SARMADA
N. Bonacasa
Località della Siria, nota per un monumento, forse commemorativo, costituito da due colonne corinzie erette nel 132 a. C., analogo a costruzioni similari edificate in Siria.
Bibl.: [...] W. B. Dinsmoor, The Architecture of Ancient Greece, Londra 1950, p. 327 ss ...
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(gr. τὰ Μέγαρα) Cittadina della Grecia orientale, nell’Attica. Nell’antichità fu il centro politico della regione compresa fra l’istmo di Corinto, l’Attica e la Beozia (Megaride). Fu fondata verso la [...] fine del periodo miceneo da genti corinzie o argive; la monarchia vi fu presto sostituita con un’oligarchia che eleggeva il βασιλεύς eponimo. Nell’8°-7° sec. a.C. raggiunse un grande sviluppo divenendo una potenza colonizzatrice: fondò in Sicilia M. ...
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Architetto greco; un epigramma copiato da Ciriaco d'Ancona lo celebra come costruttore del famoso tempio di Adriano a Cizico, uno dei piu grandi dell'antichità (lungo 100 m e largo 30) con colonne corinzie [...] (6 sulla fronte e 15 in lunghezza) alte 21 m, tutto in marmo proconnesio, completato nel 167 sotto Marco Aurelio. Si conserva il discorso commemorativo di Elio Aristide ...
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POLLIDE (Πόλλις)
Paola Zancan
Ammiraglio (navarco) spartano nel 396-95, e di nuovo nel 377-76. Nel 393-92 fu invece epistoleus e come tale, a fianco del navarca Podanemo, prese parte alle operazioni [...] contro le navi corinzie nel golfo di Corinto, e fu ferito. Di P. c'è inoltre testimoniato che fu mandato come ambasciatore a Siracusa e che nel viaggio di ritorno, riconducendo Platone in Grecia, lo fece vendere schiavo in Egina. Durante il suo ...
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L'architettura religiosa e funeraria del mondo greco, etrusco-italico e romano
Giorgio Rocco
L'architettura religiosa
L'età geometrica
L'architettura dei secoli immediatamente successivi alla fine [...] quarto del II sec. a.C., nelle forme di una tholos greca interamente di marmo pentelico; con una peristasi di 20 colonne corinzie sollevate su di una crepidine di 3 gradini, piuttosto che su di un podio, l'edificio dimostra anche nei dettagli dell ...
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Ceramista attico (attivo nel 570-550 circa a. C.), proprietario della fabbrica in cui lavorò Clizia. Dovette lavorare anche per altri pittori, come dimostra una tazza di Egina ora a Berlino, in stile affine [...] a quello dei disegnatori più vivaci delle anfore attico-corinzie. Insieme a Clizia firmò invece il celebre vaso François. ...
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Architetto spagnolo (seconda metà sec. 16º). A Jerez de la Frontera costruì (1575), assieme a Diego Martín de Oliva e Bartolomé Sánchez, il Palazzo Municipale. È noto, come del resto gli altri due architetti, [...] solo per questo edificio, bell'esempio di architettura rinascimentale, con facciata partita da tre coppie di colonne corinzie su alti piedistalli e una trabeazione continua. Gli sono state attribuite varie opere, sempre a Jerez. ...
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MASSARI, Giorgio
Architetto, nato intorno il 1686, morto a Venezia il 20 dicembre 1766. Fu operoso soprattutto a Venezia, ove costruì, tra altro, le chiese di S. Maria del Rosario (1725-1736), con la [...] scompartita da colonne composite e sormontata da un frontespizio triangolare e nell'interno un grande ordine di mezze colonne corinzie a coppie; dei Ss. Ermagora e Fortunato (1728-36); di S. Maria dei Penitenti, terminata nel 1763, dalla facciata ...
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CLEMENTINO e MAGNO (v. vol. ii, p. 112)
Red.
Il dittico di Clementino, conservato al museo di Liverpool (altezza 0,384, larghezza 0,123 m) è di fabbrica costantinopolitana. Ha in alto una croce fiancheggiata [...] busti di Anastasio e di Ariadne in vesti imperiali. Sotto vi è la tabella con iscrizione, riposante su due colonne corinzie.
L'iscrizione: Fl(avius) Taurus Clementinus Armonius Clementinus si completa sull'altra valva: (Vir) Il (lustris) Com(es) Sacr ...
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corinzio
corìnzio (o corìntio) agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Corinthius, gr. Κορίνϑιος]. – Di Corinto, città storica e moderna della Grecia merid., nel Peloponneso di nord-est: i monumenti c., l’arte c.; come s. m., abitante o nativo di Corinto:...
pianuzzo
s. m. [dim. di piano2]. – In architettura, termine con cui è indicata la smussatura praticata sullo spigolo vivo delle scanalature nelle colonne ioniche e corinzie per ridurne la fragilità.