Ramo fondamentale della medicina che affronta il problema terapeutico con atti manuali o con operazioni strumentali; la sua distinzione nel vasto campo delle discipline mediche è essenzialmente d’indole [...] , l’operazione di cataratta e lo stesso strumentario chirurgico era molto ricco. Nell’antica Grecia la c. maturarono le condizioni per l’allargamento del campo d’azione della chirurgia. L’ostacolo del dolore cominciò a essere rimosso alla metà del ...
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Chirurgo (Bourget-Hersent, Mayenne, 1510 circa - Parigi 1590). È considerato il fondatore della chirurgia francese. P. fu un grandissimo chirurgo e un maestro insigne anche nel campo dell'ostetricia, della [...] meglio e più rapidamente. Si fece allora propugnatore di questo nuovo metodo di cura e portò poi in tutta la chirurgia un sistema di semplicità pratica che apparve rivoluzionario. Tornato a Parigi dopo aver accompagnato per alcuni anni il visconte di ...
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GUATTANI, Carlo
Agostino Palmerini
Chirurgo, nato a S. Bartolomeo Bagni (Novara) il 30 aprile 1709, morto a Roma il 28 giugno 1773. Compiuti gli studî generali nel Collegio romano, nel 1728 fu ammesso [...] nell'ospedale di S. Spirito dove nel 1738 fu nominato sostituto e nel 1742 chirurgo primario; fu anche chirurgo primario dell'ospedale di S. Gallicano e chirurgo del tribuuale. Inviato in Francia da Benedetto XIV, si perfezionò in ostetricia nell ...
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Anatomista e chirurgo (Vatan 1645 - Parigi 1722). Chirurgo all'Hôtel-Dieu (dal 1681; nel 1700 primo chirurgo) e a Les Invalides (1683), nel 1684 venne nominato membro dell'Académie royale des sciences [...] il suo Nouveau système de la circulation du sang, ecc. (1700). Gli si deve, inoltre, una descrizione delle ghiandole poi dette di Cowper e, in chirurgia, osservazioni sul metodo di cura chirurgica della calcolosi vescicale e sull'ernia inguinale. ...
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Chirurgo e anatomista (Long Calderwood, Scozia, 1728 - Londra 1791), fratello di William; ispettore generale degli ospedali di Londra, direttore dell'ospedale di S. Giorgio, primo chirurgo dell'esercito [...] inglese, è considerato uno degli iniziatori degli studî di anatomia patologica in Inghilterra. Ideò un metodo di legatura degli aneurismi (legatura di H.), indicò i criterî differenziali fra ulcera sifilitica ...
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Fisiologo e chirurgo (Winterslow 1783 - Broome Par, Surrey, 1862). Presidente della Royal Society (dal 1858 al 1861) e del General Medical Council. Chirurgo di re Guglielmo IV e della regina Vittoria. ...
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Chirurgo (Upton, Essex, 1827 - Walmer, Kent, 1912). Professore di clinica chirurgica nell'univ. di Glasgow (1863), di Edimburgo (1869) e quindi nel King's College di Londra (1877-91). Nel 1897 fu creato [...] e tutto quanto potesse venire a contatto, diretto o indiretto, col campo operatorio, senza escludere le mani del chirurgo e l'aria atmosferica che sottopose a irrorazione continua di acido fenico mediante uno spruzzatore. La prima esperienza fu ...
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Anatomista e chirurgo (Würzburg 1788 - ivi 1856), figlio di Franz Kaspar; prof. di anatomia e poi di chirurgia a Bamberga, dove fu anche primario chirurgo del locale ospedale; si dedicò, seguendo le orme [...] del padre, soprattutto alla tecnica operatoria dell'ernia inguinale, migliorandone i metodi. Fu ritenuto eccellente maestro d'anatomia ...
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MAZZONI, Costanzo
Agostino Palmerini
Chirurgo, nato ad Ascoli Piceno nel dicembre 1823, morto a Roma il 5 febbraio 1885. S'addottorò in medicina a Bologna dove con F. Rizzoli continuò gli studî di chirurgia [...] in Italia nel 1859, ebbe la direzione dell'istituto oftalmoiatrico fondato dal principe Torlonia, rifiutò il posto di chirurgo nelle truppe pontificie e anche la cattedra di oculistica offertagli dal governo italiano. Invece nel 1872 fu professore ...
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Anatomista e chirurgo (Imola 1666 - Bologna 1732). Allievo di Malpighi, divenne lettore di anatomia all'univ. di Bologna e chirurgo nell'ospedale di S. Orsola. Fornì fondamentali contributi descrittivi [...] sulla struttura dell'orecchio, dell'aorta, del colon, del nervo vago, ecc. Si ricordano De aure humana tractatus (1704) e Opera postuma (1740), pubblicate da G. B. Morgagni, suo allievo ...
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chirurgo
s. m. (f. -a) [dal lat. tardo chirurgus, gr. χειρουργός; v. chirurgia] (pl. -ghi, meno com. -gi). – 1. Medico specialista in chirurgia; in senso stretto, chi, laureato in medicina e chirurgia, ha ottenuto la specializzazione chirurgica...
chirurgia
chirurgìa s. f. [dal lat chirurgĭa, gr. χειρουργία, comp. di χείρ χειρός «mano» e ἔργον «opera»]. – 1. Ramo della medicina che comporta l’intervento sul paziente con atti manuali o con operazioni strumentali, per lo più cruente:...