Pittore belga (Lessins 1898 - Bruxelles 1967). Dopo brevi esperienze futuriste e cubiste, nel 1925 si unì al gruppo surrealista. A Parigi, dove rimase fino al 1930, fu amico di P. Éluard. I primi quadri [...] surrealisti di M. ricercano un effetto sconcertante con un gioco di scambî, opposizioni, combinazioni di oggetti comuni, riprodotti con estrema fedeltà naturalistica (La bagnante, 1925, Charleroi, Musée ...
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Pittore (Boulogne-Billancourt 1891 - Parigi 1981). A Parigi frequentò l'Académie Ranson e subì l'influenza dei Nabis; fu poi attratto dalle ricerche cubiste. Dopo il 1922 si volse a soluzioni sintetiche [...] e d'impianto monumentale che trovarono piena espressione nella decorazione murale (La Musica, 1937, Parigi, Théâtre du Palais de Chaillot). Insegnò all'École des beaux-arts di Parigi (1945-62) ...
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Pittore danese (Copenaghen 1893 - ivi 1950). Formatosi in patria, fece poi dei viaggi a Berlino, in Italia e a Parigi. Seguì dapprima le correnti cubiste ed espressioniste, eseguendo collages astratti [...] (1918); si volse in seguito alla figura (mosaici della piscina di Frederiksborg, Copenaghen) e alla natura morta ...
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Scultore belga (Anversa 1887 - Bruxelles 1970), tra i più significativi nell'ambito dell'espressionismo europeo. Legato inizialmente al post-impressionismo, ben presto fu attratto dalle esperienze cubiste. [...] Nel primo dopoguerra aderì al gruppo Sélection e le sue ricerche si volsero verso modi espressionisti. In seguito un addolcimento delle forme segna, nelle sue opere, una fase di classica serenità ...
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Scultore italiano (Tirano 1916 - Milano 1987). A Milano, interrotti gli studî di architettura, si dedicò esclusivamente alla scultura creando serie di opere ispirate alle scomposizioni volumetriche cubiste [...] e al rigore delle forme arcaiche (Grande figura multipla, 1957, Milano, Galleria d'arte moderna), poi orientate a una maggiore stilizzazione verticale ...
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Pittore cèco (Boskovice 1883 - Marsiglia 1969). Da giovane svolse la sua attività a Parigi. Dopo aver subìto l'influsso degli impressionisti e di Van Gogh ed essersi interessato alle esperienze fauves [...] e cubiste, si volse a una sorta di neorealismo. Ha risieduto per molti anni in Provenza e ha tratto da quel paesaggio le sue espressioni migliori. ...
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Pittore (Saint Croix, Vaud, 1896 - ivi 1986). Nel 1916 si stabilì a Parigi, dove frequentò l'École des beaux-arts, e nel 1948 assunse la cittadinanza francese. Dalle prime opere, che oscillano tra influenze [...] cubiste e surrealiste, giunse, nel 1944, a soluzioni astratte consistenti in un dinamico sovrapporsi di larghe pennellate cromaticamente orchestrate con effetti di accentuato lirismo. Esercitò, parallelamente alla pittura, l'attività di restauratore ...
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Pittore spagnolo (Madrid 1898 - Parigi 1972). Si unì al gruppo d'avanguardia Ultraiste prima della partenza per Parigi nel 1925; qui incontrò Picabia, Miró, Matisse e subì in particolare l'influenza di [...] Juan Gris. Il rigore delle composizioni cubiste si rivelò però presto non congeniale al suo carattere; dopo una breve attrazione per il surrealismo, elaborò uno stile personale, più naturalistico. ...
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Pittore inglese (Londra 1903 - ivi 1980). Tra i più significativi esponenti dell'avanguardia inglese, ebbe notevole influenza sulla successiva generazione di artisti. Il suo stile iniziale, improntato a [...] un espressionismo tipicamente inglese, si arricchì via via delle esperienze espressionistiche astrattiste, cubiste e surrealiste europee, sulle quali egli inserì gli aspetti più caratteristici della sua fantasia, come la ricerca di manifestazioni ...
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Pittore statunitense (Utica, New York, 1862 - Firenze 1928). La conoscenza, durante un viaggio in Europa, della pittura romantica tedesca e dell'arte preraffaellita e simbolista, fu importante per la sua [...] formazione. Fu tra gli organizzatori dell'Armory show (1913) e si avvicinò alle ricerche cubiste e futuriste, ma più interessanti sono i suoi idillici paesaggi, soffusi di mistica, spesso enigmatica atmosfera (Sogno, 1908 circa; New York, ...
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cubista1
cubista1 s. m. e f. [dal fr. cubiste] (pl. m. -i). – Chi professa il cubismo o ne segue i principî. Anche come agg.: pittore c., e per estens. un quadro c., il movimento cubista.