Ogni sistema giuridico-economico nel quale la proprietà dei beni appartenga, più o meno largamente, alla collettività e sia amministrata dallo Stato o da altre espressioni del potere centrale, in vista [...] ridotta o esclusa la libera iniziativa dei singoli nel campo economico. Specifici modelli teorici o storici d’organizzazione collettivista della società, distinti per il grado e la natura della gestione centralizzata dei mezzi di produzione o per ...
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Per comunismo s'intende un sistema sociale caratterizzato dalla comunione di beni fra gli associati: concetto affine a quelli di socialismo e collettivismo, in quanto esprimano esistenza o esigenza della [...] dell'intero gruppo sociale nella lotta contro agenti naturali o contro altre popolazioni. Così alle tracce di collettivismo parziale dei villaggi lacustri di palafitte fan riscontro tracce di probabile comunismo integrale (cimiteri comuni con urne ...
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Socialista belga (Ostenda 1842 - Cannes 1890). Fu tra i fondatori dell'Internazionale (1864) e, convertitosi al marxismo, contribuì nei congressi di Bruxelles (1868) e Basilea (1869) alla vittoria del [...] collettivismo contro i sostenitori del mutualismo di Proudhon, di cui prima era stato seguace. Combatté anche le teorie di Bakunin e sostenne la socializzazione dei servizî pubblici (congresso del 1874). Alle sue idee va ricollegato il possibilismo ...
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Economista e uomo politico tedesco (Greifswald 1805 - Jagetzow, Pomerania, 1875). Benché dal punto di vista teorico possa considerarsi con K. Marx e K. G. Winckelblech uno dei principali rappresentanti [...] del collettivismo integrale, venne a trovarsi a capo di quel movimento che mirava alla soluzione delle questioni sociali per vie legali, al di fuori di ogni azione politica, e fu insieme con F. Lassalle ispiratore del socialismo di stato.
Vita e ...
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GEORGE, Henry
Vincenzo Tosi
Nato a Filadelfia il 2 settembre 1839, morto a New York il 29 ottobre 1897. Fu mozzo, stampatore, minatore, impiegato, giornalista; è noto per un suo sistema di collettivismo [...] territoriale propugnato soprattutto nell'opera Progress and poverty (New York 1880) che gli diede fama e ricchezza.
Il G. partì dal concetto che le cause della miseria sono insite nel progresso stesso; ...
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GULLBERG, Hjalmar
Mario GABRIELI
Poeta svedese, nato in Scania nel 1898.
Insieme a Lagerkvist ha contribuito a restaurare la spiritualità della poesia contro il sensualismo e l'anarchismo della generazione [...] di scrittori proletarî e freudiani. Fine e dotto umanista, ostile a ogni forma di collettivismo (Gemenskap, Comunità, 1932), traduttore dei tragici greci, di Aristofane e Calderon, G., pur restando tecnicamente legato alle forme tradizionali della ...
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Narratore olandese, nato ad Amsterdam il 10 ottobre 1884.
Dopo tre volumi di racconti fantastici, Ftmtastische Vertellingen (1919-1924), in cui è chiara l'influenza di Edgar Allan Poe, B. trova il proprio [...] tono nel breve romanzo Blokken ("Blocchi") del 1931, satira contro il collettivismo, e nel forte romanzo Bint (1934), ambientato in una scuola di terrore. Caratteristico di B. è l'ingrandimento fantastico, talvolta grottesco, talvolta mostruoso, ...
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USI CIVICI
Giovanni CURIS
. Sono diritti di godimento, quali, ad esempio, quelli di seminare, pascolare, legnare e simili, che gli abitanti di un comune o di una frazione di comune esercitano uti singuli [...] et uti cives, sulle terre appartenenti al comune, alla frazione o ai privati.
Essi ripetono la loro origine dal collettivismo agrario romano e germanico, ma il loro massimo sviluppo si ebbe nel feudo, a causa della speciale organizzazione di questo ...
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In generale, ogni concezione che affermi il valore assoluto della personalità come principio esplicativo. In particolare, la dottrina di C. Renouvier affermante la personalità quale categoria suprema e [...] che, sul fondamento di una concezione cristiana e cattolica dell’uomo, combatte sia l’individualismo astratto sia il collettivismo assolutista, ponendo la persona umana come fine della vita associata. A questo orientamento di Mounier, ripreso in ...
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OGILVIE, William
Anna Maria Ratti
Economista inglese, nato presso Elgin nel 1736, morto ad Aberdeen il 14 febbraio 1819. Dopo avere studiato a Glasgow e a Edimburgo sotto la guida di A. Smith e A. Ferguson [...] di Gordon, fu professore di filosofia e umanità al King's College di Aberdeen dal 1762 al 1817. Precursore del collettivismo agrario, basandosi sulla dottrina del diritto naturale e sulla teoria del valore di Locke, propugnò una riforma tendente a ...
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collettivismo
s. m. [dal fr. collectivisme, der. di collectif «collettivo»]. – Denominazione generica di ogni dottrina politica, e di un corrispondente sistema giuridico-economico, che postula la proprietà comune, affidata appunto alla collettività,...
collettivista
s. m. e f. e agg. [dal fr. collectiviste] (pl. m. -i). – Chi, o che, s’ispira al collettivismo o ne sostiene la dottrina; che riguarda il collettivismo o ne segue i principî (con questa seconda accezione, più com. collettivistico).