Si chiama così, in medicina, un'affezione assai dolorosa e nella quale il dolore ha spesso carattere urente, descritta da S. Weir Mitchell (Gunshot wounds and others injures of nerves, Philadelphia 1864). [...] simpatiche, il più spesso a carattere vasodilatatorio. La causalgia si distingue perciò nettamente dalla nevrite alla quale però questi riflessi non passano sempre nei tronchi nervosi: la causalgia infatti spesso persiste dopo la sezione del nervo al ...
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causalgia
Dolore urente e intenso, soggetto a esacerbazioni parossistiche e scatenato soprattutto da stimoli tattili. La c. deriva dalla lesione di nervi periferici o da amputazione (➔ arto fantasma, [...] sindrome dell’). Il dolore si può estendere anche oltre il territorio del nervo leso ed è intensificato da stimoli emotivi, da rumori, da caldo o freddo. Per quanto riguarda la terapia della c., il blocco ...
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congelamento
Effetto dell’azione del freddo sul corpo, o sulle parti più periferiche di esso, con lesioni più o meno gravi, associate spesso a sintomi generali. Le temperature molto basse producono intensa [...] da c., seguita da parestesie e da vivo dolore; nei postumi delle lesioni di terzo grado quasi sempre esiste causalgia (➔). I sintomi generali da c. sono legati all’ipotermia e alla estensione delle lesioni locali: disturbi elettrolitici, confusione ...
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parestesia
Sensazione spontanea anomala non dolorosa, con i caratteri del formicolio, di leggere punture, di bruciore, di prurito, oppure di caldo o freddo; le p. sono dovute a lesioni, più o meno irreversibili, [...] nervosi sono causate da traumi o fenomeni compressivi: queste p. si associano frequentemente a dolori spontanei e a causalgia. Le p. dovute a polineuropatie (➔ neuropatie) sono formicolii o sensazione di bruciore; sono bilaterali e simmetriche; le ...
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Intervento operativo col quale, a mezzo di sezione, resezione o strappamento del nervo o dei nervi che si distribuiscono a un tessuto o a un organo, si priva quest'ultimo della funzione (secretrice, motoria, [...] dei vasi dell'ilo renale in certe forme ribelli di nefralgia, la decorticazione dell'arteria omerale in certe forme di causalgia (v.), la decorticazione dell'arteria femorale in certi casi di spasmi vasali nell'arto inferiore, e via dicendo. L ...
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BURCI, Enrico
Mario Crespi
Nacque a Firenze il 26 maggio 1862 da Gaetano e da Laura Zagri-Chelli. Si laureò in medicina e chirurgia nell'università di Pisa nel 1885. Uno zio paterno, Carlo Burci, fu [...] di R. Leriche che, riprendendo precedenti studi sull'argomento, introdusse il processo operatorio nella cura della causalgia (De la causalgie envisagée comme une névrite du sympathique et de son traitement par la dénudation et l'excision des plexus ...
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TRIGEMINO, NERVO (nervus trigeminus)
Vittorio Challiol
È il 5° paio dei nervi cranici, nervo misto, ma prevalentemente con funzione sensitiva.
Ha origine da due radici, una sensitiva, l'altra motoria. [...] dell'asse cerebrospinale. Fra l'altro è spesso un sintomo di tumori dell'angolo pontocerebellare. Uno speciale cenno merita la causalgia faciale, nella quale l'elemento smpatico è prevalente: il dolore è a tipo lancinante, i fenomeni vasomotorî sono ...
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NERVOSO, SISTEMA
Pasquale PASQUINI
Pericle PERALI
Giulio CHIARUGI
Michele MITOLO
Silvestro BAGLIONI
Mario CAMIS
Vittorio CHALLIOL
Massimiliano GORTAN
Primo DORELLO
Amedeo HERLITZKA
Onorino [...] di natura certamente simpatica, e nelle quali gl'interventi sul simpatico (ganglionectomia o ramisezione) appaiono efficacissimi: tali la causalgia, caratterizzata da dolori urenti, e che compare di solito in seguito a ferite degli arti (per la quale ...
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causalgia
cauṡalgìa s. f. [comp. del gr. καῦσος «calore intenso» e -algia (v. algia)]. – Nel linguaggio medico, patologica sensazione dolorosa acuta, bruciante, dovuta a lesioni delle fibre sensitive di un nervo o della sua guaìna.