teoria comportamentista
Teoria del comportamento umano e animale elaborata da John B. Watson e Burrhus F. Skinner. Tale teoria è basata non sullo studio di variabili soggettive, come il pensiero o la [...] e misurabili, che sono gli atti motori e verbali del soggetto. Alcuni concetti hanno un ruolo centrale nelle teorie comportamentiste: lo stimolo, cioè l’impatto che l’ambiente ha sull’individuo; la risposta, ossia la reazione all’ambiente; e ...
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GIBSON, James J.
Manfredo Massironi
Psicologo statunitense, nato a McConnelsville (Ohio) il 27 gennaio 1904, morto a Ithaca (New York) l'11 dicembre 1979; fondatore della teoria ecologica della percezione. [...] G. frequentò i seminari di Koffka, il cui approccio ai problemi della percezione mise in crisi le sue convinzioni comportamentiste. Nel 1932 sposò E. Jack, studiosa di psicologia dell'età evolutiva e dell'apprendimento, con la quale condusse numerose ...
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Nella ricerca sia psicologica sia etologica, acquisizione persistente di modificazioni del comportamento, dal semplice condizionamento di riflessi primari fino a forme complesse di organizzazione delle [...] . Esistono molteplici teorie dell’a. che possono essere raggruppate in tre grandi classi: teorie comportamentiste, cognitiviste e formaliste.
Le teorie comportamentiste sono anche dette teorie S-R, perché il comportamento R è funzione di S (lo ...
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Impresa
Claudio Sardoni
Gianfranco Dioguardi
Marcello Morelli
(XVIII, p. 936; App. II, ii, p. 12)
Gli aspetti riguardanti il funzionamento delle i. sono molteplici e variegati, in accordo con le particolari [...] dell'impresa. L'esigenza di un approccio più realistico all'analisi dell'i. è stata condivisa anche dalla cosiddetta teoria comportamentista dell'i., proposta in particolare da R. Cyert e J. March (1963). In quest'approccio, l'i. è interpretata non ...
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memoria
Facoltà di richiamare alla mente eventi o conoscenze passati che hanno lasciato una traccia ripercorribile, oppure ambito nel quale essi continuano a essere virtualmente presenti. Privilegiando [...] via via modificati e armonizzati. Successivamente, con il cognitivismo si è avuta una rottura con le prospettive comportamentiste, mediante la differenziazione dei processi di memorizzazione a breve termine (m. primaria, limitata anche a pochi ...
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Neuroscienze. Basi biologiche dell'intelligenza
Carlo Caltagirone
L'intelligenza è uno dei costrutti psicologici più ardui da definire e sintetizzare. Una definizione operativamente valida la descrive [...] a quello per insight, che ha tempi di soluzione estremamente variabili. Il cognitivismo, integrando le tradizioni del comportamentismo e dello strutturalismo, ha inserito all'interno del nesso deterministico stimolo-risposta il ruolo dei processi di ...
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Biologia
G. sanguigni
Strutture antigeniche presenti sulla superficie dei globuli rossi e riconosciute da anticorpi specifici (➔ gruppi sanguigni).
G. tissutali
Insieme di individui istocompatibili, tra [...] esclusivi dell’analisi sociale matura, nei primi anni del 1900, negli USA sotto l’influenza delle correnti comportamentiste (➔ comportamento) e per opera della scuola cosiddetta di group theory, che si occupava specialmente di analisi politica ...
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Aggressività
Carlo Caltagirone
Il termine aggressività riveste una pluralità di significati e include fenomeni molto diversi l’uno dall’altro, quali comportamenti, risposte emotive e processi cognitivi. [...] la più idonea per rendere conto dell’aggressività. Nella prima metà del Novecento lo sviluppo delle teorie comportamentiste distolse l’attenzione degli studiosi dalle determinanti genetiche e dagli assiomi dell’evoluzionismo, mettendo in risalto il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Daniel Bovet
Alberto Oliverio
Daniel Bovet, premio Nobel per la fisiologia o la medicina nel 1957, ha svolto ricerche in settori disparati: i suoi studi nel campo della chemioterapia e della farmacologia [...] albori: quando Bovet iniziò a lavorare in questo settore la psicologia sperimentale aderiva, prevalentemente, alle teorie comportamentiste, implicando che ogni aspetto dell’agire – animale e umano – potesse essere descritto in termini di rapporti ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Claudio Fiocchi
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel Novecento la psicologia è contraddistinta dalla dialettica tra due contrapposte [...] 1940; 1947)
Il modello teorico della Gestalt riguardante il pensiero e l’apprendimento animale si oppone a quello comportamentista secondo il quale gli animali risolvono le problematiche con un criterio costituito da tentativi ed errori, proponendo e ...
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comportamentismo
s. m. [der. di comportamento]. – 1. a. In psicologia, indirizzo di studio (detto anche, con adattamento del corrispondente termine ingl., behaviorismo), che estende i metodi osservativi della psicologia animale e l’analisi...
scatola
scàtola s. f. [prob. metatesi del lat. mediev. castula, di origine germ.]. – 1. a. Involucro di forma varia (per lo più parallelepipeda, talora cilindrica), generalm. fatto di cartone, ma anche di legno, metallo, plastica, ecc., sempre...