Regista cinematografica belga (Bruxelles 1950 - Parigi 2015). Figlia di ebrei polacchi emigrati in Belgio, ha girato il primo cortometraggio nel 1968 (Saute ma ville) e ancora molto giovane ha vissuto per qualche tempo a New York; qui ha conosciuto A. Warhol, J. Mekas e S. Brakhage, che con la loro arte sperimentale ne hanno influenzato l’opera. Dopo Je, tu, elle (1974), nel 1975 A. ha diretto il suo ...
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FRANCIA.
Isabelle Dumont
Giulia Nunziante
Ilenia Rossini
Alessandra Criconia
Elisabetta Sibilio
Simone Emiliani
– Demografia e geografia economica. Condizioni economiche. Politica economica e finanziaria. [...] di Dio), Arnaud Des plechin (Un conte de Noël, 2008, Racconto di Natale), Bertrand Bonello (Saint Laurent, 2014), ChantalAkerman (La folie Almayer, 2011), Catherine Breillat (Abus de faiblesse, 2013), Costa-Gavras (Capital, 2012) e Claire Denis (35 ...
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QUEER.
Laura Schettini
Andrea Inzerillo
Silvia Lilli
– Gli studi e la politica queer. Bibliografia. Il cinema queer. Bibliografia. Lo spazio queer
Gli studi e la politica queer di Laura Schettini
Il [...] riferimento di uno sguardo non conforme: da Kenneth Anger a Jean Genet, da Rainer Werner Fassbinder a Werner Schroeter, da ChantalAkerman a John Waters fino a Derek Jarman. Molte di più sono tuttavia le opere che possono essere oggetto di uno ...
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– La multisensorialità del cinema installato. Bibliografia
Nell’orizzonte ‘transmediale’ che caratterizza il nuovo millennio il c. i. si inserisce come una pratica di confine tra cinema e arti visive in [...] (v.), Jean-Luc Godard (v.), Abbas Kiarostami, Amos Gitai (v.), David Cronenberg (v.), David Lynch, Aleksandr Sokurov (v.), ChantalAkerman in anni recenti si sono dedicati a trasferire le proprie poetiche d’autore nel c. i. spesso implicandovi dati ...
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Regista francese (n. Parigi 1951). Di precoce impegno politico, partecipa alla rivolta studentesca del Sessantotto. Svolge il suo apprendistato cinematografico prima come assistente operatore, poi come [...] aiutoregista di Robert Ménégoz, ChantalAkerman, Roman Polanski e Jean-Luc Godard. Con il suo primo lungometraggio, Mourir à trente ans (1982), film-documentario sui disordini del Sessantotto parigino, ottiene la Camera d’oro al Festival di Cannes, ...
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Documentario
Adriano Aprà
Il dilemma vero/falso
Con il termine documentario si intende, nell'uso comune, un film, di qualsiasi lunghezza, girato senza esplicite finalità di finzione, e perciò, in generale, [...] home (1976), "Un jour Pina a demandé…" (1983, mm), D'Est (1993, anche installazione, 1995), ChantalAkerman par ChantalAkerman (1996, video); il giapponese Koreeda Hirokazu (Kioku ga ushinawareta toki, 1997, Senza memoria; Wonderful life ‒ After ...
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Belgio
La prima proiezione in B. del cinematografo Lumière avvenne a Bruxelles il 1° marzo 1896, ma nel Paese non si sviluppò subito una produzione nazionale, sebbene le premesse scientifiche del cinema [...] come Malpertuis, histoire d'une maison maudite, 1972).
Nel nuovo cinema si affermarono, a partire dagli anni Settanta, registi come ChantalAkerman (fin dal film Je, tu, il, elle, del 1974), Jean-Jacques Andrien (Le fils d'Amr est mort, 1975; Le ...
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Hurt, William
Simone Emiliani
Attore cinematografico e teatrale statunitense, nato a Washington il 20 marzo 1950. Di formazione teatrale, la sua recitazione da un lato segue un'impostazione classica [...] ) di Franco Zeffirelli, uno psicoanalista in crisi in Un divan à New York (1996; Un divano a New York) di ChantalAkerman, e un giornalista a caccia di scoop in Michael (1996) di Nora Ephron. Dalla fine degli anni Novanta ha lavorato prevalentemente ...
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Percorsi introduttivi - La forma cinema nella sua evoluzione storica
Francesco Casetti
La forma cinema nella sua evoluzione storica
Una realtà al plurale
Il cinema va pensato al plurale. È infatti [...] sopravvissuti (Robert Altman); include sperimentatori che rischiano la marginalità (Jean-Marie Straub e Danièle Huillet, ChantalAkerman), ma anche registi che vogliono interloquire con il grande cinema (Bernardo Bertolucci, ancora Scorsese); infine ...
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Cinema e media: scenari del nuovo secolo
Giorgio De Vincenti
Enrico Carocci
Il cinema e gli altri mediadopo l’11 settembre
Diversità culturale e globalizzazione
Il 2001 segna una data epocale nella [...] modo o nell’altro recentemente cimentati con video e videoinstallazioni (come, per fare qualche esempio, Kiarostami, ChantalAkerman, Atom Egoyan, Amos Gitai), nonché alcune datate e significative incursioni di frontiera nel territorio di un cinema ...
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