In botanica, iperplasia nella quale le cellule non differiscono citologicamente da quelle originarie; si può riscontrare nei vari organismi vegetali. ...
Leggi Tutto
embrione a mosaico
Mauro Capocci
Embrione formato da cellule aventi genotipo differente ma originato da un unico zigote. È una condizione piuttosto frequente che solitamente origina da una mutazione [...] che avviene solo in alcune delle cellule dell’embrione – che quindi daranno origine a popolazioni citologicamente differenti – o da errori nel corso della meiosi, ai quali sono dovuti numerosi casi in cui alcune cellule hanno un numero anormale di ...
Leggi Tutto
mutagenesi
Processo di cambiamento dei geni di un organismo attraverso le mutazioni. Cambiamenti nel genotipo possono essere causati da mutazioni spontanee (mutazioni casuali) o provocate da agenti mutageni [...] (quali le alte temperature, le radiazioni a onde corte, o alcuni composti chimici). Le mutazioni possono essere citologicamente suddivise in quattro gruppi: mutazioni genomiche, cromosomiche, geniche e puntiformi; quest’ultima categoria consiste nel ...
Leggi Tutto
Con questo nome s'intende, genericamente, la produzione di un nuovo individuo in assenza di anfimissi, cioè di fusione di due gameti. Può verificarsi per mezzo di processi tra loro assai differenti. Per [...] se sono diploidi (apogamia somatica). Tale modo di vedere fu assai criticato dallo Strasburger, che preferiva il criterio citologico.
Il Winkler introdusse però opportunamente i termini di anfimissia e di apomissia, intesa quest'ultima nel senso lato ...
Leggi Tutto
GRAZIOSI, Franco
Francesco Cassata
(Domenico Pio)
Nacque a Roma il 10 giugno 1923, secondogenito di Elpidio, capodivisione delle Poste di orientamento socialista, nato a Ospedaletto di Romagna, e Irma [...] comparata, alla tecnica della microscopia a raggi ultravioletti e alla reazione di Feulgen, utilizzata per caratterizzare citologicamente il DNA. Con questo metodo, lavorando su batteri e lieviti presso l’Istituto di microbiologia, Graziosi ...
Leggi Tutto
OOSPORA (dal gr. ᾠόν "uovo", e σπορά "spora")
Alberto Chiarugi
Nome con il quale s'indicava in passato l'oosfera fecondata, che si riveste di membrana più o meno spessa, e germina dopo un periodo più [...] che lo zigoto, originato dal processo dell'amfimissi, e quindi diploide, anche se adattato ecologicamente a conservare e a diffondere la specie, non ha nulla a che vedere citologicamente ed embriologicamente con la spora, la quale è sempre aploide. ...
Leggi Tutto
RADICE
Giuseppe Lusina
Botanica (XXVIII, p. 680). - È importante la distinzione fatta recentemente, e messa in piena evidenza da W. Troll (1949), tra piante omorize e piante allorize. Le prime, cui [...] termine, e che sarebbe quindi da riservare il termine di avventizio alle r. di neoformazione. È stato studiato istologicamente e citologicamente l'apice radicale, benché i lavori in questo campo siano molto meno numerosi che per l'apice del fusto (v ...
Leggi Tutto
Timo
Giancarlo Urbinati
Il timo è un organo ghiandolare impari e mediano, situato dietro lo sterno nel mediastino anteriore e superiore, in rapporto con il pericardio e i grossi vasi che si dipartono [...] di dare invasione locale e, più raramente, diffusione a distanza; il tipo II, o carcinoma timico, è invece citologicamente maligno e presenta tutte le caratteristiche e i comportamenti dei tumori. Una speciale menzione deve essere fatta per quanto ...
Leggi Tutto
SESSO
Giuseppe MONTALENTI
Lidio CIPRIANI
(fr. sexe; sp. sexo; ted. Geschlecht; ingl. sex).
Sommario. - Introduzione (p. 481). - Storia (p. 482). - La determinazione del sesso: Rapporto numerico dei [...] X e con Y, si possono avere le quattro combinazioni che risultano dallo schema: XXX, XXY, XO, OY. Si sono potute controllare citologicamente queste formule, e si è visto che gl'individui con tre X e quelli con XXY sono femmine; quelli con un solo X ...
Leggi Tutto
Genoma
Renato Dulbecco
Sommario: 1. Definizioni. 2. Costituzione del genoma nucleare. 3. Il Progetto Genoma. a) Premesse storiche. b) iI nuovo Progetto. 4. Le basi tecnologiche del Progetto. a) La conoscenza [...] , che sono eterozigoti nelle cellule normali e omozigoti in quelle tumorali; in altri casi il fenomeno non è dimostrabile citologicamente, ma può essere stabilito con l'uso dei polimorfismi.
8. Mappe fisiche
a) Generalità
Le mappe fisiche sono ...
Leggi Tutto
citologia
citologìa s. f. [comp. di cito- e -logia]. – Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione,...
citologico
citològico agg. [der. di citologia] (pl. m. -ci). – 1. Relativo alla citologia: osservazioni citologiche. 2. Che si riferisce alla cellula o a sue parti: differenziamento c., differenziamento delle cellule.