Filosofo greco, scolaro del pitagoreo Filolao, e poi, con Simmia, di Socrate, è personaggio del Fedone platonico. Dei tre dialoghi, attribuitigli da Diogene Laerzio (III, 125), sono probabilmente spurî il Φρύνιχος e la 'Eβδόμη che non conosciamo, e certamente il Πίναξ ("tavola"), forse del 1º sec. d. C., di contenuto prevalentemente cinico-stoico e di tendenza neopitagoreggiante, il cui titolo deriva ...
Leggi Tutto
HEDYPATHEIA (῾Ηδυπάϑεια)
L. Rocchetti
Divinità che personifica il benessere. Descritta nel pìnax di Cebete, una sua figurazione è stata riconosciuta - senza molta certezza - in un rilievo perduto, di [...] cui esiste un disegno al Gabinetto delle Stampe di Berlino.
Bibl.: C. Steuding, in Roscher, I, 2, c. 1875; K. K. Müller, Relieffragment mit Darstellungen aus dem πίναξ des Kebes, in Arch. Zeitung, XLII, ...
Leggi Tutto
HEDONE (῾Ηδονή)
Red.
Personificazione del piacere; le ῾Ηδοναί sono descritte nel pìnax di Cebete sotto l'aspetto di meretrici; secondo il Robert sono raffigurate in un rilievo conservato al Gabinetto [...] delle Stampe di Berlino come piccole figure femminili nude. H. è stata ricercata, senza fondamento, anche in alcune figure su vasi dipinti.
Bibl.: Steuding, in Roscher, I, 2, col. 1873 ...
Leggi Tutto
Pensatore greco della seconda metà del 5º sec. a. C., noto principalmente attraverso il Fedone platonico, in cui compare quale scolaro prima del pitagorico Filolao, che a Tebe aveva insegnato per un certo [...] periodo di tempo, e poi di Socrate; insieme con Cebete, anch'esso scolaro di Filolao, è il principale interlocutore di Socrate nella discussione circa l'immortalità dell'anima. Nulla di preciso si sa circa le sue dottrine, né si è potuto stabilire se ...
Leggi Tutto
Filosofo pitagorico (sec. 5º a. C.); a causa dei violenti moti antipitagorici, si trasferì da Crotone a Tebe dove divenne maestro di Epaminonda e inaugurò una tradizione pitagorica a cui appartennero Filolao [...] e i suoi scolari Simmia e Cebete. ...
Leggi Tutto
Sofista e poeta elegiaco del sec. V a. C., più volte ricordato da Platone e da Aristotele.
Caratteristica la menzione del Fedone platonico (pp. 60-61): E., secondo le parole di Cebete, vuol sapere perché [...] Socrate si sia messo a comporre versi in carcere. Socrate risponde di voler così obbedire, anche nel senso più letterale, a un sogno che gli ha ordinato l'esercizio della musica, pur avendovi già altrimenti ...
Leggi Tutto
Fedone
(Φαίδων; Phaedo) Dialogo di Platone in cui si racconta l’ultimo giorno di vita di Socrate (399 a.C.), trascorso in carcere a dialogare con i discepoli. La filosofia è «preparazione» alla morte, [...] e prosegue la sua esistenza (precedente alla nascita, come è provato dalla «reminiscenza»). Rispondendo a Simmia e Cebete, Socrate confuta la tesi pitagorica dell’anima come «armonia» e quella anassagorea dell’«intelligenza cosmica»; poi fornisce ...
Leggi Tutto
Filosofo della scuola pitagorica, nato qualche decennio dopo la morte di Pitagora, verso il 470, e vissuto sino alla fine del sec. V o al principio del IV a. C. Sfuggì insieme con Liside alle persecuzioni [...] , e riparò in Grecia, dove visse per lo più a Tebe, e ivi si costituì una cerchia di scolari, come Simia e Cebete, che furono in relazione con Socrate e con Platone (infatti compaiono come interlocutori del Fedone platonico). L'importanza di F. nella ...
Leggi Tutto
È nel dialogo platonico che porta il suo nome, il personaggio che riferisce ad Echechrate gli ultimi colloqui tenuti da Socrate coi suoi scolari (fra cui lo stesso F.), nel carcere, intorno al problema [...] . Prigioniero di guerra e schiavo ad Atene, F. era stato infatti riscattato per ordine di Socrate, da Critone o da Cebete. Morto il maestro, tornò nella patria Elide, e raccolse intorno a sé alcuni filosofi, fondando così quella scuola socratica che ...
Leggi Tutto
MASCARDI, Agostino
Eraldo Bellini
– Nacque a Sarzana il 2 sett. 1590 da Alderano, giurista di qualche nome e auditore di Rota a Lucca e a Bologna, e da Faustina de’ Nobili.
Proseguendo una consolidata [...] -197).
Nel 1627 videro la luce a Venezia, con dedica a Maurizio di Savoia, i Discorsi morali su la Tavola di Cebete tebano, compimento del lavoro di lettura dal M. svolto presso l’Accademia degli Addormentati durante l’esilio genovese del 1621-23.
L ...
Leggi Tutto
sabadiglia
sabadìglia s. f. [dallo spagn. cebadilla, dim. di cebada «orzo», der. di cebar «cibare»]. – Nome comune di una pianta liliacea (lat. scient. Schoenocaulon officinale o Sabadilla officinalis), inclusa nella sottofamiglia Melanthioideae...