a Napoli (1633), mostrò di aver risentito, più ancora che dei carracceschi, del Ribera e forse del Velázquez (Vocazione di Matteo, Leonforte, chiesa dei Cappuccini). Personale e vigoroso, N. è il maggior ...
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Nacque a Bologna da Agostino Albani, ricco mercante di seta, e da Elisabetta Torri il 17 marzo 1578. Fanciullo ancora, fu messo alla scuola di Dionigi Calvaert, ov'ebbe carissimo condiscepolo Guido Reni, [...] aiutò nella decorazione, ora al Museo di Barcellona, della cappella di San Diego in San Giacomo degli Spagnoli. Attraverso gl'influssi carracceschi si faceva a mano a mano strada nell'A. la nota personale; ed egli, tratto da Annibale l'amore per le ...
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GUERCINO, Il
Matteo MARANGONI
, Con questo nome è noto il pittore Giovanni Francesco Barbieri, nato a Cento l'8 febbraio 1591, morto a Bologna il 22 dicembre 1666. Dimostrando, precocissimo, una viva [...] (Modena) che poi lo allogò, verso il 1607, a Cento presso Benedetto Gennari seniore, modesto pittore, attratto nell'orbita carraccesca. Verso il 1610 andò a Bologna frequentando la scuola di G. B. Cremonini; quivi potè anche conoscere le opere dei ...
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BOLOGNINI, Giovan Battista, il Vecchio
Silla Zamboni
Figlio di Giuseppe e di una Domenica, nacque a Bologna il 28 ag. 1612 (Crespi) o 1611 (Zanotti). Le prime notizie sul pittore le ricaviamo dal Masini [...] delle opere di Guido esercitata dal B., che tuttavia intrecciò allo studio delle cose del Reni quello degli affreschi carracceschi del chiostro di San Michele in Bosco. Dell'ingente numero di sue opere ricordate dalle fonti, molte sono tuttora ...
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DONNINI (Donini), Girolamo
Maria Angela Novelli
Figlio di Ottaviano e di Euleria (o Laura) Capretti, nacque a Correggio (Reggio Emilia) il 6 apr. 1681 (Rinaldi, 1979, p. 16).
Prima e principale fonte [...] insigni della chiesa di S. Maria della Pietà e poi nel chiostro di S. Michele in Bosco" (Crespi, 1769), palestra dei carracceschi. Alla morte del conte Lucatelli, suo protettore, passò a Forlì, dove rimase con Carlo Cignani per tre anni, fino al 1712 ...
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ALOISI (Aloisio) Galanini, Baldassarre, detto Galanino.- Pittore, nato a Bologna nel 1577, morto a Roma nel 1638, studiò da prima lettere, poi pittura nella scuola dei Carracci suoi cugini, collaborando [...] le elemosine, copia pure invertita dell'incisione del Reni dal dipinto di Annibale Carracci. Tra i minori e meno personali dei carracceschi, l'A. fu, a dir del Baglione, di natura piacevole ed ebbe "gran gusto a ragionare di cose di virtù". Dei ...
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BALDINUCCI, Francesco Saverio
Sergio Samek Ludovici
Figlio di Filippo, nacque a Firenze nel 1663. Formato dal padre a severo senso religioso, fu uomo avveduto e ben visto dalla corte granducale dalla [...] operosità figurativa degli epigoni dei grandi maestri barocchi, in prevalenza fiorentini, tra la riforma caravaggesca, i compromessi carracceschi e l'insorgere graduale delle tendenze classicistiche. Il B. non tralascia a suo modo di cogliere la ...
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FONTANA, Lavinia
Vera Fortunati
Figlia di Prospero e di Antonia de' Bonardis, nacque a Bologna e fu battezzata il 24 ag. 1552 nella chiesa metropolitana di S. Pietro. Nella bottega del padre, dal quale [...] testamento della pittrice. La dea longilinea e casta è accarezzata dalla tenerezza di un colore e di una luce carracceschi che ne esaltano la sottile sensualità: è la proiezione nmemonica e nostalgica dell'ormai lontana giovinezza della pittrice.
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