Scrittore e oratore latino (Arpino 3 genn. 106 a. C. - Formia 7 dic. 43 a. C.). Nato da agiata famiglia equestre, ebbe a Roma maestri di diritto i due Scevola, l'augure e il pontefice, di filosofia l'accademico [...] platoniche e stoiche, tratta del problema della felicità, e il De natura deorum, in tre libri. Al principio del 44 compose il CatoMaiordesenectute; dopo la morte di Cesare pubblicò il De divinatione, in 2 libri, dialogo fra Cicerone e il fratello ...
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VARRONE, Marco Terenzio (M. Terentius Varro)
Plinio Fraccaro
Principe degli eruditi romani e uno dei più fecondi poligrafi dell'antichità. Nacque a Rieti nel 116 a. C. (perciò detto anche Reatinus) e [...] del contenuto del logistorico: per es., Catus de liberis educandis; Sisenna, de historia; Atticus, de numeris; Curio, de cultu deorum. Si ricordino gli scritti di Cicerone Catomaior, desenectute; Laelius, de amicitia. Sono giunti a noi neppure un ...
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DELLA ROBBIA, Luca
Gigliola Fragnito
Nacque nel 1484 a Firenze da Simone di Marco e da Fiammetta di Francesco del Nente, abitanti nella parrocchia di S. Lorenzo in una casa che Simone divideva con lo [...] l'utilità della storia come mezzo per acquistare la sapienza. Del medesimo anno l'edizione del De officiis. Lelius de amicitia. CatoMaiordesenectute. Somnium Scipionis di Cicerone, per predisporre la quale si avvalse, come ebbe a dichiarare, della ...
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BESOZZI, Gioacchino
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Milano da nobile famiglia il 23 dic. 1679. A sedici anni entrò nella Congregazione di Lombardia dell'Ordine cisterciense, proseguendo gli studi con grande [...] alla costituzione di una ricca e vasta biblioteca, acquistando preziosi manoscritti (alcuni erano già di sua proprietà, come il Catomaiordesenectute,scritto di pugno d'Ippolita Maria, figlia di Francesco Sforza, e da lui comprato a Milano nel 1723 ...
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Catone il Vecchio
Antonio Martina
Marco Porcio C., il Censore, chiamato anche C. il Vecchio per distinguerlo dall'Uticense, nacque a Tuscolo nel 234 a.C., fu censore nel 184 e morì assai vecchio a 85 [...] tostana etade, si richiama all'autorità di Tullio, che in quello DeSenectute, in persona di Catone vecchio, dice: " A me è riuscirgli oscuro), Lucano VI 789 (" maior Carthaginis hostis / non servituri maeret Cato fata nepotis "), e soprattutto in ...
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CIPELLI, Giovanni Battista
Elpidio Mioni
Noto col nome accademico di Battista Egnazio, nacque a Venezia da umili origini nel 1478.
Fin dagli anni dell'adolescenza decise di abbracciare lo stato ecclesiastico [...] , il trattato che dette maggiore fama all'autore fu il De Caesaribus libri tres (in aedibus Aldi, Venetiis 1516).
Il primo T. Ciceronis Officiorum libri tres, CatoMaior sive desenectute. Laelius sive de amicitia, Somnium Scipionis, Venetiis 1519 ...
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CATONE il Censore (M. Porcius Cato)
A. Longo
Di questo personaggio della storia di Roma (234-149 a. C.) nato a Tuscolo, questore nel 204, pretore nel 198, console nel 195, censore nel 184, leggendario [...] Carm., ii, 15, ii) lo chiama intonsus. Plutarco ci dice inoltre (Catomaior, 19, 4) che i Romani gli avevano eretta una statua nel tempio di C. fa, per esempio, Cicerone nel Desenectute.
Riferendo l'aggettivo oraziano intonsus alla capigliatura, lo ...
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sottotitolo
sottotìtolo s. m. [comp. di sotto- e titolo]. – 1. a. In un’opera letteraria, scientifica o d’altro contenuto, titolo secondario che segue a quello principale, e che generalm. ha funzione esplicativa (per es., il sottotitolo De...