Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] .
La cultura artistica della Roma monarchica e del primo periodo repubblicano è quella italica. Il tempio di Giove sul collecapitolino a Roma, in legno, rivestito di terracotta secondo la moda etrusca, con gli acroteri e la statua di culto ...
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(lat. Romulus) Mitico fondatore di Roma, eroe eponimo della città. La leggenda di R., che si confonde in larga parte con quella delle origini di Roma, ha varie forme, ma la più diffusa e accettata nell’antichità [...] R., o il suo luogotenente Celere, lo uccise. La città si popolò grazie all’istituzione dell’asilo (➔) sul colleCapitolino, nel quale potevano rifugiarsi tutti gli esuli delle città vicine, finché il ratto delle Sabine, avvenuto durante una festa ...
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Nome di 12 divinità latine, aggruppate in 6 coppie (donde il nome Consentes «che stanno insieme»): Giove-Giunone; Nettuno-Minerva; Marte-Venere; Apollo-Diana; Vulcano-Vesta; Mercurio-Cerere. A Roma agli [...] Dei C., il cui culto era in onore già sotto la repubblica, era dedicato un portico ai piedi del colleCapitolino verso il Foro; il suo restauro nel 367 d.C. fu l’ultimo intervento pubblico in Roma riguardante il culto degli antichi dei. ...
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È l'arte di preparare i farmaci seguendo le prescrizioni mediche, basandosi su apposite conoscenze scientifiche e osservando speciali disposizioni della Farmacopea (v.). Nei tempi remoti farmacia e medicina [...] circulatores, se andavano offrendole di casa in casa, sellularii se le commerciavano in apposite botteghe situate ai piedi del colleCapitolino. Gli scavi di Pompei ci hanno rivelato varî oggetti che risalgono all'arte farmaceutica di quei tempi. Una ...
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Vate arcadica, madre di Evandro; il suo nome si voleva far derivare dai vaticinî che ella proferiva in versi (carmina). Dionisio e Plutarco l'identificano con Themis, che poi si disse Carmentis quando [...] Per sottoscrizione delle matrone romane, in tempo antichissimo indeterminato, venne eretto in suo onore il tempietto tra il colleCapitolino e il Tevere. Nella letteratura C. ha gran parte quale profetessa della grandezza di Roma.
Bibl.: Hartung, Die ...
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Il primo giorno del mese nel calendario romano, da cui prese il nome il calendario stesso. Non esistevano nel calendario greco, e fu perciò che i Romani a indicare il rinvio indefinito di un'impresa o [...] calendario di Numa, al primo apparire della luna nuova, uno dei pontefici convocava il popolo nella curia calabra, sul collecapitolino, presso il sacello di Giunone Moneta, e annunziava il principio del mese. Fissava inoltre i giorni delle ulteriori ...
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ALESSANDRO II, papa
Cinzio Violante
Secondo il più attendibile catalogo dei pontefici di questo periodo, Anselmo, futuro A. II, era figlio di un Arderico. La sua famiglia, di Baggio, aveva il capitanato [...] , mentre i suoi partigiani occupavano tutta la città leonina. A. II era costretto a rifugiarsi in un monastero del collecapitolino. Sostenendo i Normanni le parti di A. II, Benzone e Onorio II avevano contatti con ambasciatori bizantini, i quali ...
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PAOLO III, papa
Gigliola Fragnito
PAOLO III, papa. – Alessandro Farnese nacque a Canino il 28 febbraio 1468, secondogenito di Pier Luigi e di Giovannella Caetani, figlia di Onorato III duca di Sermoneta.
La [...] – che culminò nella riqualificazione del Campidoglio a opera di Michelangelo e nella costruzione di una residenza estiva sul collecapitolino attigua al palazzo dei Conservatori – Paolo III, da dotto umanista, volle certamente esaltare il mito della ...
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COMUNE
P.F. Pistilli
L'uso sostantivato dell'aggettivo comune (dal lat. communis 'comune, mediocre', composto da cum e munus) indica storicamente la forma di governo tipica delle città (v.) medievali [...] , s. IX, 91-92, 1964-1965, pp. 181-203; C. Pietrangeli, I palazzi capitolini nel Medioevo, in Il Campidoglio. Storia ed illustrazioni del collecapitolino, dei monumenti, degli edifici e delle raccolte storiche ed artistiche, Roma 1965, pp. 21-28 ...
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oca2
òca2 s. f. [lat. tardo auca, da *avĭca, der. di avis «uccello»]. – 1. a. Nome comune di varie specie di uccelli anseriformi anatidi, che vivono nelle zone umide o costiere di tutto il mondo; al genere Anser appartengono le specie più...