Alcaloide, C22H25O6N, isolato dai semi di Colchicum autunnale, polvere gialla, amorfa, inodora. Ha azione antimitotica ed è attiva contro la gotta e la febbre mediterranea.
In biologia è usata per determinare la poliploidia. Nelle cellule vegetali blocca la mitosi perché inibisce la formazione delle fibre del fuso: impedisce l’aggiunta di molecole di tubulina ai microtubuli, legandosi a un sito specifico ...
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statmocinesi In citologia, arresto della mitosi, per effetto di agenti esterni (bassa tempertura) o di sostanze chimiche (colchicina), con cui sperimentalmente si induce la poliploidia. Indice statmocinetico [...] In ematologia, la percentuale delle cellule in mitosi rilevata in un frammento di tessuto emopoietico esposto in coltura all’azione della colchicina, al fine di valutarne la potenzialità proliferativa. ...
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tropolone Composto chimico, idrossiderivato del tropone (con l’ossidrile in posizione 2), di formula C7H6O2; il nucleo del t. è presente in alcuni prodotti naturali (colchicina, purpurogallina, acido stipitatico, [...] acido puberulico). Si presenta in cristalli incolori che fondono a 50 °C, di carattere anfotero, resiste abbastanza bene agli agenti ossidanti e all’idrogenazione ...
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Mezzi in grado di impedire la mitosi, ovvero la replicazione cellulare sia per via fisica, attraverso radiazioni ionizzanti, sia per via chimica. In questo secondo caso si tratta di antimetaboliti che [...] impediscono la replicazione del materiale genico. Altre sostanze, quali la colchicina, bloccano invece la divisione mitotica della cellula. ...
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Una classificazione ideale degli a. dovrebbe essere basata sui meccanismi biochimici di azione dei vari composti, ma poiché questi in molti casi non sono stati chiariti, si possono classificare soltanto [...] scarsa tossicità, viene preferito negli esperimenti su cellule di mammifero; la seconda ha un'efficacia molto inferiore a quella della colchicina.
La capacità d'indurre c-mitosi è presentata da un gran numero di composti i quali appartengono ai più ...
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Chimico (Parigi 1788 - ivi 1842), prof. all'École de pharmacie di Parigi. Uno dei fondatori della chimica degli alcaloidi. Utilizzando metodi di separazione non distruttivi, in partic. l'estrazione con [...] a J.-B. Caventou isolò e identificò molte "basi vegetali" (in seguito ribattezzate alcaloidi): stricnina, brucina, veratrina, chinina, colchicina, ecc.; insieme a J.-B. Dumas dimostrò che tali sostanze contengono azoto. Isolò e studiò, inoltre, molti ...
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Nome generico per designare quei farmaci che hanno un'azione inibente la divisione cariocinetica o mitotica; essi sono anche detti citostatici in quanto determinano citostasi, cioè impediscono la riproduzione [...] sono pure chiamati radiomimetici. Molti farmaci di varia origine esplicano attività antimitotica; fra i più tipici sono la colchicina, alcaloide del colchicum autumnale, e i suoi derivati, l'uretano, varî derivati dell'arsenico, alcuni chinoni, il ...
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Nome italiano del genere Colchicum e in particolare di Colchicum autumnale (v. .), comune in Europa nei prati, con numerose varietà; i fiori spuntano in autunno, nei prati montani, e sono lilla-porporinio, [...] In primavera si sviluppano le foglie e i frutti, lunghi 3-6 cm, diametro 2 mm, superficie zigrinata, bruna, sapore amaro, con numerosi semi. L’intera pianta è tossica, per la presenza dell’alcaloide colchicina (➔), che si estrae soprattutto dai semi. ...
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Chimico (Berlino 1876 - Gottinga 1959); prof. a Innsbruck (dal 1906) e poi a Gottinga (1915-44). È noto per fondamentali studî nel campo della chimica organica e della biochimica. Le sue più importanti [...] in vitamina D mediante raggi ultravioletti, la preparazione della vitamina D2, gli studî sugli alcaloidi della digitale e sulla colchicina, ecc. Nel 1928 fu insignito del premio Nobel per la chimica per le sue ricerche sulla struttura degli steroidi ...
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antimitotico
Sostanza capace di inibire la divisione cellulare. Se ne conoscono due tipi: quelli che interferiscono con i processi che avvengono nell’interfase del ciclo cellulare; quelli che esplicano [...] di replicarsi. Al secondo tipo appartengono composti di origine vegetale (derivati da Colchicum autumnale o da Vinca maior), quali la colchicina e la vinblastina o i loro derivati di sintesi, in grado di inibire la formazione delle fibre del fuso e ...
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colchicina
s. f. [der. di colchico2]. – Alcaloide isolato dai semi del colchico (Colchicum autumnale): è una polvere gialla, amorfa, inodora, raccomandata negli attacchi di gotta, e dotata anche di azione antimitotica; in biologia, ha interesse...
poliploidia
poliploidìa s. f. (o poliploidismo s. m.) [der. di poliploide]. – In genetica, la condizione di cellule, tessuti o organismi i cui nuclei contengono tre o più assetti cromosomici completi (3n = triploide; 4n = tetraploide, ecc.);...