. Moneta da quattro soldi, coniata da Francesco il Vecchio da Carrara, signore di Padova (1355-1388). Se ne conoscono due tipi diversi: col carro araldico al dritto e S. Daniele al rovescio, croce al dritto e S. Prosdocimo al rovescio. Argento di varia lega a seconda delle emissioni, peso gr. 1,75.
Bibl.: Corpus nummorum italicorum, VI, Roma 1922, pp. 192-195; L. Rizzoli e Q. Perini, Le monete di Padova, ...
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La città è situata a 7 km. dalla costa, a un'altitudine che varia dai 90 ai 115 m. s.m. ed è dominata dal Monte Sagro (m. 1749). L'aspetto della città è notevolmente migliorato dai nuovi edifici costruiti [...] , 46), nella forma cararis "nomen saxi". Inoltre sono da notare i caratteri liguri, misti agli emiliani, del dialetto carrarese che, unico fra quelli dell'Italia centrale, conserva la invertita-ÿ- 〈 -ll- (coÿ 〈 collu, cavaÿa 〈 caballa) che riappare ...
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Scultore carrarese (sec. 16º-17º). Nel 1604 ebbe l'incarico, insieme a due altri artisti, di eseguire tre statue in marmo per la fontana del giardino delle Stelle a Parma, e due statue per il monumento [...] sepolcrale di Margherita d'Austria. Il suo capolavoro è la pila d'acqua santa eseguita con F. Pelliccia per la chiesa di Pietrasanta ...
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BARATTA, Andrea
Hugh Honour
Di probabile origine carrarese, si sa poco di lui e della sua attività di scultore. In un documento nell'archivio Doria un Andrea Baratta è detto autore dei due angeli sul [...] "finestrone" di S. Niccolò da Tolentino, a Roma, per i quali fu pagato il 22 dic. 1663. Anche Giovanni Maria e Francesco Baratta lavorarono in questa chiesa e se ne può quindi forse arguire che il B. fosse ...
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BERRETTARI (Berrettaro), Bartolomeo
Maria Donati Barcellona
Di origine carrarese., fu scultore attivo in Sicilia nel primo quarto del secolo XVI.
Il Di Marzo ha ricostruito l'attività del B. sulla scorta [...] Nicosia, Nicosia 1954, passim; V. Regina, La chiesa madre di Alcamo, Alcamo 1953, p. 52; M. Accascina, Di Giuliano Mancino e di altri carraresi a Palermo, in Bollett. d'arte, s. 4, XLIV (1959), pp. 327-334, 33 s. n. 22; U. Thieme-F. Becker, Künstler ...
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MAFFEI
Fabio Cosentino
Famiglia di artisti di origine carrarese discendente probabilmente dai Maffioli, nota casata di marmorari anch'essi carraresi, ma di provenienza lombarda.
Capostipite fu Giovanni, [...] nato a Carrara verso il 1560, di cui è stata ipotizzata (Grosso Cacopardo, 1845) la partecipazione all'allargamento delle mura della città natale e, in qualità di mastro fabbriciere, la collaborazione ...
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Scultore veneziano, probabilmente di origine carrarese, uscito forse dalla scuola del fiammingo Giusto Cort - importatore in Venezia delle forme berniniane - e operante tra la fine del sec. XVII e la prima [...] G. Campori, Memorie biografiche degli scultori nativi di Carrara, Modena 1873, p. 19 (ove è distinto da un omonimo scultore carrarese); F. Bartoli, Pitture e sculture di Rovigo, Venezia 1793, p. 34; G. Lorenzetti, Venezia e il suo estuario, Milano s ...
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GHETTI
Vincenzo Rizzo
Famiglia di scultori, marmorari e decoratori di origine carrarese attivi a Napoli e nell'Italia meridionale dalla fine del XVII agli anni Settanta del XVIII secolo. La prima testimonianza [...] di Carrara e non è escluso che fosse un loro congiunto quel Santi Ghetti, mercante di pietra e scalpellino di origine carrarese, attivo al Roma almeno dal 1615 all'anno della morte (1656). Dopo un più che probabile periodo di formazione a Roma ...
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Uomo politico italiano (Carrara 1896 - Roma 1956). Esponente del movimento fascista nel Carrarese e squadrista, deputato dal 1924, nel 1927 fondò l'Opera nazionale balilla, di cui fu presidente sino al [...] 1937. Sottosegretario di stato per l'Educazione fisica e giovanile (1929-37), sottosegretario (1937-39) e (1939-43) ministro alle Corporazioni. Dopo l'8 settembre 1943 fu comandante della Guardia nazionale ...
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Venezia e l'entroterra (1300 circa - 1420)
Gian Maria Varanini
Premessa
Problemi di periodizzazione
Se si privilegia il piano dell'espansione territoriale, l'assunzione del biennio 1404-1405 come terminus [...] , 1898, pp. 229 ss. (pp. 223-320); R. Cessi, Venezia e la preparazione della guerra, pp. 414-478; F. Seneca, L'intervento veneto-carrarese, pp. 3 ss. (e la citata recensione di C.G. Mor a questa ricerca).
230. L. Simeoni, Le signorie, I, pp. 179-180 ...
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carrarese
carrarése agg. e s. m. e f. – 1. Della città toscana di Carrara: i marmi c.; come sost., abitante o nativo di Carrara. 2. s. m. Moneta padovana d’argento di varia lega del valore di 4 soldi, fatta coniare da Francesco I il Vecchio...
albergare
v. tr. e intr. [lat. mediev. albergare; v. albergo] (io albèrgo, tu albèrghi, ecc.). – 1. tr. Dare albergo, ospitare: il palazzo Medici albergò gli uomini più illustri del tempo; fig., accogliere in sé: Villa del Douro, Che ... albergò...