Procedimento contrappuntistico per il quale un’idea melodica subisce il raddoppiamento (o un ulteriore accrescimento) dei valori di durata di ogni sua nota. ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giorgio Monari
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Espressività, sentimento e magistero contrappuntistico, effetti drammatici e improvvisi [...] sonate d’intavolature per l’organo e il cembalo, anche queste in quattro movimenti e di densa scrittura contrappuntistica.
La produzione di Carl Philipp Emanuel Bach costituisce uno snodo cruciale tra lo stile sonatistico postbarocco, caratterizzato ...
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Tecnica compositiva adottata nella musica del 20° sec., basata sul libero uso di tutti i gradi della scala diatonica, sia sotto l’aspetto melodico sia sotto quello armonico e contrappuntistico, con una [...] completa mancanza di alterazioni cromatiche. Se ne trovano esempi in alcune composizioni di C. Debussy ...
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Musicista (Vršovice, Praga, 1882 - Praga 1969). Studiò composizione con V. Novák. Esponente della scuola nazionale ceca, nel corso degli anni venne elaborando un tipo di linguaggio musicale caratterizzato [...] da un solido impianto contrappuntistico. Tra le sue composizioni si ricorda soprattutto České requiem op. 24 ("Requiem ceco", 1940). ...
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Musicista (Courtrai o Harelbeke 1529 - Vienna 1567). Attivo presso la corte di Massimiliano II a Praga e in seguito, dopo l'elezione di quest'ultimo a imperatore, a Vienna, compose musica sacra e profana, [...] nella quale si mostra dotato di notevole ingegno contrappuntistico. ...
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Musicista tedesco (Fulda 1445 circa - Wittenberg 1505); monaco benedettino, prof. all'univ. di Wittenberg, è considerato tra i maggiori esponenti della composizione (polifonie chiesastiche) e della teoria [...] musicale tedesca del suo tempo. Nel suo trattato De musica (1490) chiaramente si prospetta l'urgenza d'un rinnovamento nel quale il virtuosismo contrappuntistico venga a servire, anziché a nuocere, ai veri fini dell'arte. ...
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Musicista (Frattamaggiore, Napoli, 1684 - Napoli 1755). Nonostante l'intensa e preziosa attività didattica (insegnò al conservatorio napoletano di S. Onofrio a Capuana e in altri), il D. seppe produrre [...] della polifonia di tradizione romana e il senso della nuova armonia, egli contribuì alla formazione d'un discorso contrappuntistico veramente moderno. Le musiche del D. (solo in piccola parte stampate) si trovano manoscritte nelle più importanti ...
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Sassofonista e compositore statunitense (New York 1927 - Darien, Connecticut, 1996). Maestro del sax baritono e arrangiatore fra i più importanti del jazz moderno, M. si mise in luce dapprima nelle grandi [...] Baker alla tromba o Bob Brookmeyer al trombone) si distinsero nello stile detto West Coast per la rinuncia al pianoforte in un jazz ariosamente contrappuntistico, cui M. alternò l'attività di arrangiatore per orchestre talvolta da lui stesso dirette. ...
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PROGRESSIONE
Giulio Cesare Paribeni
. Musica. - Il principio della simmetria, operante nella musica, così come nelle altre arti, ha dato origine alle progressioni. In senso melodico si chiama con tale [...] senso armonico la ripetizione periodica si riferisce a una serie di accordi e alla loro speciale concatenazione. In senso contrappuntistico, si tratta di un intero episodio polifonico, con l'insieme delle parti, che viene ripetuto simmetricamente in ...
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Musicista italiano (Tortona 1872 - Città del Vaticano 1956). Studiò con suo padre Giuseppe, maestro di cappella alla cattedrale tortonese, poi al conservatorio di Milano e alla scuola di musica sacra di [...] è modellato su quello di G. Carissimi, ma dà ampio spazio all'orchestra; il coro è più spesso omoritmico che contrappuntistico, tranne i finali, di solito fugati. I suoi oratorî sono: La passione di N. S. Gesù Cristo (1897), La trasfigurazione ...
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contrappuntistico
contrappuntìstico agg. [der. di contrappunto] (pl. m. -ci). – Che riguarda il contrappunto: problemi c.; stile c.; anche nel sign. che contrappunto ha nella critica letteraria: pagina ricca di effetti contrappuntistici.
soggetto2
soggètto2 s. m. [dal lat. tardo subiectum, sostantivazione del part. pass. subiectus: v. la voce prec.]. – 1. a. Argomento, tema: Don Rodrigo, senza indovinar precisamente il s. di quella visita, pure ... n’avrebbe fatto di meno...