Numismatico (Frasso Telesino 1788 - Napoli 1863); illustrò (1844) la serie delle monete cufiche dell'Italia meridionale e della Sicilia; scrisse inoltre memorie su questioni di numismatica antica (sulla [...] prima monetazione in bronzo, le monete incuse: l'aes grave, ecc.) ...
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CASTIGLIONI, Carlo Ottavio
Angelo Paredi
Figlio del conte Alfonso e di Eleonora Crivelli, nacque a Milano il 23 ott. 1785. Il padre, deputato dalla Congregazione dello Stato di Milano a risiedere presso [...] Ancora su questo argoment o il C. pubblicò una nuova memoria più tardi: Dell'uso cui erano destinati i vetri con epigrafi cufiche e della origine, estensione e durata di esso, ibid. 1847. In questo studio egli afferma non dimostrata la tesi che l'uso ...
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QUṢAIR ‛AMRAH
Ernst Kühnel
È un piccolo casino con terme (bādiyah) del califfo omayyade al-Walīd I, costruito circa il 712-715 d. C. nel deserto a E. del Giordano nella regione Wādī el-Butūn, scoperto [...] , soprattutto, il califfo in trono e i sovrani contemporanei del mondo, questi ultimi con iscrizioni greche e cufiche, purtroppo incomplete. I personaggi rappresentati permettono di datare con sufficiente precisione l'edificio. Lo stile delle pitture ...
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. Lavorazione. - Col nome di cristallo si designò, fino al sec. XVI, il cristallo di rocca, che veniva soprattutto intagliato come una gemma. Già di sant'Eligio (morto nel 659) sappiamo che aveva un sigillo [...] candelabro e pezzi per il gioco degli scacchi. I vasi erano ornati a rilievo con figure di animali, con tralci, con iscrizioni cufiche. Il nucleo forse più cospicuo di oggetti in cristallo di rocca di arte musulmana è quello del Tesoro di San Marco a ...
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Città della Tunisia (117.903 ab. nel 2004), 50 km a O di Sousse, a 58 m s.l.m. in una pianura stepposa semiarida gradualmente conquistata all’agricoltura; capoluogo dell’omonimo governatorato. Ha conservato [...] interni scolpiti in marmo sono di tradizione siriaca. Coeva è la moschea delle Tre Porte (866), con iscrizioni cufiche e bassorilievi con motivi vegetali realizzati secondo il gusto berbero locale. Del periodo aghlabita sono anche i bacini di ...
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CATTANEO, Gaetano
Nicola Parise
Nato a Soncino Cremonese il 20 sett. 1771, compì i propri studi a Milano, dove si era stabilito sin dall'infanzia. Studiò prima lettere e poi pittura, e come pittore [...] Germania il direttore generale dell'Istruzione Giovanni Scopoli: a Dresda acquistò da Gottfried Lipsius le serie di monete cufiche, che al ritorno in Italia affidò per la pubblicazione all'orientalista Carlo Ottavio Castiglioni.
Dopo la sconfitta di ...
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CUFICA
P. Orsatti
Grafonimo usato tradizionalmente per designare la scrittura araba, epigrafica o libraria, dei primi secoli dell'Islam.Si ritiene che l'aggettivo cufica (arabo kūfī) sia derivato dal [...] in Africa: Egypt, North-Africa, Sudan. A Study of the Development of the Kufic Script, London 1967; M. Ocaña Jiménez, El cufico hispano y su evolución (Cuadernos de historia, economía y derecho hispano-musulman, 1), Madrid 1970; H. Faḍā'ilī, Aṭlas-i ...
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EGITTO
B.M. Alfieri
(gr. ΑίιγυπτοϚ; lat. Aegyptus; ebraico antico Misraym; arabo Miṣr)
Regione dell'Africa settentrionale, corrispondente al territorio dell'od. Rep. Araba di E., delimitata a S dalla [...] rovina in un sobborgo settentrionale della città moderna, della quale si conservano diverse colonne antiche e alcune iscrizioni cufiche. A epoca mamelucca si possono forse far risalire alcune piccole moschee di Rosetta (al-Rashīd), mentre sicuramente ...
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MESSINA
F. Campagna Cicala
(gr. Ζάγϰλη, Μεσσήνη; lat. Mesana)
Città della Sicilia nordorientale, capoluogo di provincia, posta sulla costa occidentale dello stretto che proprio da essa prende il nome.
Architettura [...] da due cippi tombali arabi è una coppia di pilastrini (Mus. Regionale, inv. nrr. 259, 260) con colonnine recanti iscrizioni cufiche da un lato e decorazioni fitomorfe dall'altro, coerenti queste con un modulo decorativo di tradizione bizantina. Tra i ...
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ARGENTO
B.M. Alfieri
L'oro e l'a. erano, anche nel Medioevo, i due metalli preziosi per eccellenza. L'a., meno raro e di conseguenza meno costoso, venne utilizzato durante tutto il periodo medievale [...] si mantenne anche alla corte di Granada, come testimonia una bellissima ampolla da moschea decorata con eleganti caratteri cufici e tralci ad arabesco, donata nel 1305 alla moschea dell'Alhambra da Muḥammad III.Nell'Iran selgiuqide si apprezzarono ...
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cufico
cùfico agg. [dal nome di Cufa, antica città dell’Iraq, molto importante per lo sviluppo della cultura musulmana] (pl. m. -ci). – 1. Scrittura c., caratteri c.: scrittura e caratteri usati nella fase più antica (sec. 7°-10°) della scrittura...
shirwan
shirwān 〈širvàan〉 (o scirvàn) s. m. – Tappeto caucasico molto apprezzato, che prende nome dall’antico distretto omonimo situato a sud-ovest di Baku, nell’Azerbaigian: caratteristica preminente della decorazione del campo è l’eclettismo...