È una espressione impropria, ma usuale nella mitologia nordica, per indicare la fine del mondo. Ha origine dall'erronea interpretazione della parola dell'antico nordico ragnarök, che ricorre in alcune [...] dell'"onnipotente signore", che non può essere se non il Dio vittorioso della nuova fede.
Sotto il titolo Crepuscolodeglidei Riccardo Wagner ha liberamente rielaborato nel testo del suo dramma musicale (4ª parte della tetralogia l'Anello del ...
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(ted. Götterdämmerung) La fine del mondo, nella mitologia nordica, descritta ampiamente nella Völuspá (il "canto [profetico] della veggente"), il carme escatologico dell'Edda norrena. Il tedesco Götterdämmerung [...] mazdea, che però pare una innovazione religiosa dovuta a Zarathustra), gli studiosi hanno voluto rintracciare nel Crepuscolodeglidei l'influenza di religioni e di concezioni straniere, quali la stessa escatologia iranica o l'apocalittica ...
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Scrittore (Firenze 1869 - Roma 1937). Redattore-capo del Convito di A. De Bosis e collaboratore di numerose riviste, autore di poesie e romanzi di gusto dannunziano (fra cui la trilogia: L'orda d'oro, [...] Centocelle, Il crepuscolodeglidei, 1906-1915), di cronache e pagine di guerra, traduttore in versi di tutto il Teatro di Shakespeare (1911-34), e dal 1927 riordinatore e direttore del Museo Napoleonico di Roma; le sue opere migliori sono di ...
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Divinità del paganesimo dei Germani settentrionali. È una delle figure divine meno chiare, la prima a essere nominata nella Völuspâ (1, 2) quale progenitore del genere umano. Appare soprattutto come guardiano [...] montagna del cielo che, come tale, costituisce una forma di asse del mondo. Solidale con il suo carattere di grande divinità è anche il mito delle sue due lotte con Loki: la seconda delle quali ha luogo nel corso del crepuscolodeglidei (Ragnarök). ...
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Scrittore albanese (Argirocastro 1936 - Tirana 2024). Dopo un esordio nel campo poetico che gli è valso ampi riconoscimenti, ha acquistato notorietà internazionale con una produzione narrativa in cui, [...] Il novembre di una capitale", 1975), che celebra la liberazione; Muzgu i perëndive të stepës (1978; trad. it. Il crepuscolodeglidei della steppa, 1982), che narra la decadenza dell'URSS da Chruščëv alla rottura con l'Albania; Ura me tri harqe (1978 ...
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MARTUCCI, Giuseppe
Alfredo Casella
Pianista e compositore, nato a Capua il 6 gennaio 1856, morto a Napoli il 1 giugno 1909. Suo padre, professore di tromba, fu il suo primo maestro di musica, e il M. [...] il Tristano (dicembre 1907) e il CrepuscolodegliDei (dicembre 1908). Le fatiche dell'ultima concertazione numerose liriche per una voce e pianoforte (delle quali la Canzone dei ricordi, trascritta poi per voce e orchestra), e infine sei volumi ...
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NORVEGIA
Fabrizio CORTESI
Mario SALFI
Pino FORTINI
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Sverre STEEN
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
Francis BULL
Astrid SCHJOLDAGER BUGGE
Luigi PARIGI
Arthur [...] sonanti traccia l'immagine dell'intero mondo del paganesimo norvegese: come il mondo fu creato, l'incombente crepuscolodeglidei, finalmente la nuova terra beata che sorgerà dalla grande catastrofe. Un capolavoro della poesia dell'Edda è anche ...
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Strumento costituito da una serie di corde d'ineguale lunghezza, tese secondo una regolare intonazione, contenute fra una cassa di risonanza e una mensola, e destinate ad essere toccate a vuoto col pizzico [...] di Beckmesser). Nelle opere teatrali l'arpa è spesso impiegata sul palcoscenico per accompagnare le voci (v. Trovatore, Aida, CrepuscolodegliDei). L'opera in cui l'arpa ha una parte di maggiore importanza che nelle altre, è il Tannhäuser di Wagner ...
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. È la principale fra le divinità minori della mitologia nordica. Il nome pare significhi "splendente", o, più probabilmente, è derivato dall'appellativo baldr (anglosassone bealdor) "signore". Due differenti [...] ha un particolare rilievo anche per il fatto che la sua morte è il preludio della catastrofe generale, del cosiddetto Crepuscolodeglidei.
Balder fu angustiato un giorno da sogni paurosi, ed essendo stata predetta dalla Volva (maga) la sua prossima ...
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È lo strumento di registro più basso tra gli archi. Non è esatto attribuirne l'invenzione a Michele Todini, liutaio che dimorava a Roma negli ultimi decennî del Seicento; già anteriormente diversi organologi [...] 'opera omonima; leitmotiv di Hunding nella Valchiria, di Fafner nell'Oro del Reno, marcia funebre di Sigfrido nel CrepuscolodegliDei). Il contrabbasso si unisce spesso con strumenti di suono acuto per ottenere effetti di comicità (con ottavino nel ...
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crepuscolo
crepùscolo s. m. [dal lat. crepuscŭlum, der. di creper «alquanto buio»]. – 1. La luminosità del cielo a oriente prima del sorgere del Sole (sinon. in questo caso di alba o aurora) e a occidente dopo il tramonto, accompagnata da...
notturno
agg. e s. m. [dal lat. nocturnus, der. di nox noctis «notte»]. – 1. agg. a. Della notte, che è proprio della notte: le ore n.; quiete, silenzio n.; le tenebre n.; Quali fioretti dal n. gelo Chinati e chiusi (Dante). b. Di cose, che...