Strumento musicale, costituito da due piastre metalliche di forma circolare, più o meno convessa, e talvolta persino emisferica. Si suonava percuotendo l'una contro l'altra le due piastre, munite di manichi [...] da cui si facevano passare dei nastri, mediante i quali i piatti stessi erano comodamente impugnati dal suonatore (cymbalistes).
Il cembalo è uno strumento di origine orientale, ma che nel secolo V a. C. già era penetrato nella liturgia greca, come ...
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PLATTI, Giovanni
Fausto Torrefranca
Compositore, tenore e virtuoso di varî strumenti (oboe, violino, cembalo e forse anche violoncello), di famiglia probabilmente bergamasca, nacque intorno al 1690, [...] P., partito dall'Italia forse anche prima del 1722, abbia conosciuto il basso albertino soltanto attraverso il Maichelbeck e i cembalisti tedeschi. Il divario di stile che si osserva tra queste sonate manoscritte e le altre pubblicate da J.U. Haffner ...
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Compositori od esecutori sul clavicembalo e strumenti affini (spinetta, virginale, clavicordo, ecc.): strumenti essenzialmente domestici, usati nelle case, nelle sale, nei conventi, specialmente i più [...] i tempi forti, e spesso tutti i tempi di una battuta, con accenti più o meno forti: cosa essenziale per le danze. Ma il cembalo, a poco a poco, sostituisce anche in questo il liuto, e ne diviene in tutto e per tutto l'erede, derivandone gran parte di ...
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Musicista (Napoli 1707 - Venezia 1791). Studiò con N. Porpora e fu maestro di cembalo a Londra. Più che per le opere teatrali e le cantate è ricordato per le musiche cembalistiche (pubbl. 1754). ...
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Letterato (n. prob. Venezia sec. 17º), figlio di Alessandro; autore di versi (Il cembalo d'Erato, 1664) e libretti per musica, è ricordato per una raccolta di dodici satire in dialetto veneziano, Il vespaio [...] stuzzicato (1671), seguite da un glossario veneziano-toscano. Fu anche pittore ...
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Nome generico delle notazioni praticate nei diversi paesi per vari strumenti polifonici (liuto, cembalo, organo ecc.) dal Medioevo al 17° secolo. Differiva dalla normale scrittura per l’uso di cifre o [...] di lettere, o d’ambedue, in sostituzione o in aggiunta alle note, che indicavano solo la durata. Le tecniche di i. variavano da paese a paese tanto che si parla comunemente di i. italiana, tedesca, spagnola, ...
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Musicista (Catania 1801 - Puteaux, Parigi, 1835).
Figlio d'un organista e maestro di cembalo, fu avviato dal padre allo studio della musica: a sette anni già componeva, tra l'altro, un Tantum ergo e un [...] Salve Regina. Diciottenne, si recò a Napoli ove completò in tre anni i suoi studi con G. Furno, C. Conti, G. Tritto e N. Zingarelli. Appartengono a questo periodo sei sinfonie (all'italiana, ossia in un ...
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Avvocato e inventore (Novara 1811 - Livorno 1885). Primo ideatore (1855) della macchina da scrivere ("cembalo scrivano") a tastiera fissa e spostamento automatico del carrello e della carta. Nel 1883 brevettò [...] il primo modello a scrittura visibile ...
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Musicista (Ospitaletto, Lodi, 1752 - Milano 1825). Studiò a Lodi e a Napoli. Fu maestro al cembalo alla Scala e prof. al conservatorio milanese. Compose opere teatrali, musica vocale-strumentale e strumentale. ...
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Musicista (Salò 1749 - Brescia 1812), studiò con lo zio F. G. Bertoni (v.); dapprima maestro al cembalo in un teatro veneziano, poi (1772) organista a Padova nella chiesa di S. Giustina, visse infine (dal [...] 1800) a Brescia. Compose musica sacra e soprattutto cembalistica, che anticipa lo stile preromantico di J. L. Dussek e M. Clementi ...
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cembalo
cémbalo (pop. tosc. cémbolo) s. m. [lat. cymbălum, dal gr. κύμβαλον]. – 1. Nome generico con cui già anticam. si indicarono varî strumenti a percussione, e più tardi anche strumenti a corda e tastiera, compreso il pianoforte; oggi...
cembalista
s. m. e f. [der. di cembalo] (pl. m. -i). – 1. Suonatore di cembalo. 2. Suonatore di clavicembalo e congeneri; anche, autore di musica per tali strumenti.