Concezione filosofico-politica secondo la quale lo Stato nasce da un contratto tra i singoli individui. Il c. moderno si afferma nel 17° e 18° sec. per opera della scuola del diritto naturale. Attraverso il contratto gli individui convengono di uscire dallo stato di natura - dove sono eguali e liberi, ma privi di garanzie - e di formare una società civile sottomettendosi volontariamente a un potere ...
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socialismo
Il termine compare per la prima volta nel 18° sec., per designare la corrente antihobbesiana del giusnaturalismo (➔) moderno, ossia quei contrattualisti che ponevano all’origine della società [...] non la natura egoista e ferina dell’uomo, ma la sua tendenza alla socialitas (da cui la definizione di «socialisti»). Questo significato rimarrà tuttavia di uso assai ristretto e il termine acquisirà il ...
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Condizione per cui ogni individuo o collettività deve essere considerato alla stregua di tutti gli altri, e cioè pari, soprattutto nei diritti civili, politici, sociali ed economici. L'eguaglianza di tutti [...] - gerarchia che durante il Medioevo si irrigidì nel criterio ereditario, fondato sulla nascita - per i moderni pensatori contrattualisti gli uomini dispongono di eguali diritti e di conseguenza l'ordine sociale e politico è qualcosa di 'artificiale ...
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Per divorzio comunemente s'intende il sistema legale con cui si attua lo scioglimento del matrimonio durante la vita dei coniugi; sistema che si connette al principio generale della perpetuità del vincolo [...] possono prestare, e che riassume tutte le alte idealità della famiglia. È d'uopo riconoscere che gli stessi contrattualisti a oltranza - seguiti in ciò dalle legislazioni che adottano i loro concetti - compresi dalla serietà delle contrarie obiezioni ...
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Mentre vi è un generale consenso sulla valutazione morale di specifici comportamenti verso gli esseri umani, almeno nelle questioni essenziali (uccidere o provocare un danno fisico oppure esercitare una [...] ogni moralità. È la moralità che ha origine da questo riconoscimento, non il contrario, come pensano i contrattualisti. L'errore del contrattualismo e dell'etica del discorso è quello di estendere indebitamente un metodo di inquadramento e di analisi ...
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GAMBARUTI, Tiberio
Dario Busolini
, Tiberio. - Nacque ad Alessandria nel 1571, figlio di Adriano, appartenente a una cospicua famiglia della nobiltà cittadina. Del nome della madre, invece, non è rimasta [...] et osservarioni politiche, che hanno il medesimo intento di difesa dell'ordine monarchico, temperato da echi giusnaturalistici e contrattualisti. Nata come commento alle storie di Tito Livio, l'opera maggiore del G., ancorché scritta con uno stile ...
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Politica, scienza della
Angelo Panebianco
(v. politologia, App. V, iv, p. 166)
Genesi e definizioni
È impossibile stabilire la 'data di nascita' della s. della politica. Il nome - politiké epistéme [...] del Seicento e del Settecento non figurano, in tal senso, fra i padri fondatori della scienza della politica. La polemica con il contrattualismo (e il giusnaturalismo) è certo uno dei terreni su cui la s. della p. moderna - da Montesquieu a Hume, a ...
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TEOCRAZIA
Antonio FALCHI
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Questo termine, usato per primo da Flavio Giuseppe (C. Apion, II, 16) e forse da lui foggiato, sul modulo di "aristocrazia", "democrazia" e simili, denota, come l'etimo indica [...] di uno o di molti individui, ma delle esigenze e dell'atteggiamento spirituale della collettività. All'arbitrio dei contrattualisti si sostituisce la Provvidenza, nel cui concetto, come in Vico, si riassume la necessità del divenire storico.
Del ...
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. L'economia politica è una delle scienze che studiano l'attività umana. Il suo particolare oggetto non è determinato allo stesso modo da tutti i trattatisti; ma si riscontra come punto di partenza caratteristico [...] , che non trovi altro limite all'infuori della coesistenza stessa di tante libertà. Secondo le espressioni consuete ai contrattualisti, il problema si riduce a stabilire "delle convenzioni sociali, tacite o formali, per assicurare a ciascuno l'uso ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Giustizia, teorie della
Michel Rosenfeld
Introduzione: considerazioni generali sul diritto e sulla giustizia
Il diritto e la giustizia, inestricabilmente connessi in un rapporto spesso difficile e controverso, [...] decisa da coloro che stipulano l'accordo. Nella teoria di Rawls, che può essere considerata la versione contemporanea del contrattualismo di gran lunga più influente, il dominio dell'eguaglianza è piuttosto ampio, in quanto si colloca a metà strada ...
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contrattuale
contrattüale agg. [der. di contratto2]. – Che concerne un contratto o i contratti: clausola c.; disposizioni, norme c.; accordo c.; rinnovo c.; anche, stabilito nel contratto: aumento c. (del salario); esigere il rispetto del...
contrattualismo
s. m. [der. di contratto2, contrattuale]. – Concezione filosofico-giuridica e filosofico-politica (risalente alla sofistica greca e diffusa, con nuovi significati, nei sec. 17° e 18° ad opera di Th. Hobbes, J. Locke e J.-J....