Sopravveste con maniche larghe, lunga fin sotto i ginocchi; usata in tutto il territorio dell’Impero romano dal 2° sec. d.C. Rimane in uso nella liturgia latina per diaconi e vescovi (v. fig.). ...
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. Col nome di dalmatico intendiamo l'idioma neolatino preveneto della Dalmazia oggi estinto, formatosi dalla diretta continuazione del latino sulla costa dalmata completamente romanizzata. Dante non fa [...] Con l'albanese concorda il trattamento di ti̯ (> s) e la riduzione di u > ü (più tardi o, oi nel dalmatico). Col romeno e con l'albanese sono infine comuni molte parole e molte sfumature di significati: citiamo come esempio i continuatori delle ...
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Principe della Croazia dalmatica (845-864), capostipite della dinastia che resse la Croazia, salvo brevi periodi, sino al sec. 11º. Fu assalito (845-60 circa) da Boris principe di Bulgaria, ma riuscì a [...] respingerlo ...
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Principe della Croazia dalmatica dall'864 all'876, con le sue numerose navi, con le quali esercitava la pirateria, aiutò il re dei Franchi Ludovico II a liberare Bari dagli Arabi (871); da allora in poi [...] furono le navi bizantine ad essere esposte agli attacchi dei corsari croati e narentani. Nell'872 contro D. intervennero i Veneziani, alleati di Bisanzio, in una lotta sanguinosa e senza quartiere sino ...
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Figlio maggiore di re Géza, successo al re Ladislao, regnò dal 1095 al 1116 continuandone l'opera (conquista della Croazia dalmatica, 1102). Colto ed equilibrato, C. si dedicò con gran cura alla riorganizzazione [...] interna dello stato e anche nelle sue conquiste mostrò moderazione e generosità: appoggiandosi all'elemento ecclesiastico, volle fossero rispettati diritti e consuetudini delle popolazioni sottomesse ...
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Botanico (Sebenico, Dalmazia, 1800 - Padova 1878). Prof. all'univ. di Padova (1837), si occupò in prevalenza di sistematica e floristica, nonché di piante fossili. Opera principale è la Flora Dalmatica [...] (3 voll., 1842-1852). Si dilettò anche di studî letterarî (Lettere inedite o rare di P. Bembo, 1852; Del Tesoro volgarizzato di Brunetto Latini libro I, 1869, saggio di un'edizione basata su un nuovo codice ...
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Città fortificata, antica capitale dei Dalmati, che da essa, secondo Appiano e Strabone (è più probabile l'ipotesi contraria) derivarono il nome. I Romani la strinsero d'assedio durante la prima guerra [...] dalmatica, riuscirono ad espugnarla dopo un anno (155 a. C.) e la distrussero. È tuttavia probabile che la località, data la naturale importanza strategica, abbia conservato tutto il suo valore militare. Il Mommsen (Corp. Inscr. Lat., III, p. 358) ...
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GIORNEA (da giorno, probabilmente nel senso di "veste di tutti i giorni")
Gabriella Aruch Scaravaglio
Antica sopravveste militare che copriva il petto e il dorso del soldato (sec. XIV). In seguito (sec. [...] XV), adottata dagli uomini d'ogni condizione, divenne una specie di piccola dalmatica senza cintura, con i due lembi fermati alla vita sotto le braccia; poi, provvista di maniche aperte per lasciar passare quelle del vestito di sotto, si guarnì di ...
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Uomo politico dalmata (Spalato 1822 - ivi 1891). Di idee mazziniane, assorbite durante gli studî di medicina a Padova, podestà di Spalato dal 1860 al 1882 (salvo la parentesi del 1864-65), contribuì al [...] rinnovamento civile della Dalmazia. Intorno al B. e alla sua "Unione liberale", da cui germinò l'Associazione dalmatica, trovarono un punto d'incontro le correnti democratiche e liberali di Italiani e Croati. A favore di questi ultimi il B., pur ...
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dalmatica
dalmàtica s. f. [dal lat. tardo (vestis) dalmatĭca «(veste) originaria della Dalmazia»]. – Ampia tunica, lunga fin sotto i ginocchi, adoperata in Dalmazia e poi in tutto il territorio dell’Impero romano dal 2° sec. d. C., ornata...
dalmatico
dalmàtico agg. [dal lat. Dalmatĭcus, gr. Δαλματικός] (pl. m. -ci). – Della Dalmazia (è forma meno com., con senso generico, di dalmata). In partic., lingua d., e più spesso il dalmatico, come s. m., antica lingua neolatina che, parlata...